Milano – Che Sony nell’ultimo periodo non se le stia passando troppo bene è un dato fin troppo evidente. La mancanza di un chiaro posizionamento sul mercato per praticamente qualunque dei suoi dispositivi ha prodotto negli ultimi anni una crisi di identità che ha rischiato di portare il colosso giapponese ad essere un produttore di elettronica confuso nel marasma del mercato piuttosto che il punto di riferimento che è stato per anni. Nel recente periodo però la tendenza si è invertita, e Sony sta basando la sua rinascita sul concetto di convergenza, sulla capacità cioè di creare un vero e proprio ecosistema in grado di soddisfare tutti i desideri di multimedialità dei propri utenti.Questo concetto Sony lo applica anche ai propri showfloor, suddividendo gli ampi spazi espositivi (in questo caso il Palazzo del Ghiaccio di Milano) in stanze nelle quali i diversi prodotti, siano essi tablet, home theathre che telefoni, vengono valorizzati in base all’utilizzo per cui sono stati pensati. In questa edizione della X-PERIENCE One milanese ci dedicheremo ai prodotti della linea Xperia, che siamo stati in grado di provare per qualche minuto.
Xperia TIl mio nome è T. Xperia T. Per quanto banale, non c’è miglior modo di introdurre il nuovo ammiraglio della linea Xperia, lo smartphone in dotazione nientemeno che all’agente al servizio di sua maestà 007. Il monitor da 4,6 pollici con risoluzione HD (1280×720) e il design mutuato dalla linea Arc lo rende un terminale di primissimo livello, visto che il tutto è coadiuvato dalla tecnologia proprietaria Sony Mobile Bravia Engine, in grado di produrre una nitidezza e profondità di colori davvero notevole. Il processore Qualcomm Snapdragon dual core da 1,5 Ghz non lo pone probabilmente in cima alla categoria in quanto a performance, ma quello che Xperia T paga in termini di performance pure lo riguadagna a livello di dotazione hardware in senso più ampio. Le due videocamere ad esempio sono di altissimo livello (come spesso ci ha abituato Sony), con il sensore principale da 13 Megapixel in grado di registrare filmati in Full HD e quello secondario, utile per le videochiamate, che potrà arrivare fino alla risoluzione HD Ready.
Presente anche il chip NFC per le transazioni con il sistema di prossimità (che difficilmente vedrà però una capillare espansione in Italia nel breve periodo), uno slot per memorie Micro SD e una batteria al litio davvero promettente che dovrebbe garantire, stando ovviamente ai dati dichiarati dal produttore, fino a 420 minuti di autonomia di conversazione, 450 ore di stand-by e quasi 16 ore di riproduzione di file musicali ininterrotta. Non ci sono ancora indicazioni su data e prezzo per la futura distribuzione italiana. Il sistema operativo installato sarà Ice Cream Sandwich, ma sarà possibile aggiornare a Jelly Bean non appena Sony renderà disponibile l’update.
Xperia JPresentato lo scorso agosto all’IFA di Berlino, Xperia J è l’entry level della gamma smartphone, animato da un processore Qualcomm da 1 Ghz e con un monitor da 4 pollici con la risoluzione di 480×854 pixel. La dotazione hardware non è certo di quelle che fanno gridare al miracolo, ma visto il target di pubblico per il quale è pensato pensiamo che la GPU Adreno 200, la memoria interna da 4GB (espandibile però con microSD fino a 32) e la fotocamera posteriore da 5 Megapixel con autofocus (accompagnata da una frontale con risoluzione VGA) possano essere più che sufficienti, visto e considerato che sarà in ogni caso un telefono che costerà tra i 100 e i 200€, e che porterà a tutti i propri utenti una vera e propria esperienze Android senza eccessive limitazioni. Disponibile nelle colorazioni Nero, Bianco, Oro e Rosa, Xperia J uscirà con la versione 4 (Ice Cream Sandwich) del sistema operativo di Google, aggiornabile però a Jelly Bean appena dopo il lancio.
Tablet Xperia SA fare bella mostra di se al Palazzo del Ghiaccio di Milano c’era ovviamente anche Tablet Xperia S, diretta evoluzione di quel Tablet S di cui potete trovare QUA la nostra recensione. La nuova evoluzione del tablet certificato PlayStation continua sullo stesso percorso di design intrapreso con il predecessore, che offre un’esperienza ergonomica differente da praticamente qualsiasi altro concorrente, con una riduzione della bombatura posteriore da 2 a 1,8 cm e una riduzione, seppur minima di peso, da 600 a 570 grammi. Le novità più importanti, che coincidono anche con le più richieste dagli utenti, sono però ovviamente da cercare nella componentistica all’interno della scocca, come ad esempio l’upgrade al SoC Tegra 3 di Nvidia da 1.3 GHz con 1 GB di RAM, il display da 9.4 pollici che arriva alla risoluzione di 1280 x 800 e la fotocamera posteriore da 8 Megapixel.Questo terminale, forse più degli altri descritti fino ad ora, rappresenta in pieno l’idea di convergenza voluta da Sony, grazie alla moltitudine di software proprietario installato al suo interno che ci permetterà, ad esempio, oltre che poter accedere al parco giochi certificati per PlayStation Mobile anche remotare televisori e impianti stereo, o visualizzare dei contenuti del tablet direttamente sulla TV, purché ovviamente compatibile col protocollo di trasmissione dati della compagnia giapponese. L’unico limite evidente del tablet, che ricordiamo è uno dei pochi che fa qualcosa per distaccarsi dalle linee di design imposte da Apple e Samsung, è il prezzo al quale viene proposto: 399€ sono infatti decisamente troppi per un tablet che deve affrontare la concorrenza del Nexus 7 e a breve del Kindle Fire HD, visto sopratutto un pannello LCD e una dotazione hardware non all’altezza dei concorrenti.
Vaio Duo 11L’ultimo device sul quale siamo riusciti a mettere le mani è stato il Vaio Duo 11, ultrabook con Windows 8 già presentato all’IFA di Berlino che verrà commercializzato alla fine di ottobre, per sfruttare ovviamente il lancio del nuovo sistema operativo della casa di Redmond. Particolarità di questo portatile è la sua doppia natura di notebook e tablet, visto che con la tecnologia Surf Slider avremo la possibilità di nascondere del tutto la tastiera sotto il monitor, trasformando così il portatile in un tablet (il monitor è infatti touchscreen) che godrà così appieno della nuova interfaccia appositamente studiata di Windows 8. Nonostante la sua natura ibrida sarebbe un errore bollare il Duo 11 come un tablet particolarmente ben carrozzato, perché all’interno del case spesso poco meno di due centimetri e pesante poco più di 1,3Kg, ci saranno dei processori Intel i3/i7 (3217U e 3517U, in base all’allestimento) con 4 o 8 GB di RAM DD3 a 1.6 Ghz e HD SSD da 128 o 256 GB, il tutto mosso dalla versione Pro (attenzione, non RT) di Windows 8). Nulla da dire anche sul fronte connessioni, che vedrà la presenza di una porta Ethernet, VGA, HDMI e USB 3, oltre che ovviamente il modulo Wi-FI, Bluethoot, Chip NFC e Gps, oltre che un alloggiamento per le Memory Stick proprietarie di Sony. I prezzi, non ancora ufficializzati per il nostro mercato, varieranno dai 1200 ai 1700 Euro.
Questa X-PERIENCE One di Sony ci ha lasciato ottime impressioni. La line-up del colosso giapponese è ampia e copre tutte le principali fasce di prezzo, puntando su una convergenza con altri dispositivi Sony che al momento è ad appannaggio di pochi, ma che col tempo sarà alla portata di tutti. Manca forse il terminale capace di conquistare al primo sguardo, quello di definire per capirci l’intera linea, ma non dubitiamo sul fatto che anche la linea Xperia prima o poi riuscirà ad avere il proprio campione.