Rise of the Necromancer

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a cura di Matteo Bussani

In questo 2017, anno del ventesimo anniversario di Diablo, era doveroso da parte di Blizzard, tra l’altro non presente all’appello delle uscite, riuscire a ravvivare l’interesse verso questo franchise, oramai immutato dall’uscita dell’espansione del terzo capitolo “Reaper of Souls”.  Dopo un evento a inizio anno che ci ha portato a rivivere nostalgicamente il capostipite della trilogia, ora siamo pronti a scoprire sempre di più sul nuovo personaggio, il negromante, che di qui a breve (anche se non sappiamo ancora la data certa) andrà a popolare i server di gioco. Lo spunto sono i Priests of Rathma, quei personaggi che nell’immaginario narrativo hanno imparato a bilanciare e contrapporre l’essenza della morte a quella della vita, ricavandone da entrambe sempre più potere. Un potere che si sviluppa a discapito degli altri e che trova nel sangue la sua massima espressione.

Lore a parte, andiamo però nel dettaglio tecnico dato che, come ben sa ciascun giocatore di Hack’n’Slash e in particolare di Diablo, l’importante è effettivamente giocare con i personaggi e capire come sfruttare al massimo le abilità che mettono a disposizione. 
Questa è solo una piccola parte di esse e ve la mostriamo nel video allegato, ma comunque qua sotto ne trovate una breve descrizione.
Grim Scythe: è l’abilità principe, quella tramite la quale si recupera essenza. Consiste nel ruotare la falce con movimenti semicircolari in modo da danneggiare tutti i nemici intorno a noi.
Blood Nova: è caratterizzata da un’esplosione di sangue che parte del personaggio e si estende radialmente sui 360°. Consuma essenza, ha un danno di circa 8 volte quello di un Grim Scythe
Devour: Consuma i corpi esanimi nelle vicinanze del personaggio e gli permette di recuperare Essenza istantaneamente e in ingenti quantità. Sembra essenziale per riuscire a prolungare la propria sequenza di colpi speciali, con una seconda trance
Golem: è un compagno di avventure putrido ma fedele. Nella sua versione Blood (probabilmente troveremo anche altre varianti) ha un ruolo bivalente di Dps e Healer, perchè esattamente come noi è in grado di utilizzare le arti oscure per recuperare energia dal sangue e sfruttarlo per effettuare un danno maggiorato.
Blood Rush: é l’abilità di fuga del negromante, utile per allontanarci rapidamente dal cuore dell’azione. E’ addirittura possibile attraversare le solide mura degli edifici e così interrompere l’inseguimento dei nemici anche negli angusti cunicoli del gioco.
Leech: è una maledizione che marchia i nemici. Ogni danno a loro inflitto va così a ripristinare un po’ della nostra salute e di quella degli alleati. Questa abilità sembra su misura per il gioco di squadra, soprattutto ai livelli di difficoltà Tormento più elevati.
L’ampiezza del raggio d’azione e l’effetto ad area delle abilità di cui sopra  rendono il negromante un personaggio abile nel combattimento ravvicinato, il cui obiettivo principale è quello di saper alternare le diverse abilità di danno e di recupero. Scappare e rimanere a distanza sembra l’ultima spiaggia per evitare la morte, rimanere al centro dell’azione significa essere nel punto migliore non solo per sconfiggere i nemici, ma anche per aiutare i nostri alleati.
Come ogni personaggio, a partire dall’uscita potremo iniziare ad andare a caccia dei suoi set leggendari, così da equipaggiarlo a dovere, e nel pack “Rise of the Necromancer” a lui dedicato troveremo diversi oggetti, più che altro cosmetici, in grado di renderlo, si spera, ancora più accattivante.

Dopo l’evento di gennaio, che ha iniziato a darci un assaggio delle novità previste per il 20° anniversario della serie, sono arrivate novità interessanti sul Negromante, personaggio ancora inedito nell’universo di Diablo III che riprende i tratti distintivi dei Priests of Rathma. Le sue caratteristiche lo rendono abile nello scontro ravvicinato e utilissimo nel gioco di squadra, soprattutto con abilità come Leech.

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