Play to Cure: Genes in Space

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a cura di Redazione SpazioGames

Avete mai pensato di giocare per fare del bene? No, non stiamo parlando di bene inteso come divertimento, parliamo di un reale aiuto alla ricerca, il tutto facendo uso di un semplice giochino mobile. Il titolo di cui stiamo parlando è Play to Cure: Genes in Space. Basta prendere la propria navicella spaziale, personalizzarla e lanciarsi nello spazio profondo, evitando pericolosi asteroidi distruttibili con l’ausilio di un comodo laser: il piano in pratica è unire divertimento e scienza, in un’app brillante scaricabile gratuitamente da iTunes e Play Store.
L’idea alla base del gioco è relativamente semplice, ma estremamente innovativa. Giocando e spostando la navicella spaziale, in realtà aiuti la ricerca a mappare ed individuare i difetti genetici presenti nei cromosomi di migliaia di malati di cancro. L’iniziativa è nata nel marzo 2013, dall’incontro tra gli scienziati del Cancer Research UK ed i team di Amazon, Google e Facebook che si sono dati l’obiettivo di sviluppare un gioco mobile che sfruttasse l’occhio umano per individuare i difetti genetici. 
I programmi informatici infatti non sono efficaci quanto l’occhio umano per scoprire i difetti nei geni, e affidando questo lavoro ad un team di scienziati il lavoro di mappatura avrebbe impiegato anni. Ed ecco quindi che si è deciso di sviluppare un gioco capace di coinvolgere migliaia di utenti, che, divertendosi, non fanno altro che mappare i cromosomi ed i loro difetti, e consentiranno di sviluppare importanti cure. 
Ma vediamo meglio come funziona il progetto.
In primo luogo, non sono previsti acquisti o donazioni in app, il tutto è completamente gratuito e bisogna semplicemente giocare. In Play to Cure: Genes in Space devi guidare la tua navicella spaziale in un percorso ad ostacoli, passare all’interno di anelli, distruggere gli asteroidi e raccogliere un materiale preziosissimo, noto come Element Alpha, fondamentale nell’epoca in cui è ambientato il gioco, 800 anni nel futuro. 
Devi guidare quindi la tua navicella tra montagne e valli, che corrispondono alle aree del genoma in cui ci possono essere difetti genetici. Mentre vai avanti nel gioco e porti a termine missioni, guadagni punti esperienza che devi utilizzare per acquistare nuove armi per la tua astronave, o anche nuovi scudi o altri upgrade per renderla più resistente e veloce. E in pratica, avanzando nel gioco e compiendo missioni, non fai altro che mappare i geni difettosi, poiché i tuoi risultati vengono comodamente spediti ai ricercatori online e vanno ad aggiungersi allo studio.
Si tratta in parole povere di un’idea fantastica, visto che il team di sviluppo è di fatto riuscito a tradurre i dati genetici in un gioco semplice ed intuitivo, ma ben realizzato, sia dal punto di vista del gameplay, sia della grafica. E ovviamente, più persone giocano, più i dati saranno accurati e più la ricerca ne beneficerà: non resta che scaricare l’app da Play Store e iTunes.

Siam forse di fronte a una nuova frontiera per il gaming? Forse, anche se si tratta di un progetto abbastanza unico e giustamente cucito attorno allo studio dei difetti genetici. Nel suo piccolo, comunque, Play to Cure: Genes in Space è una trovata brillante e rivoluzionaria, che potrebbe aiutare realmente molte persone. Quanto contribuirà alla ricerca al momento non ci è dato saperlo, ma provarlo non costa niente.

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