Point Blank

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a cura di andymonza

Se le spese per le imminenti vacanze vi hanno svuotato il portafogli, se possedete un PC non più nuovissimo, se la grafica all’ultimo grido non è il vostro chiodo fisso, il mercato dei videogame è da diversi anni in grado di offrire molti attraenti titoli definiti free to play: come il nome indica, per giocare è sufficiente registrarsi presso il sito ufficiale, scaricare solitamente un piccolo client e cominciare a divertirsi senza tirar fuori un centesimo, salvo poi rendersi conto della possibilità di acquistare equipaggiamenti ed ulteriori opzioni tramite le cosiddette “microtransazioni”. Se ne trovano di tutte le forme e colori, sia per giocatori incalliti sia per causal player. Di seguito vi presentiamo Point Blank, una delle possibili alternative se quello che vi interessa sono gli scontri altamente competitivi online, dove i riflessi e una buona conoscenza delle armi sono gli strumenti di base per prevalere.

A bruciapeloRiciclando in parte la frenesia di grandi classici dell’FPS online (i fan penseranno senza dubbio a Counterstrike, e non senza nostalgia), Point Blank getta il giocatore all’interno di un discreto numero di arene proponendo diverse modalità di gioco. Un rapido sguardo ai controlli e qualche partita sono più che sufficienti per familiarizzare con le meccaniche, le quali si basano su un approccio molto classico per il genere sparatutto online: sia che si tratti di modalità ad obbiettivi (ve n’è una molto simile al classico Cerca e Distruggi) sia che si giochino i tradizionali Deathmatch, Point Blank è uno sparatutto frenetico, dove millimetrici spostamenti del mouse e riflessi prontissimi faranno la differenza tra un soldato di carriera ed uno perennemente in respawn. A questo proposito va detto che l’approccio iniziale è piuttosto ostico e le prime ore di gioco non vedranno certo salire la vostra ratio tra morti ed uccisioni: un po’ di pazienza iniziale sarà tuttavia ampiamente ripagata una volta padroneggiata la grande velocità e capacità di adattamento che il gameplay richiede.

Soldati in carrieraCome ogni gioco online che si rispetti, anche Point Blank propone una crescita del personaggio molto tangibile e diretta, la quale si snoda su differenti percorsi: da una parte vi è la progressioni tramite un classico sistema di gradi militari, dall’altra la possibilità di sbloccare nuove armi e pezzi d’equipaggiamento, senza dimenticare le statistiche ed i ranking online. Esiste inoltre un ulteriore livello per il sistema di reward, con interessanti risvolti: le Carte Missione daranno infatti accesso a ricompense particolari per l’equipaggiamento nel caso si riescano a completare una certa sequenza di obbiettivi, detti Carte Lettera, (ad esempio, ottieni un headshot o un certo numero di kill consecutivi) nell’ambito di una o più partite portare a termine. Mentre le singole Carte Lettera restituiranno solo esperienza o qualche titolo, le Carte Missione concederanno anche lo sblocco di armi ed equipaggiamento. A proposito di questi ultimi, in battaglia sarà possibile portare solo un’arma principale, una secondaria, il coltello e qualche granata. Molto gradita, soprattutto per i novellini inizialmente dotati della sola pistola, è la possibilità di raccogliere i ferri degli avversari, così da rendersi competitivi anche se alle prime armi.

Diverse modalità di gioco, un discreto numero di mappe, un sistema di crescita che permette di divertirsi anche senza ricorrere necessariamente alle microtransazioni: tenendo presente che si tratta di un free to play, e quindi lontano dalle mega-produzioni cui siamo abituati dal punto di vista grafico e delle rifiniture tecniche, Point Blank è senza dubbio in grado di offrire un ottimo livello di sfida ai giocatori più affezionati alle meccaniche classiche dello sparatutto. Se la sua natura free stuzzica la vostra curiosità, potete scaricarlo dal sito ufficiale, a patto di armarsi della pazienza giusta per superare l’ostico impatto iniziale: una prova, in fondo, non costa nulla.

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