Resident Evil 6

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a cura di Dr. Frank N Furter

Colonia – Nell’ultimo giorno della Gamescom siamo stati ospiti presso lo stand privato di Capcom, dove abbiamo avuto modo d’intervistare Yoshiaki Hirabayashi e Eiichiro Sasaki, rispettivamente producer e director dell’ultima incarnazione di Resident Evil. Nel breve lasso di tempo a nostra disposizione abbiamo cercato di ottenere più informazioni possibili su tutti gli aspetti del gioco.
SG: Nel titolo vestiremo i panni di tanti personaggi, vuol dire che la campagna single player sarà più lunga rispetto al predecessore?
YH: La campagna principale durerà molto di più rispetto al passato. La nostra stima è di circa il 70, 80 percento più lunga. Avendo quattro protagonisti, quattro campagne diverse e stili di gameplay a loro volta unici, i giocatori più attenti all’esplorazione e al ritrovamento di ogni oggetto potranno impiegare anche trenta ore per terminare l’avventura 
SG: Molti giocatori lamentano l’assenza di puzzle intriganti come quelli presenti nei primi capitoli della serie. Avete intenzione di accontentare questa richiesta?
ES: Certo (ride). Nella campagna dedicata Leon e in quella di Ada Wong vedrete molti puzzle ambientali, uniti a classici enigmi dove il giocatore dovrà spremere le meningi per superare l’ostacolo. Siamo molto felici di poter accontentare i nostri fan, grazie ai tanti protagonisti presenti abbiamo la possibilità di soddisfare tutti.
SG: Ci può parlare delle eventuali modalità online multigiocatore? Se sì, quali e come sono strutturate.
YH: Come ben saprete la modalità co-op online sarà disponibile sin dall’inizio dell’avventura, i vostri amici potranno entrare e uscire in ogni momento della storia. Abbiamo mantenuta praticamente intatta questa modalità perché abbiamo visto che con Resident Evil 5 ha funzionato piuttosto bene.
La novità comunque è l’Agent Hunt Mode, qui si potranno controllare i nemici (zombie e j’avos), e quindi avere una prospettiva di gioco completamente rovesciata. Questa funzione può essere sfruttata in ogni momento della campagna principale di un altro giocatore, inoltre potrete giocare con un amico che vestirà i panni di un’altra creatura, oppure cooperare con l’intelligenza artificiale cercando di uccidere il protagonista. Ovviamente ci siamo assicurati che i mostri usati dai giocatori umani non siano troppo potenti altrimenti l’esperienza di gioco potrebbe risultare frustrante.
SG: Incrociare le avventure di tanti protagonisti non è semplice, dove avete incontrato le maggiori difficoltà?
ES: E’ stato tutto difficile, non mi sento in grado di isolare un solo episodio. Rendere la storia ben amalgamata con quattro campagne diverse e protagonisti differenti ha richiesto un intenso lavoro di collaborazione tra tutte le menti dietro la stesura della trama.
SG: Avete in programma una versione Wii U del gioco? Credete che il nuovo controller possa darvi nuovi spunti di gameplay?
YH: Per ora non abbiamo piani per Wii U. Il pad è sicuramente un elemento da sfruttare per nuove idee e sono pronto a usarle, assieme al nostro studio sono certo che troveremo tanti modi per utilizzarlo ma, visto che Resident Evil 6 è in sviluppo già da qualche anno, sono partito con un’idea di gameplay che non prevedesse quest’innovativa periferica.
SG: Avete in programma il rilascio di DLC in futuro? Magari un protagonista secondario o episodi singoli che svelano alcuni retroscena com’è accaduto con Resident Evil 5?
ES: E’ ovviamente una possibilità per ampliare il gioco in futuro. Il DLC “Incubo senza Fine” è un ottimo esempio su come sia possibile approfondire i punti meno chiari della trama principale offrendo un’esperienza di gioco piuttosto differente. 
Per quanto riguarda un ulteriore personaggio mi sento quasi sicuro di poter escludere tale situazione in quanto ne abbiamo già creati e inseriti a sufficienza nella campagna principale.
SG: Sherry Birkin era solo una bambina la prima volta che l’abbiamo conosciuta. Ora è una giovane donna capace di combattere mostri orribili, può raccontarci l’evoluzione del personaggio e i suoi sentimenti verso il defunto padre, William Birkin?
YH: Il suo background sarà più chiaro provando il gioco. Dovete sapere che dopo i fatti accaduti in Resident Evil 2, Sherry è stata messa in custodia dai servizi segreti con Leon a sorvegliarla, inoltre è stata infettata dal padre col T-Virus e nel corso degli anni ha sostenuto lo stesso addestramento di Leon.
SG: Sembra che con Resident Evil 6 siete pronti ad aggiustare tutti i difetti del predecessore, quali sono le vostre aspettative?
ES: Sì, abbiamo cercato di differenziare il gameplay per accontentare tutti i fan della saga, e portato ben quattro protagonisti per offrire un’esperienza il più lunga e divertente possibile. Siamo molto ottimisti e orgogliosi del nostro lavoro.
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