Se siete alla ricerca di un gamepad da affiancare a mouse e tastiera ma volete provare qualcosa di diverso e originale rispetto a quello proposto da Microsoft, senza rinunciare alla compatibilità garantita su sistemi Windows, Razer Onza Tournament Edition potrebbe proprio fare al caso vostro.
UnboxingPrima ancora di rimuovere il foglio di plastica che avvolge la scatola ed aprirla, possiamo riconoscere l’inconfondibile stile e la maniacale cura impiegata anche nei più piccoli dettagli da parte di Razer.Sul retro della confezione troviamo raffigurato il pad con un focus sulle sue caratteristiche salienti, presenti anche sul lato sinistro, che analizzeremo nei seguenti paragrafi. Sul lato destro troviamo un messaggio di Robert Krazoff, aka RazerGuy, cofounder e CEO di Razer.Aprendo il box possiamo subito trovare il controller Razer Onza Tournament Edition ed una busta cartonata contenente una guida descrittiva del prodotto, il certificato di autenticità, la dichiarazione di conformità con le direttive EU e due adesivi Razer.
For gamers, by gamersFin da subito il controller risulta leggero e resistente, con un piacevole rivestimento gommato antiscivolo. Le dimensioni sono lievemente inferiori rispetto a quello Microsoft, con un peso pressoché equivalente (250g circa). Interessante la nuova disposizione dei tasti SELECT e START, ora presenti sulla parte inferiore del pad, a nostro parere azzeccatissima, poiché li rende molto più accessibili rispetto alla posizione originaria.Con questo prodotto sarà tuttavia impossibile utilizzare il chatpad Microsoft, data la mancanza dei due ingressi necessari all’inserimento dello stesso sulla parte inferiore del prodotto.Tra le novità spicca la presenza di due anelli dentati che permettono di regolare a proprio piacimento tramite un movimento orario o antiorario la resistenza delle leve analogiche. E’ da constatare purtroppo la fragilità di queste ultime: come riscontrabile con una rapida ricerca web, diversi utenti, applicando troppa forza durante la regolazione, ne hanno causato la rottura, rendendo il controller totalmente inutilizzabile. Forse l’impiego di materiali più resistenti o la riduzione della resistenza esercitata dai due regolatori avrebbero davvero potuto fare la differenza, poiché molto spesso per paura di rompere il vostro nuovo alleato rinuncerete a questa feature.Il filo, rinforzato e dalla lunghezza di circa 4,57 metri, è ideale per chi gioca lontano dalla console e non vuole comunque rinunciare alla comodità del divano. Nonostante ciò, l’utilizzo su PC o comunque a distanze ravvicinate non è da considerarsi tra i più confortevoli: se da una parte eviterà il cambio di pile e garantirà un input lag pressoché nullo, molto spesso, data anche la sua (a volte eccessiva) rigidità, infastidirà creando non pochi problemi.
Voglia di extraVolgendo l’attenzione alla parte superiore del controller troviamo due tasti dorsali aggiuntivi, denominati LMFB e RMFB, posti appena sopra LB ed RB. Peculiarità di questi è la possibilità di programmarli liberamente tramite i due rispettivi pulsanti presenti sul retro del pad, evitando dunque una qualsivoglia impostazione manuale da effettuarsi tramite computer via porta USB e permettendo un vero e proprio settaggio on the fly. Ottima inoltre la presenza di un reminder, posto sempre sul retro del controller, che alla pressione di uno dei due tasti adibiti al remapping di quelli aggiuntivi si illuminerà, indicando l’associazione effettuata precedentemente.E’ tuttavia da segnalare l’eccessiva rumorosità dei dorsali, a lungo andare molto fastidiosa sia per l’udito sia per la sensazione di fragilità trasmessa. Oltretutto i tasti aggiuntivi potrebbero creare non pochi problemi a coloro che possiedono delle dita piuttosto grandi, poiché potrebbero premere inavvertitamente due tasti anziché uno.Un’altra cosa che sicuramente rende Razer Onza Tournament Edition unico nel suo genere è la retroilluminazione dei tasti posti sulla parte destra realizzati con la tecnologia Hyperesponse, ormai presente in moltissimi prodotti della famosa casa statunitense, che garantisce corsa minima e massima reattività. Diversamente da quanto ci si possa aspettare, il D-pad purtroppo non beneficia di questa chicca: le frecce direzionali, seppur migliori rispetto a quelle della prima versione del dispositivo Microsoft, non sono assolutamente all’altezza del resto. Qualora foste patiti dei picchiaduro, vi avvisiamo fin da subito che la soluzione Razer non è assolutamente indicata per questo genere di giochi. E’ preferibile optare per l’ultima versione di quello Microsoft o, ancora meglio, per un vero e proprio arcade stick.
– E’ Razer
– Comodo
– Retroilluminazione
– Presenza della tecnologia Hyperesponse
– Tasti aggiuntivi programmabili in modo immediato
– D-Pad non all’altezza
– Non utilizzabile su PS3
– Stick troppo fragili
– La posizione dei tasti aggiuntivi poteva essere studiata meglio
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Nonostante alcune imperfezioni, che speriamo vengano corrette con la prossima release, Razer Onza Tournament Edition si propone come uno dei migliori controller disponibili sul mercato per PC e Xbox 360. Un vero peccato la mancanza del supporto sui sistemi Playstation 3, fattore che sicuramente avrebbe trasformato questo gingillo in un pregevole dispositivo totalmente cross platform.