Playstation VITA

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a cura di andymonza

Articolo redatto con la collaborazione di Tommaso Valentini e Marco Pellini

Le attese erano altissime e nella serata di ieri, circa le tre di notte in Italia, Sony ha finalmente dato un nome ed un volto al diretto successore di Playstation Portable. Senza grandi sorprese, i rumor giravano in rete già da una settimana, il nuovo dispositivo portatile si chiamerà PS VITA, un piccolo concentrato di tecnologia e stile. Andiamo a dare uno sguardo a tutte le novità presentate.

Addio UMD, si passa alle schede di memoriaLa parola d’ordine per la nuova portatile di casa Sony sembra essere dunque innovazione e le enormi potenzialità tecniche saranno affiancate al lancio da un prezzo più che competitivo e da una line-up di tutto rispetto, nella quale sono coinvolti i più importanti sviluppatori del momento, per un totale di circa ottanta titoli in lavorazione. PS VITA arriverà in tutti i negozi per la fine del 2011 in due differenti versioni: la prima, dotata di connessione Wi-Fi al prezzo di 249 Euro mentre la seconda, con il supporto al 3G a 299 Euro. L’esclusiva americana per il supporto 3G sarà affidata ad AT & T mentre, ovviamente, ancora nulla è stato svelato per le restanti parti del mondo. La piccola console avrà finalmente due analogici, allineati sulla stessa asse, una croce direzionale, quattro tasti frontali e due dorsali pratici e facilmente raggiungibili. Le novità più rilevanti arrivano dunque proprio dal monitor, un OLED da cinque pollici multi touch ed un touch pad posteriore, capace di regalare un’interazione veramente completa.PS VITA supporterà il sistema cloud, permettendo così di condividere i salvataggi tra Playstation 3 e la piccola portatile, evitando per esempio di dover interrompere bruscamente una sessione di gioco importante.Durante la presentazione Sony sono stati mostrati i titoli di maggior rilievo per la line up di lancio e la possibilità di provarli nello showfloor ci ha permesso di farci una prima idea sulla reale qualità di questa nuova perla di tecnologia. Non solo una console per giocare ma anche, e soprattutto, per restare in contatto con i propri amici, grazie al servizio PlayStation Suite. Una funzionalità che permetterà di comunicare con la propria friend list in modo pratico, tramite l’utilizzo di microfono e cuffie, confrontare i trofei e seguirne i progressi di gioco.

Hands OnTerminata la presentazione sul palco, siamo stati invitati da Sony ad unirci al resto della stampa internazionale per una prova diretta sulle demo station predisposte per l’occasione.Siamo partiti subito con Uncharted: Golden Abyss, di cui abbiamo potuto testare circa dieci minuti di modalità storia, occasione ottima per riassumere le peculiarità del gameplay. Quest’ultimo è stato studiato appositamente per mantenere la continuità con i due precedenti titoli per playstation 3, impostando direttamente il set di mosse e di animazioni a disposizione di Drake. A questo è stata affiancata l’implementazione delle nuove possibilità offerte dal touchscreen frontale e dal touchpad sul retro di PS Vita. Il primo entra in gioco durante le fasi di scalata: gli appigli appariranno infatti ricoperti da un leggero glow, e sarà sufficiente scorrere il dito su di essi per far spostare il protagonista da uno all’altro, letteralmente “disegnando” il percorso sullo schermo. Il secondo è stato invece implementato in maniera più marginale: ad esempio, quando Drake si troverà appeso ad una corda, sarà possibile scorrere le dita sul touchpad per farlo arrampicare o permettergli di calarsi. In maniera simile sarà possibile gestire lo zoom delle armi dotate di ottica. Queste ultime sfruttano anche il giroscopio interno alla portatile, grazie al quale sarà sufficiente muoverla fisicamente per inquadrare i vari bersagli. Veniamo alle impressioni di gioco: il doppio analogico permette di spostarsi molto bene all’interno delle ambientazioni, muovendosi, mirando e sparando con fluidità proprio come sulla sorella maggiore Playstation 3. I comandi da impartire tramite touchscreen – tra cui anche la raccolta dele armi da terra – richiedono invece un pò più di abitudine, in quanto è necessario staccare una mano e mantenere la presa sulla console con l’altra, operazione le prime volte un pò macchinosa. Ben più fluido ed istintivo l’utilizzo del touchpad posteriore, che può essere sfruttato senza cambiare la posizione delle mani, mantenendo dunque il pieno controllo sugli analogici e l’azione di gioco. È comunque da precisare che il riconoscimento del tocco sul pad posteriore si è rivelato ben poco preciso durante le nostre prove, un difetto che senza dubbio verrà affrontato durante l’ottimizzazione del titolo. Una prova nel complesso positiva, anche grazie all’eccezionale resa grafica resa possibile dal potente hardware di PS Vita: per quanto i fasti del secondo capitolo sulla sorella maggiore siano lontani, Uncharted: Golden Abyss è di gran lunga quanto di meglio si sia visto su una portatile, confermando come ancora una volta Sony stia puntando tutto sulla brutale potenza della macchina.Una seconda breve prova ha visto protagonista ModNation Racers, il racing game di Sony alla sua terza incarnazione si presenta ricco di possibilità. Il nostro hands on si è focalizzato sull’editor dei tracciati, di immediata comprensione grazie al touch screen. Creare il percorso risulta naturale come se si stesse disegnando. Tramite il retro touch è possibile creare depressioni, dislivelli, montagne, tutto con estrema semplicità. Anche l’ambiente circostante puó essere arricchito con diversi elementi, sia naturali sia artificiali, come case e costruzioni di ogni tipo. Nonostante il titolo sia ancora in fase di sviluppo, il comparto tecnico gode di una buona pulizia, oltre a un frame rate stabile in ogni momento della corsa. Speriamo di poter approfondire la nostra esperienza di gioco nei prossimi giorni.Ultima prova su Ruin, titolo presentato durante la conferenza: questo hack’n’slash in puro stile Diablo è riuscito ad affascinare la platea grazie ad una semplicità di gioco che sembra essere già da questo primo impatto la chiave vincente del titolo. Dungeon tetri illuminati solo dalla luce emessa dalle torce e dalle fiamme, un combat system semplice ed efficace e nemici caratteristici potrebbero essere i punti di forza per un titolo che si adatta benissimo a sessioni di gioco brevi, studiate appositamente per una portatile.Il progetto in ogni caso era ancora indietro con lo sviluppo: le poche tipologie di attacco mostrate ed un parco magie piuttosto ristretto non ci permettono di scendere maggiormente nel dettaglio. Speriamo che durante l’E3 ci venga data la possibilità di provare Ruin più approfonditamente. Durante la presentazione il titolo è stato preso come esempio per mostrare le potenzialità della funzione cloud con una versione in HD di Ruin capace di girare agilmente su Playstation 3 e trasferire istantaneamente statistiche e oggetti raccolti su PS VITA per continuare a giocare l’attimo dopo, mentre si usciva di casa.

La prova diretta su PS Vita ha confermato le buone impressioni ricavate durante i mesi passati. La nuova nata di casa Sony non punta ad una rivoluzione del gaming, configurandosi sostanzialmente come una versione evoluta dell’illustre capostipite. La casa punta tutto sulla potenza dell’hardware, e sulle nuove possibilità offferte dal doppio touch screen. Il risultato è un progetto interessante e proposto ad un prezzo di lancio consono alle caratteristiche del prodotto. Il grande punto di domanda rimane sul parco titoli: i porting saranno all’ordine del giorno, ma saranno senza dubbio le esclusive a fare la differenza. Ruin rappresenta un discreto inizio, almeno sulla carta, ma la line up avrà bisogno di molte conferme prima di giustificare appieno l’acquisto al lancio. Rimanete con noi per tutte le novità in diretta dall’E3 2011 di Los Angeles.

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