Recap Playstation Meeting 2013

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a cura di Pregianza

L’abbiamo attesa, desiderata ardentemente, immaginata in ogni possibile forma, e finalmente ieri notte si è palesata. Parliamo ovviamente di Playstation 4, piattaforma presentata come rivoluzionaria e capace di cambiare per sempre il gaming con le sue capacità. 
Di cose durante la nottata ne sono state dette molte, ma è stata in particolare una caratteristica a stupirci più di ogni altra: la Playstation 4 è la prima console invisibile del mondo!
Ok, ok, torniamo seri. La triste verità è che, dopo oltre due ore di conferenza, dell’aspetto esteriore di Playstation 4 non si sa ancora nulla a parte la forma del pad, che peraltro è identico a quello mostrato nei leak di qualche giorno fa. Non esattamente una gran mossa non rivelare l’aspetto della console, ma Sony ieri ha chiaramente tenuto da parte più di un’informazione importante, forse per rincarare la dose all’E3. 
Probabilmente le aspettative per la conference erano troppo alte, magari l’hype esagerato, fatto sta che lo show non ha fatto implodere le menti come molti si aspettavano, ed è stato a tratti piuttosto blando. Le sorprese, tuttavia, non sono mancate e di certo i giornalisti in sala non sono usciti a mani vuote. Ecco il recap nel dettaglio di quello che è successo. Se volete leggere un articolo riassuntivo molto più digeribile con le nostre impressioni sull’evento, il buon Mugo ha preparato un bel pezzo per voi direttamente da New york a questo link. Se non temete i wall of text e volete rileggere passo passo cos’è successo, restate pure qui.
Partenza casereccia
Nonostante il fantastilione di gif che ha invaso internet negli ultimi giorni, il presentatore della serata non è stato il buon Kaz Hirai, bensì Andrew House, che armato di barbetta e sorriso sornione è salito sul palco per cominciare il tipico discorso celodurista con cui iniziano tutte le conference da… beh, praticamente da sempre. La prima protagonista è stata Playstation Vita, ma dopo qualche minuto ci si è resi conto che la sua introduzione era pensata semplicemente per liberarsi in fretta dell’argomento, e passare subito al piatto forte della serata: Playstation 4.
Dopo la conferma della nuova console con un logo enorme su schermo, è stato introdotto Mark Cerny, da cinque anni al lavoro sull’hardware ed entusiasta del progetto. Cerny ha confermato più di una notizia riguardante l’infrastruttura della piattaforma, rivelando che avrebbe vantato 8 giga di ram e l’abbandono del processore Cell (chiaramente voluto per facilitare lo sviluppo ai third party). Ha poi deciso di mostrare un elemento di cui si era discusso molto negli ultimi giorni, ovvero il nuovo dual shock.
Il pad si è rivelato essere quasi identico a quello visto nei leak recenti: estremamente simile ai dual shock precedenti, con un touch pad centrale, un sensore azzurro frontale piuttosto esteso e il tanto discusso pulsante share, di cui si sarebbe parlato in seguito. E’ persino apparso per un momento il nuovo Eye Toy, ora una ingombrante barra, chiaramente molto più evoluta della minuta webcam vista su Ps3.
Cerny ha dunque deciso di mostrare la potenza della macchina mostrando una mappa tridimensionale ricca di oggetti poligonali in movimento gestiti dal motore Havok. Il sistema non ha nemmeno singhiozzato, ma non si trattava certo di una dimostrazione di possanza trascendentale, quindi il nostro ha voluto abbandonare momentaneamente il suo ruolo di tecnico hardware e ha vestito per un po’ i panni di game designer, mostrando un titolo su cui è al lavoro da tempo. 
Il gioco si chiama Knack, vede come protagonista una sorta di piccolo bot, capace di crescere a dismisura sfruttando gli oggetti circostanti e impegnato in una guerra contro i goblin. La nuova Ip ha una grafica cartoon molto piacevole e sembra incentrata sul motore fisico, che dal trailer è parso estremamente evoluto. Non si è vista ad ogni modo una prova effettiva in tempo reale. 
Gaikai e social
Dopo Cerny è stato finalmente il momento delle funzioni social di Playstation 4, una caratteristica su cui si sapeva che Sony avrebbe spinto molto. Per portare la discussione al livello successivo, sul palco è salito David Perry, programmatore storico e co-fondatore del servizio di cloud gaming Gaikai. Come prevedibile, il servizio (acquistato da Sony tempo fa) è profondamente integrato nella console, e viene sfruttato per migliorare il più possibile l’esperienza di gioco online. La prima funzione interessante è la compatibilità con Vita, che permetterà alla portatile Sony di far girare in streaming tutti i titoli della “sorellona” senza problemi, sfruttando la sua ottima connettività. Ci sono altre chicche peculiari tuttavia: Gaikai favorirà il download di titoli interessanti per ogni specifico giocatore con una funzione di personalizzazione dell’interfaccia, pensata per adeguarsi ai gusti dell’utenza e prevedere eventuali scelte future. Faciliterà di molto la visione di partite altrui, permetterà ai giocatori di inserirsi direttamente nelle partite degli amici per aiutarli in momenti di difficoltà con la funzione share, e garantirà di catturare e postare video delle proprie partite senza difficoltà. Si tratta di elementi extra molto interessanti, che rendono Gaikai una significativa porzione della nuova console Sony. Particolarmente interessante ci è sembrata la possibilità di introdurre giocatori “regista” nelle partite, capaci di modificare il mondo di gioco con semplici comandi in specifici prodotti.
L’unico dubbio riguarda proprio il fulcro del sistema, il cloud gaming. In paesi dove le connessioni sono estremamente veloci si tratta di un servizio brillante e indubbiamente molto utile, ma da noi potrebbe risultare tutt’altro che favoloso. Non si è parlato comunque di necessità di rimanere sempre connessi, e la presentazione è sembrata vertere solo su funzioni aggiuntive, non necessarie al funzionamento del tutto, quindi i rappresentanti del bel paese dovrebbero poter stare tranquilli.
Dopo Perry sono partite molteplici interviste con sviluppatori third party e non, atte a dimostrare che Sony si è mossa con una certa foga per appoggiare i programmatori interessati al nuovo hardware e supportarli. Tra i grossi nomi intervistati c’erano Tim Schafer, Cage, e Yamauchi (nuovo Gran Turismo nell’aria?).
Finita la serie di commenti su schermo si è finalmente mostrato uno dei titoli più attesi della nottata, e quello che tutti davano per certo: Killzone 4. Il titolo verò era però Killzone: Shadow Fall, quasi a dimostrare una volontà di far ripartire la serie dalla tecnologia Ps4. E che tecnologia, il video ha impressionato per qualità grafica e dettaglio, e sorpreso tutti quando ci si è accorti che si trattava di gameplay. Quanto vicino alla dimostrazione sarà il prodotto finale non ci è dato saperlo, ma una cosa è certa, i giochi portati dai Guerrilla alle conference vantano sempre una qualità grafica eccezionale.
Quasi senza pause, si è poi passati al titolo di corse degli Evolution Studios, altro gioco di cui si vociferava da molto tempo. Il nome del lavoro è Drive Club, ed è stato presentato come un gioco incentrato sul team racing, pensato per permettere ai giocatori di correre ovunque, in qualunque condizione atmosferica e a qualunque ora del giorno in squadra con amici. Chiaramente si tratta di un racing game incentrato sul multiplayer, ma graficamente è stato in grado di sorprenderci con un livello di dettaglio delle auto e delle piste stratosferico.
Giusto per continuare in bellezza, si è passati poi immediatamente a un nuovo titolo, stavolta dei Sucker Punch. Molti si aspettavano un nuovo Infamous, tanti altri una nuova IP. Hanno indovinato i primi, perché la presentazione (molto spettacolare ma probabilmente in CG) riguardava Infamous: Second Son, possibile spin off della serie principale, o vero seguito con un nuovo protagonista. 
The Witness
Volendo continuare con l’armata di nuovi prodotti, è arrivato sul palco Jonathan Blow, brillante creatore di Braid, che ha tirato una frecciatina ai titoli un po’ troppo “esplosivi” appena mostrati e pacificato il palco con un breve trailer del suo nuovo progetto: The Witness, puzzle game in lavorazione da molto tempo. Con la sua grafica molto colorata e un’ambientazione sognante, il progetto ci è sembrato molto curioso, anche se per ora è difficile anche solo supporre come funzionerà il gameplay.
Cage Moment
Dopo Blow è venuta l’ora di David Cage, nome pesantissimo all’interno di Sony e spesso portato a lunghe discussioni filosofiche sul futuro del gaming. Pur intavolando una breve discussione sull’importanza dell’impatto emotivo nei videogames, Cage è stranamente passato a parlare di… poligoni. Infatti la sua dimostrazione verteva tutta su una tech demo, concentrata sulla dettagliatissima testa poligonale di un uomo piuttosto anziano. Non sappiamo se e come il game designer sfrutterà questo livello di dettaglio su Playstation 4, ma è improbabile che vedremo davvero un gioco con quel numero di poligoni per ogni personaggio sulla console, senza qualche trucchetto di supporto alla base.
Media Molecule e Move
Con l’arrivo dei Media Molecule sul palco molti si aspettavano un annuncio in grado di far saltare di gioia i presenti, invece è arrivato un momento piuttosto mesto, accompagnato da un pallino colorato facilmente riconoscibile. Sì signori e signore, è tornato Playstation Move, compatibile anche con la nuova console. I Media Molecule hanno mostrato un evoluto tool di modellazione tridimensionale, tramite il quale sembra sia possibile creare personaggi e oggetti di ogni tipo, e utilizzarli via Move all’interno di scene animate personalizzate. La tecnologia alla base è sicuramente interessante, ma il progetto sembra poter attirare solo gli appassionati di rendering casereccio. 
Finito il siparietto dei Media Molecule, sul palco è giunto con il suo engrish inconfondibile Yoshinori Ono, idolo delle masse e pronto a rappresentare Capcom con la sua incrollabile verve nipponica. Il buon Ono-san non era lì a parlare di Street Fighter, bensì di una nuova IP, chiamata Deep Down. Si tratta chiaramente di un nuovo titolo fantasy, ma a parte un breve video graficamente eccezionale (e molto probabilmente in cg), non si è visto ne sentito nulla a riguardo di questa new entry. Speriamo che la grafica di gioco sia effettivamente quella vista nel trailer, ma siamo alquanto dubbiosi. In chiusura un messaggio mandato a Ono implicava la presenza di cooperativa online.
Square Enix
Verso l’1:30 sono giunti sul palco i rappresentanti di Square Enix, e tutti hanno sperato in quache novità sull’ormai disperso Final Fantasy versus XIII…. invece è stato mostrato lo stesso trailer del Luminous Engine visto all’E3. 
La loro capatina perlomeno si è conclusa con l’annuncio di un nuovo Final Fantasy in cantiere per Playstation 4. Non si è visto nulla, ma almeno è qualcosa. 
Il punto più alto della presentazione? Watch Dogs. Il titolo Ubisoft è stato ancora una volta re della serata, con una dimostrazione di gameplay meno spettacolare di quella vista all’E3, ma in grado di far intuire l’incredibile libertà d’azione offerta dal titolo. Sembra sia davvero possibile sfruttare qualunque cosa contenga componenti elettronici in quel gioco, in un ambiente sandbox estremamente esteso. Più vediamo questo lavoro, più sale la nostra voglia di provarlo.
Blizzard Bomb
la bomba inaspettata della serata è arrivata sotto forma di Chris Metzen, di Blizzard. Arrivato bellamente sul palco, Metzen ha messo in campo subito un’alleanza Sony/Blizzard pensata per conquistare il mondo.
Il gioco scelto per la prima collaborazione? Prevedibilmente Diablo 3. Anche se l’hype per il titolo non è molto, quest’alleanza potrebbe essere molto significativa per Sony in futuro, specie con Blizzcon ed eventuali nuovi annunci alle porte.
Destiny
Gli ultimi partner a presenziare sul palco non erano certo gli ultimi per importanza. Si trattava infatti di Activision, con un’altra bomba: Destiny per Playstation 4. Bungie non è più esclusiva di casa Microsoft dunque, ed è lecito aspettarsi il nuovo titanico progetto della casa anche su console Sony. Curioso il fatto che sia stato mostrato più gameplay durante la presentazione Ps4 che nell’evento dedicato al gioco, ma tant’è.
Data d’uscita
Con Destiny si è chiusa una presentazione ricca di giochi e sorprese, ma con pochi annunci davvero stupefacenti. Non ci sono state sorpresone dell’ultimo secondo, a parte una, una scritta che recitava “Holiday 2013”. Sì, la Ps4 arriverà quest’anno.

La Playstation 4 è stata presentata, anche se la sua forma definitiva ancora ci sfugge. Il meeting è stato di certo ricco di materiale e novità interessanti, anche se molti si aspettavano un assalto più poderoso alla stampa da parte del colosso nipponico. Poco male, la console esiste, arriverà quest’anno, e sembra avere il supporto necessario a partire in grande stile. Voi cosa ne pensate? Dubbiosi? Contenti? Indifferenti? Fatecelo sapere qua sotto come sempre!

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