Pokemon GO - Guida: how to GO! Parte 1

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a cura di JinChamp

Pokéallenatori di SpazioGames, è con immenso piacere che vi portiamo su queste pagine il primo atto di una guida, divisa in tre parti, dedicata a Pokémon GO. Siete stanchi di non trovare neanche un Rattata o di non avere più neanche una sfera da lanciare? Non riuscite a conquistare un posto in una palestra del vostro quartiere perché avete un team troppo debole? Vorreste sapere qual è il modo più efficiente di utilizzare strumenti e caramelle? Questo è l’articolo che fa per voi!
Uscite!
Suona terribilmente scontato eppure, sin dal primo giorno, il pigro essere umano ha cercato tutti i modi per catturare questi simpatici animaletti rimanendo con il sedere ben piantato sul divano di casa e ricorrendo talvolta anche a programmi di terze parti, scorretti e che possono mettere il vostro account a rischio ban permanente.
Ci sono persone che abitano in prossimità di buoni spawn-point e che sono riusciti a recuperare una certa quantità e varietà di Pokémon senza mettere il naso fuori di casa, ma presto o tardi hanno dovuto fare i conti con l’ovvia conseguenza pratica: a meno che non abitiate sopra un Pokéstop, le vostre Pokéball sono destinate ad esaurirsi. I luoghi di interesse sono fondamentali sia per fare rifornimento costante di strumenti vari e recuperare delle utilissime Uova da schiudere, sia perché aumentano le possibilità di trovare più in fretta altri Pokémon e, perché no, nuovi allenatori, con i quali socializzare, scambiare due chiacchiere e soprattutto consigli. Trovare un Jigglypuff che continua a segnarvi tre impronte sul radar del vostro telefono può essere frustrante, a meno che non incontriate qualcuno – come nel caso di chi scrive – che vi indirizzi nell’esatto punto dove l’ha già trovato pochi minuti prima.
L’importanza del grinding
In Pokémon GO i punti esperienza servono esclusivamente per il livello dell’allenatore, mentre per
i vostri compagni d’avventura le cose si fanno più complesse. Ogni Pokémon ha una tipologia particolare di caramelle, riferite sempre allo stadio base, che possono essere utilizzate in specifiche quantità per farli evolvere o aumentare i punti lotta, spendendo al contempo una certa quantità di polvere di stelle. Se trovate un Pidgeotto selvatico, ad esempio, la sua cattura vi fornirà automaticamente tre caramelle Pidgey e 100 unità di polvere di stelle, mentre nel caso di uova schiuse la quantità di caramelle è variabile ma possono essere anche una ventina in un sol colpo. Visto che gli slot dei Pokémon che potete portare con voi sono limitati, e anche perché solo i più forti vi potranno aiutare a conquistare il mondo, trasferite senza remore tutti i vostri doppioni più deboli al professore, che vi regalerà in cambio una caramella di quel Pokémon.
All’inizio della vostra avventura, la vostra priorità deve essere salire di livello. Non badate troppo ai Pokémon e al loro potenziale in battaglia, poiché man mano che avanzerete inizierete a trovare – anche con una certa frequenza – mostri dai punti lotta molto più alti, il che renderà molto probabilmente tutte le vostre precedenti catture assolutamente obsolete e pronte per essere trasferite dal prof.
Un vero allenatore non si lascia sfuggire nulla
Per avanzare di livello e trovare Pokémon sempre più forti, non dovrete fare altro che catturare tutti quelli che vi si pareranno davanti. Che sia il quattromilionesimo Zubat o il primo e unico Blastoise che vedrete selvatico nella vostra vita, tutti sono utili alla causa e vi aiuteranno a salire di livello, sbloccandovi man mano tutte le sorprese che Pokémon GO ha da offrire a tutti gli allenatori.
Pur esistendo un limite di slot per gli strumenti, gli animaletti e le uova trasportabili, non c’è alcun limite che riguardi le caramelle. Più ne avrete e meglio sarà, sia nell’immediato che, più probabilmente, per un futuro prossimo.
Non trascurate neppure i Pokéstop che, oltre a rifornirvi di sfere, uova e strumenti vari, vi daranno un piccolo quantitativo di punti esperienza. Inizialmente non troverete granché, ma già dal livello 5 potreste trovare pozioni e rivitalizzanti, e poi successivamente ulteriori oggetti che vi semplificheranno enormemente la vita. Ogni Pokéstop, inoltre, si ripristina dopo appena 5-10 minuti e sarà pronto per essere nuovamente saccheggiato da voi e dai vostri amici.
Evitate gli sprechi
Per quante caremelle e polvere di stelle voi possiate raccattare, non vi basteranno mai. Garantito al limone! Anche se siete affezionatissimi al vostro Charmander starter e vorreste vederlo evolversi in un magnifico Charizard, con un punteggio di 1300 che svetta fiero sulla palestra dietro casa… non succederà probabilmente mai. Potreste, certo, ma vi assicuro che non ne vale assolutamente la pena. Passeranno pochi giorni, o al massimo qualche settimana, e vi imbatterete in un nuovo Charmander, selvatico o schiuso da un uovo, con PL di gran lunga superiori al vostro starter, nonostante abbiate già speso una decina di caramelle e migliaia di unità di polvere per allenarlo. Non fate come me, non usate mai e per nessun motivo il pulsantino per potenziare i vostri piccoli amici, almeno finché non avrete raggiunto il livello 10 e solo su quei Pokémon su cui vale la pena investire preziose risorse.
Per quanto invece riguarda le caramelle per le evoluzioni, il discorso è un po’ diverso. Dovete valutare con attenzione quali Pokémon si aggirano più frequentemente nel vostro quartiere e quante caramelle occorrono per evolvere il soggetto in questione. È inutile spendere 25 o 50 caramelle per evolvere un esemplare abbastanza debole giusto per aggiungere la sua evoluzione al vostro Pokédex, specie se già raccoglierne così tante è stata un’impresa non da poco.
Prendiamo ad esempio quei mostri che, al contrario, troverete quasi sempre: Zubat, Pidgey, Rattata e compagnia. Pidgey, Caterpie e Weedle sono fantastici, poiché necessitano appena di 12 caramelle del loro tipo per evolversi al secondo stadio, garantendovi la possibilità di guadagnare 500 punti esperienza per il vostro allenatore ogni quattro Pokémon uguali che catturate. Con Zubat, invece, ne servono addirittura 50, ma si possono trovare ad ogni angolo di strada. Inoltre c’è da considerare che, al momento dell’evoluzione in Golbat, i punti lotta possono moltiplicarsi in modo molto casuale e, a seconda di quanto siate fortunati o meno, potreste ritrovarvi per le mani un pipistrellone potentissimo o poco più che una pippetta. Il consiglio è quello di continuare a raccogliere caramelle e scegliere di far evolvere solo uno Zubat già particolarmente forte e promettente di suo. Si sa mai che uno appena catturato con 300 PL possa arrivare a sfiorare i 1000 punti!
Attenti ai server!
Pokémon GO è un fenomeno di portata mondiale senza precedenti. Un successo tale che ha dato a Niantic, una bella gatta da pelare, e, ai giocatori, server fino a questo momento abbastanza instabili, soprattutto in specifiche fasce orarie. Nell’attesa che tutta l’infrastruttura alla base di questa applicazione diventi solida e affidabile per tutti, vi invitiamo a prendere le dovute precauzioni per evitare fregature.
Circa dal tramonto a mezzanotte è la fascia più critica, per cui fareste meglio ad evitare di utilizzare strumenti molto preziosi (e magari costosi) come l’aroma o il fortunuovo, e correre inutilmente il rischio che i 30 minuti scorrano via senza che siate mai riusciti a riloggare. Fate anche attenzione a quei Pokémon più rari o più forti, segnalati con un cerchietto sempre più tendente al colore rosso quanto più sia difficile da catturare, e prendete le vostre giuste precauzioni antisclero: lanciate una baccalampon, se ce l’avete e non volete rischiare di fallire la cattura, ancor prima di tentare un singolo lancio di Pokéball. Qualora il gioco dovesse apparentemente freezzarsi al momento del lancio, senza che la sfera faccia la tipica animazione oscillante per capire se avete acchiappato o meno il vostro bersaglio selvarico, non arrabbiatevi o almeno non fatelo troppo presto. Aspettate circa una decina di secondi prima di riavviare l’app e potreste scoprire, con somma gioia, che vi ha effettivamente catturato la vostra preda anche se il gioco sembrava aver smesso di funzionare.
Per il momento, la mattina è il momento migliore della giornata per andare a caccia di Pokémon ma, se il sole vi spaventa e avete un po’ lo spirito da vampiro, potete sempre fare una lunga passeggiata al chiaro di luna mentre la città e gli altri allenatori con essa dormono. Magari sul lungomare con la vostra dolce metà alla ricerca di Squirtle, Psyduck e tanti altri di tipo acqua.

Si conclude qui la prima parte della nostra mini guida su Pokémon GO. Senza anticiparvi nulla di ciò che troverete prestissimo nelle successive due frazioni, vi invitiamo ad utilizzare i commenti per ulteriori chiarimenti, altre domande generiche sul fenomeno del momento e, soprattutto, condividere nuovi segreti che ogni giorno vengono svelati da fortunati allenatori. Stay tuned on SpazioGames!

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