La grande occasione di Microsoft si è appena conclusa, con un pizzico di delusione ma tante, tante certezze. Alla Gamescom 2015 e per la prima volta nella storia di questa conferenza, infatti, l’azienda di Redmond giocava da sola. Sony, infatti, ha preferito rimandare la propria conferenza alla Paris Games Week del prossimo autunno, mentre Nintendo of Europe – pur avendo sede in Germania – non ha mai partecipato alla manifestazione tedesca. Così, con una console che fatica ad imporsi nel mercato europeo, Microsoft aveva una ghiotta occasione per recuperare il terreno e mostrare al pubblico nostrano i propri muscoli. Lo hanno fatto? Sì, ma senza mai portarci quell’effetto meraviglia capace di mostrarci un reale cambiamento di rotta.
Dopo un breve filmato introduttivo che ci ha ricordato le esclusive Xbox One – che per quest’anno consegnano alla console Microsoft lo scettro della migliore line up – la conferenza ci ha deliziato subito con un momento importante. Si è infatti mostrato un nuovo gameplay di Quantum Break, a un anno di distanza dall’ultimo incontro ravvicinato con questo gioco. Abbiamo potuto apprezzare le meccaniche di combattimento che permettono di sfruttare le fratture temporali per attivare delle dinamiche di copertura piuttosto originali, e per la prima volta si è posta l’attenzione sugli attori che interpreteranno i personaggi presenti nel gioco. Dopo una sezione di combattimento, una fuga rocambolesca e un’interessante momento narrativo si è finalmente mostrato il primo trailer della serie TV inclusa nel gioco, la cui sinossi si modificherà a seconda delle scelte compiute in game.
Si è quindi passati a Crackdown 3 e alla sua divertente ignoranza: il trailer – con sequenze di gioco tratte dalla versione pre-alpha – ci ha mostrato la forte distruttibilità degli ambienti, che per dichiarazione degli sviluppatori riguarda il 100% degli ambienti. La data di uscita è stata fissata a un generico 2016.
Hideki Kamiya è salito sul palco – nonostante gli screzi dei giorni scorsi su Twitter con Microsoft – per parlare di Scalebound. Dopo avere introdotto il gioco ci ha mostrato un gameplay – apparentemente in tempo reale – in cui abbiamo avuto l’opportunità di assistere ad uno spettacolare combattimento il nostro eroe, il proprio mostro e altri colossi. La spettacolarità è elevatissima, il ritmo è molto sostenuto e i momenti in cui ci si scontra con altri bestioni sono semplicemente mozzafiato. Se il gioco aveva causato momenti indimenticabili alla redazione di Spaziogames all’E3 2014, questo gameplay non fa altro che confermarci come Scalebound sia uno dei titoli più attesi per la console Microsoft.
Si è quindi passati al momento che tutti non volevano vedere: TV, TV, TV, TV! In realtà Microsoft ha liquidato in pochi minuti la nuova interessante funzione DVR di Xbox One, che consentirà di registrare i propri programmi preferiti dalla TV, in una funzione analoga a quella presente – ad esempio – nel decoder MySkyHD.
Annunciata la tastiera per il controller Xbox One, disponibile a novembre e già preordinabile a partire da oggi.
Si è quindi trovato il tempo di parlare della retrocompatibilità della console che, sulla base dei feedback raccolti negli ultimi mesi, arriverà in via ufficiale il prossimo novembre. Se avete un abbonamento Gold, i giochi Xbox 360 pubblicati su Games With Gold nel corso dei prossimi mesi saranno scaricabili anche su Xbox One e giocabili. La retrocompatibilità su Xbox One, in ogni caso, è stata confermata essere gratuita per tutti, anche per i non abbonati al servizio gold.
Si è dunque dedicato un ampio spazio al programma ID@Xbox, che ha portato sulla console Microsoft numerosi titoli Indie. La carrellata è partita da Bloodstained, action 2.5 con dinamiche RPG che sarà cross-play Xbox One e Windows 10. Si è posi passati per Worms, che tornerà presto su Xbox One, e a Ron Gilbert, che dal palco ha annunciato un adventure game in stile Manic Mansion intitolato Timbleweed Park, in arrivo anch’esso sia su Xbox One che su Windows 10. Dopo alcuni titoli minori, si è passati allo splendido trailer di We Happy Few, inquietante gioco la cui musica di London Bridge is Falling Down ci ha fatto venire i brividi.
Si è poi avuto modo di parlare di Windows 10. Ci aspettavamo una demo della nuova dashboard, ma si è preferito parlare dei benefici di DirectX 12. Con una demo realizzata da Square Enix abbiamo potuto apprezzare i nuovi riflessi, gli shader e degli splendidi dettagli per quanto concerne l’incarnato. L’illuminazione, in generale, sembra migliorare notevolmente: le nuove DirectX 12 promettono davvero bene.
Non è mancato il momento dedicato a Minecraft: si è brevemente parlato della versione Windows 10, attualmente in fase beta, e di un nuovo titolo dagli stessi sviluppatori del gioco intitolato Cobalt, un gioco action 2D con supporto multiplayer e “criceti spaziali”, come indicato alla fine del trailer. Cobalt arriverà negli store digitali a partire dal prossimo ottobre.
Il momento Dark Souls III era atteso, e puntuale è arrivato: From Software ci ha mostrato un trailer con sprazzi di gameplay che ci hanno mostrato gli incredibili scorci di questo terzo episodio e dei colossi davvero terrificanti che dovremo affrontare nel corso della nostra mortale avventura. Il gioco promette davvero bene, e non vediamo l’ora di provarlo qui a Colonia, dove si prevede di vedere contenuti inediti.
Homefront 2 si è mostrato con un trailer d’effetto in cui un bambino, spinto sul palco da un militare nordcoreano, ringraziava i propri invasori, mentre in parallelo la rivoluzione iniziava ad accendersi nelle strade. Il gameplay ci ha mostrato una struttura open world in stile Far Cry 4, con spostamenti veicolari e la presenza di veicoli RC esplosivi utili sia per creare diversivi che per ingaggiare le forze occupanti. L’ambientazione è indubbiamente molto ispirata, e siamo curiosi di provare il titolo con mano.
Il momento FIFA non poteva mancare in Germania: si è parlato delle Leggende di FUT, esclusive per Xbox, e del modo in cui esse possono interagire fra loro a seconda dell’affinità, un parametro che in qualche modo è collegato alla nazionalità. Tra le leggende nostrane è apparso Rino Gattuso e Alessandro Nesta, oltre a capitan Javier Zanetti che farà certamente piacere ai tifosi interisti. I possessori di EA Access avranno l’opportunità di provare la beta di FUT in anteprima, e sarà disponibile presto un bundle Xbox One con la console da un terabyte, tre leggende per FUT e 12 mesi di EA Access inclusi, il tutto a 399 euro.
Halo 5 si è rivelato nelle due modalità Warzone e Arena. Quest’ultima modalità è stata mostrata attraverso due squadre di pro gamer che si sono sfidate in un ruba la bandiera. Qualche dubbio sulla pistola, apparsa fin troppo forte e utilizzata da praticamente tutti i giocatori per tutto il tempo: sarà da rivedere al momento dell’uscita.
Si è rapidamente passati da Just Cause 3 – di cui vi parleremo più approfonditamente nei prossimi giorni – a Dan Greenawalt e al suo Forza Motorsport 6. Oltre 400 auto curatissime, tutte con cockpit funzionante, e un sistema meteo che garantisce una resa realistica sul bagnato, che tiene conto della conformazione tridimensionale della pista per dare luogo a effetti di aqua-planning.
Un breve accenno a Rainbow 6 Siege e alla nuova mappa ambientata in un porto del nord della Germania – per la gioia del pubblico tedesco – ha fatto da anticamera a un lungo gameplay di Rise of the Tomb Raider, titolo che resterà un’esclusiva Microsoft fino a Natale 2016. Il gameplay si è dimostrato essere molto simile al precedente Tomb Raider, e dopo una lunga sezione stealth abbiamo assistito a un combattimento piuttosto acceso. Un arco capace di scoccare due frecce ci ha lasciato qualche perplessità, e in generale per questa demo non sembrano avere scelto la sezione più efficace del gioco. Le sensazioni restano però molto positive.
Il “gran finale” preparato da Microsoft con Phil Spencer sul palco, in realtà, si è rivelato essere uno spin off di Halo. Parliamo di Halo Wars 2, strategico sviluppato da 343 Industries in collaborazione con Creative Assembly, veterani del genere. Un gioco che sarà certamente apprezzato dai fan di Halo ma che, sfortunatamente, non riesce a causare in noi l’effetto “santamadre” che ci aspettavamo da questa conferenza in cui Microsoft ha avuto terreno spianato.
Riassumendo: Microsoft alla Gamescom 2015 si è comportata molto bene, ma non è riuscita a muovere la stoccata che ci aspettavamo per tentare di riaccendere la passione di un Europa che sembra non apprezzare fino in fondo la console Xbox One. Quando Phil Spencer parla della migliore line up, la sua affermazione non è lontana dalla realtà: Xbox One ha davvero la migliore line up per l’anno in corso, e le novità in arrivo – anche dal lato della dashbord e della retrocompatibilità – sono incoraggianti. Non sappiamo, o forse non crediamo che questa conferenza sia stata sufficiente per convincere i milioni di giocatori europei che hanno preferito Playstation 4 a Xbox One, ma non vi è dubbio che Microsoft, rispetto al lancio di tre anni fa e all’era Mattrick, abbia fatto tantissima strada.