Dopo la caduta più o meno rovinosa del sistema Symbian, il mercato degli smartphone consumer (teniamo quindi fuori RIM e Blackberry per il momento) è diventato di fatto un campo di battaglia tra Android e Apple: due filosofie quasi contrapposte, sia a livello di ingegneria del software, sia come visione di insieme dello strumento e del mercato mobile. In un mercato quindi così volubile, pericoloso (basti pensare all’incredibile intreccio di cause legali pendenti tra tutti i più grandi competitor del segmento), e alla continua ricerca del device che faccia sensazione, ecco arrivare il Galaxy S II, un terminale che, è bene specificarlo sin da subito, si pone ai vertici della categoria, grazie ad una dotazione hardware di primissimo piano e un monitor capace di rivaleggiare ad armi pari con il tanto decantato Retina Display di iPhone 4. Andiamo quindi a vedere le caratteristiche del device Samsung e le impressioni che ci ha lasciato dopo accurati e attenti test.
Sotto la carrozzeriaCome dicevamo, sotto la scocca (ahinoi di plastica, che nonostante comunque l’ottima ergonomia e resistenza poteva essere di un materiale più nobile) si cela un processore CORTEX A-9 dual core da 1.2GHz (Exynos 4210), GPU Mali-400, 1 GB di RAM e 16GB di memoria interna, espandibili in ogni caso com microSD fino a 32 GB. Il monitor, su cui faremo un discorso più approfondito in seguito, è un impressionante pannello multitouch capacitivo Super AMOLED Plus da 4,27″, che racchiude sedici milioni di colori in una risoluzione di 480×800 pixel. Altro elemento di grande pregio è la fotocamera, con sensore da otto Megapixel e autofocus, capace di registrare video in Full HD (con risoluzione cioè di 1920×1080 pixel a 30 frame per secondo). Più modesta, come è normale e lecito aspettarsi, la fotocamera frontale, con un sensore di “soli” due Megapixel, più che sufficienti in ogni caso per videochiamare o partecipare a chat video. Sul fronte connettività nessuna particolare novità nonostante in ogni caso una dotazione di tutto rispetto, con le scontate quattro bande GSM (850/900/1800/1900), UMTS, HSDPA fino 21 Mbps, HSUPA fino a 5,76 Mbps, Wi-Fi b,g ed n, Bluetooth 3.0, sensori di movimento e di prossimità del caso, radio, A-GPS (sistema di posizionamento satellitare assistito, che permette un fix dei satelliti più rapido e meno dispendioso in termini di energia consumata) e Flash player.
Una volta estratto dall’elegante confezione, che ricorda molto lo stile di packaging Apple, ci troviamo tra le mani un dispositivo dalle dimensioni generose (visto l’imponente monitor), ma incredibilmente sottile (si parla di 8,5mm di spessore) e sopratutto leggero (116 grammi). Il feeling e la presa sono ottimi, anche se la leggerezza del terminale, accompagnata dai materiali plastici con cui è stata costruita la scocca danno l’impressione (ma solo quella) di non avere in mano un prodotto solido ed ergonomico, quale poi si è invece dimostrato questo Galaxy S II. Nella parte frontale, interamente ricoperta da uno strato di vetro, troviamo il già citato display Super AMOLED, la fotocamera frontale, posta in alto, due tasti soft touch capacitivi (indietro e menù) e l’unico tasto fisico della parte frontale, il tasto Home, posto al centro in basso. Sui lati troviamo invece il tasto di accensione e il controllo del volume, il connettore micro USB e il cavo jack per le cuffie (in dotazione nel modello in-ear).
Display e fotocameraCome detto, le dimensioni del Galaxy S II sono generose, e per quanto leggero e sottile potrebbe non adattarsi alle tasche di tutti. Ma se qualcuno nutrisse dubbi sulla dimensione del telefono, gli basterà accenderlo e settare la luminosità al massimo per cambiare subito idea. La nuova tecnologia Real Stripe RGB infatti ha permesso di passare da due subpixel verdi a tre, che in soldoni si traduce in colori brillantissimi e vividi (anche se forse eccessivamente artefatti), e un consumo di batteria (oltre che uno spessore generale del pannello) più contenuto. I Pannelli OLED infatti non dispongono di una retroilluminazione unica per tutta la grandezza del display, come negli LCD ad esempio, ma illuminano solo i pixel necessari alla visualizzazione delle immagini, garantendo quindi un nero più nero (proprio perché non retroilluminato) e un inferiore consumo di batteria. Per fare il paragone che molti si aspettano, nonostante la risoluzione sia (e di parecchio, sopratutto se consideriamo la dimensione del monitor) inferiore al Retina Display di iPhone 4, la resa complessiva è praticamente identica, diversa per tonalità dei colori e luminosità, portando il pannello Samsung ai vertici della categoria proprio insieme al display Apple. Il multitouch è poi reattivo e sempre preciso, grazie ai dieci punti di contatto contemporanei della superficie. Anche la fotocamera non è da meno, e si distingue come una delle migliori in ambiente smartphone. Con il suo sensore da 8 Megapixel è infatti in grado di scattare immagini alla risoluzione di 3624×2448 (che è un formato 4:3, il primo formato 16:9 supportato è 3264×1968, a 6,5 Megapixel), che appaiono nitide e con un sistema proprietario di riduzione del rumore efficace. Stiamo in ogni caso parlando di una fotocamera montata su uno smartphone, che per forza di cosa non è paragonabile con una reflex digitale, ma le immagini e le foto che scatteremo ci daranno in ogni caso notevoli soddisfazioni, anche in ambienti poco illuminati, vista la presenza di un potente flash LED. Sul lato video invece non possiamo che mostrarci soddisfatti, con una registrazione in Full HD che raramente va ad appesantire l’intero sistema, così come lo switch tra videocamera e fotocamera, sempre rapido e preciso. Anche l’acquisizione è di ottima qualità, anche se, viste le ridotte dimensioni dell’ottica presente, i soggetti in rapido movimento troppo vicini all’obiettivo si tradurranno in immagini a volte scattose, ma questa è un’altra limitazione intrinseca di uno smartphone, che non va minimamente ad intaccare l’ottima dotazione presente.
Dotazione SoftwareIl Galaxy S II viene fornito con Gingerbread 2.3 preinstallato, con l’interfaccia TouchWiz 4.0 di Samsung. L’impressione è che la casa sudcoreana, viste le recenti schermaglie con Apple, stia cercando di caratterizzare sempre più la sua interfaccia, con un look che cerca di discostarsi dallo stile iOS. In ogni caso avremo sempre le quattro icone con le applicazioni base in basso (Telefono, Rubrica, Messaggi e Applicazioni) e diverse pagine (modificabili e riducibili) di applicazioni, che potremo spostare a piacimento, così come potremo creare cartelle all’interno delle quali categorizzarle. Oltre al Social Hub, applicazione che ci permetterà di tenere sempre sincronizzati i nostri account Gmail, Twitter, Facebook o altro, troveremo anche gli hub Music, Reader e Game, che altri non sono che servizi dedicati a pagamento. Saranno presenti inoltre un notevole player video, capace di leggere una grandissima varietà di formati video (tra cui anche quelli HD, come ad esempio gli .MKV), un buon lettore mp3, un software per la chat, dei comandi vocali abbastanza precisi che ci permetteranno di scrivere messaggi o mail quando siamo alla guida (e farseli leggere) e un file manager. Buono anche il software della fotocamera, che bypassando l’applicazione nativa di Gingerbread ci darà la possibilità di agire su diversi parametri, come il bilanciamento del bianco, le modalità di ripresa o i vari effetti applicabili alle foto, il tutto attraverso una serie di tasti che richiamano le funzioni principali totalmente personalizzabili. Una volta fatto un video o scattata una fotografia potremo apportare delle modifiche o fare dei semplici montaggi attraverso il potente editor già preinstallato.Ultima menzione, e non di secondaria importanza, per il browser, che potremmo definire senza timore di smentita come uno dei migliori in campo mobile, se non il migliore. La velocità è davvero impressionante, così come la definizione una volta zumato sul contenuto della pagina o la velocità di scroll. Qualche incertezza forse nel rendering in situazioni di zoom-out, ma la capacità di poter caricare pagine contenenti codice Flash e il perfetto allineamento di tutti gli elementi della pagina fa si che l’esperienza di navigazione (forte anche delle ampie dimensioni dello schermo) sia di assoluto livello.
Navigar m’è dolceDopo il lungo elenco delle specifiche tecniche, e la descrizione di quelle che ne sono le caratteristiche salienti (così come gli innegabili difetti), passiamo infine a descrivervi la nostra esperienza di utilizzo. Non ci dilungheremo in descrizioni di benchmark e test infiniti, quello che deve trasparire chiaramente è che il Galaxy S II è probabilmente uno dei migliori smartphone in commercio, e difficilmente deluderà i propri acquirenti. La navigazione all’interno dei menù sempre rapida e scattante, e raramente, anche davanti alle operazioni più dispendiose in termini di risorse, ci siamo trovati a rallentamenti così evidenti da inficiarne l’esperienza d’utilizzo. La dotazione hardware d’altra parte è sotto gli occhi di tutti, così come il display, talmente grande da farci fare un notevole passo a vanti in termini di usabilità del dispositivo. L’interfaccia Samsung è pulita, ampiamente customizzabile e non sentirete subito l’impulso di cercare qualche nuovo Launcher nel market. La tastiera, così come in generale tutto quello che riguarda il touchscreen, risponde sempre ottimamente, e ben di rado, per non dire mai, vi troverete ad aver problemi di riconoscimento tattile. Un plauso anche a qualsiasi sostanza abbia utilizzato Samsung come materiale oleorepellente, visto che la differenza con gli altri device della categoria è bene evidente. La batteria, inoltre, migliorata in capienza ed utilizzo rispetto al precedente modello, vi permetterà di arrivare senza problemi a fine giornata, e con un utilizzo moderato potrete arrivare anche alle quarantotto ore.
Questa intensa prova con il terminale Samsung ci ha lasciato incredibilmente soddisfatti, dandoci la possibilità di testare un telefono che a tutti gli effetti non ha nulla da invidiare al più famoso iPhone 4 di casa Apple, sia in termini hardware (vista la sua superiorità) sia in termini di software (nonostante l’utilizzo di iOS, vuoi per una maggiore ottimizzazione, vuoi per un concept più basilare e minimalista, risulti in qualche modo più fluido e coerente), spostando così l’onere della scelta di fatto solo sulla preferenza del sistema operativo o, se volete, della mentalità con cui i rispettivi produttori affrontano il mercato.