Ci aspettavamo tutti il grande palco. Anzi, alcuni, proprio non se lo aspettavano del tutto, ritenendo che la valanga di rumor che continuavano a susseguirsi sull’argomento fossero voci di corridoio, pettegolezzi, ma nient’altro. Invece, Andrew House, leader di Sony Interactive Entertainment, l’ha quasi buttata lì, nel corso di un’intervista al Financial Times: sì, stiamo lavorando ad una versione potenziata di PlayStation 4. E no, non sarà all’E3. Dopo settimane di indiscrezioni che puntavano tutte verso la stessa direzione, ora è ufficiale: PlayStation 4K, PlayStation 4.5, PlayStation 4 NEO o in qualsiasi modo vogliate battezzarla si farà. Ma a che pro?
In un mondo che cambia
Partiamo da un presupposto: le cose cambiano, ed è inevitabile. A quanto pare, questa legge assoluta coinvolge prepotentemente anche il mondo degli hardware videoludici, e ci fa pensare che sia giunto il momento di salutare con la manina, e con una certa mestizia che sicuramente non mancherà ai più nostalgici, alcune vecchie abitudini. Quando i giocatori hanno cominciato ad investire i loro soldi su PlayStation 4, nel novembre 2013, lo hanno fatto con la ferma e ferrea convinzione che la loro spesa gli avrebbe consentito di giocare al top del parco titoli Sony per almeno sei o sette anni. Non c’erano voci, né sospetti, che il mondo delle console potesse concretamente imboccare la via di un’obsolescenza ben più rapida, che di fatto vedrà PS4 affiancata da una sorella più prestante già nel suo quarto anno di vita. La parola chiave, però, è proprio questa: affiancata, non sostituita.
Nel corso
della sua intervista, House ha ribadito tutto ciò che i rumor ci avevano anticipato: la console si concentrerà su 4K, condividerà la stessa libreria di giochi della
PS4 originale, avrà ottimizzazioni per il suo nuovo hardware e arriverà con la console precedente fino alla fine della generazione. Quest’ultimo punto, in particolare, è quello più interessante: per come sono state spiegate le cose fino ad ora, quindi,
non è previsto che PS4 venga appiedata di punto in bianco da Sony, quanto piuttosto che PS4 NEO venga dismessa insieme a lei, in futuro, per fare spazio ad una possibile console completamente nuova. Significa, in buona sostanza, che effettivamente chi ha comprato PS4 potrà avere un ciclo vitale che si avvicinerebbe alla durata di quelli tradizionali, mentre chi opterà per PS4 NEO dovrà essere consapevole che la nuova piattaforma vivrà fino a quando non ne arriverà una più potente, che pensionerà entrambe.
Non è stata però la sola questione dell’invecchiamento precoce della console a generare commenti infuocati da parte di chi ha comprato PS4: uno dei punti più legittimamente discussi è, infatti, legato proprio al modo in cui Sony promosse, a suo tempo, la sua ammiraglia. Tra i vari this is 4 the players e la greatness che awaits, si capisce in maniera abbastanza chiara perché i consumatori, con il loro acquisto, fossero convinti di poter giocare al massimo delle possibilità della casa nipponica per un bel po’ di tempo. Spendere i soldi per comprare un fuoriserie e scoprire che poco dopo ne sta per essere sfornata una molto più scintillante che potrebbe far impallidire la tua non è mai una sensazione piacevole. In compenso, sappiamo già che NEO avrà un prezzo superiore rispetto a quello della sua sorella più anziana, che sarà giustificato dall’hardware rinnovato. Non sappiamo di preciso a quanto ammonterà, ma è plausibile che Sony, con House che parlava di una macchina high-end pensata per i giocatori più esigenti, voglia tenere una certa forbice di distacco tra le sue due console, andando quindi a dar vita ad una fascia alta e una fascia più economica—un po’ come succede nel mondo PC. O, similmente, nel mondo degli smartphone, con PS4 che fa da modello standard di un qualsiasi iPhone e PS4 NEO che funge in pratica da iPhone S di quella generazione.
I soldi sono miei e li gestisco io
I punti su cui riflettere, insomma, li abbiamo visti: le due console invecchieranno insieme e, a meno di ripensamenti che avrebbero del clamoroso, lo faranno con gli stessi giochi. Si pone quindi la domanda iniziale: perché PS4 NEO? Appare abbastanza innegabile che, nei tempi recenti, l’utenza console abbia affinato sempre più l’occhio per i dettagli tecnici e se, un tempo, vigeva la logica del “datemi un gioco da mettere nella console e sono felice”, oggi si accendono dibattiti agguerritissimi su risoluzioni e frame rate. A fronte di nuove esigenze, ecco quindi aprirsi ulteriori possibilità nel mercato, rappresentate dalle console con hardware potenziato. Ricordiamo, infatti, che le case produttrici di hardware e di videogiochi non creano niente che non pensano di poter vendere. Se Sony ha deciso di puntare su NEO, è perché è sicura che la console avrà un mercato, ed effettivamente siamo certi che se lo ritaglierà, tra coloro che non sono ancora passati alla nuova generazione e chi, seppur indispettito da questa strategia, vorrà garantirsi la versione migliore dei giochi PS4, piuttosto che quella castrata dai limiti prestazionali. Questo, ovviamente, a fronte di un prezzo che non risulti proibitivo al punto da scoraggiare potenziali acquirenti—ma, anche in questo caso, siamo sicuri che Sony abbia già fatto i suoi calcoli. Il perché di NEO, quindi, risiede nei cambiamenti di approccio al mondo del gaming da parte degli stessi consumatori, che anche su console hanno cominciato ad interessarsi a tecnicismi che, in precedenza, erano invece parte della passione dei giocatori PC.
Il destino di questo nuovo corso nell’evoluzione delle console è quindi in mano, come sempre, ai videogiocatori, che sanciranno con i loro soldi se le polemiche della Rete siano pronte a diventare concreto disappunto o se, in fin dei conti, l’idea di una macchina evoluta per una console con 40 milioni di basi già installate non sia poi così male. I fatti, con l’annuncio di House, sono chiari: potrete giocare a tutto,
tutto,
compresi i titoli PlayStation VR, su
PlayStation 4. Se volete prestazioni migliori, ci sarà
PS4 NEO. Le console esordiscono a qualche anno di distanza l’una dall’altra, ma saluteranno insieme. Né più, né meno, almeno per ora.
I piatti della bilancia sono due, ed attendono solo di essere soppesati: i 60 fps e il ribadito 4K valgono l’esborso per una nuova console? Compro/mi tengo PS4, o punto PS4 NEO? L’ultima parola, spetta ai giocatori, protagonisti di una questione destinata a protrarsi, vista anche l’annunciata assenza della nuova console dall’imminente E3, dove molti si aspettavano ormai la presentazione ufficiale. Invece, rimangono solo le dichiarazioni di House, che risuonano in un mercato che cambia e che, facendolo, inevitabilmente delude e contemporaneamente alletta decine di videogiocatori, tra chi ha comprato PS4 e si sente tradito dal suo prossimo declassamento, e chi è pronto con entusiasmo a fare in modo che anche l’occhio abbia la sua tanto agognata parte.
La questione si fa sempre più spinosa. Se il fatto che le due console invecchieranno insieme fa pensare che non ci sia alcun piano per un abbandono di PS4, è anche vero che non è gradevole (e su questo non c’è molto da discutere) aver speso dei soldi per giocare a titoli dalla resa inferiore rispetto a quella su una nuova console potenziata venuta fuori a sorpresa. Di contro, è anche vero che PS4 NEO può essere anche del tutto ignorata, visto che come detto da House si rivolge a giocatori hardcore e dotati di schermi in 4K, desiderosi di una macchina high-end. Vedremo quindi se effettivamente, al suo lancio, sarà accolta dalla nicchia (è davvero una nicchia?) più esigente del mercato, o se, spinti dalla resa grafica migliore, anche molti altri giocatori decideranno di portare a casa NEO.
Voi da che parte state? Siete per il no netto o c’è la possibilità—o magari la certezza—che acquistiate la nuova console?