Dopo quasi una settimana di indiscrezioni e teasing vari, tra post ufficiali sul sito di Overwatch e pagine social, Blizzard ha tolto il velo sull’eroe numero ventisette del suo sparatutto campione d’incassi: Brigitte Lindholm, figlia dell’amato/odiato ingegnere Torbjorn, è il nuovo support del roster di Overwatch.Brigitte segue a ruota Moira, un altro support già molto apprezzato dalla community di giocatori casual e “competitivi”, nonché la nuova mappa Blizzard World, la più particolare finora costruita dai creativi di Blizzard, ed anch’essa altrettanto amata dai giocatori. Interessante perché, a differenza di altri eroi usciti dopo il day one, Brigitte è stato un personaggio già visto nei dintorni della lore di Overwatch. È infatti apparsa nel corto “Onore e Gloria” con protagonista Reinhardt, nonché nel fumetto digitale “L’uccisore di draghi”, pubblicato lo scorso anno.Il personaggio è già disponibile sul PTR del gioco su PC, mentre ancora non sappiamo quando sarà disponibile da giocare nei server ufficiali (tendenzialmente, dopo 2-3 settimane di rodaggio).Abbiamo provato Brigitte in una partita di addestramento, giusto per testarne le abilità visto che, come saprete, nei primi giorni dall’arrivo di un nuovo eroe in PTR è praticamente inaccessibile a meno che non si giochi nelle partite personalizzate, che spesso però non sono abbastanza veritiere dell’efficacia reale dell’eroe in questione.Per questo, mentre nei prossimi giorni ci metteremo sicuramente le mani sopra per provarla come si deve, ecco tutto ciò che dovete sapere su Brigitte.
StoriaVentotto anni, Brigitte (si pronuncia “briGHitta”, essendo svedese) Lindholm è una ingegnera con la passione per l’avventura. È la figlia più giovane del progettista bellico Torbjorn Lindholm, e dimostrò molto presto un grande interesse per l’ingegneria meccanica, passando molto del suo tempo libero nell’officina del padre per imparare il mestiere. La sua vocazione era fabbricare armature e sistemi difensivi, al contrario di Torbjorn, rinomato per le armi da lui create (nonché protagonista delle Play of the Game più improbabili di sempre). Contrariamente alle aspettative, però, Brigitte non continuò il suo apprendistato, né ebbe intenzione di seguire le orme paterne: i suoi piani cambiarono. La causa è l’influenza di un’altra figura, molto importante nella sua vita, l’amico del padre, ed agente di Overwatch, Reinhardt Wilhelm.Grande amico di famiglia e padrino di Brigitte, Reinhardt le raccontava storie di eroi cavallereschi fin da quando era bambina. Dopo il suo ritiro e la caduta di Overwatch, Reinhardt dichiarò che sarebbe diventato un cavaliere errante in cerca di giustizia. Prima di partire per le sue avventure, Brigitte lo sorprese chiedendogli di poterlo seguire come scudiera. Reinhardt accettò.Come scudiera, Brigitte aveva molte responsabilità, la più importante delle quali era la manutenzione dell’armatura Crusader di Reinhardt (il cui progetto è opera di suo padre Torbjorn). Con il tempo tempo, da semplice scudiera Brigitte diventò una vera e propria spalla di Reinhardt. L’esuberanza dello stoico cavaliere, in contrasto con un corpo inevitabilmente sempre più vecchio, era un pericolo dal quale Brigitte stessa lo proteggeva. Era inevitabile, quindi che Brigitte un giorno decise che fare il meccanico non era la sua unica vocazione di vita. Il modo migliore di aiutare Reinhardt era diventare lei stessa una guerriera. Dopo essersi costruita l’armatura da sé, tra una battaglia e l’altra, ora Brigitte combatte al fianco di Reinhardt per proteggere lui e chiunque ne abbia bisogno. Un cavaliere in gonnella (rigorosamente di titanio) pronta a rendere il mondo un posto migliore. Ruolo ed abilitàAbbiamo detto che Brigitte è un ibrido supporto/tank, il primo vero “doppio ruolo” a comparire tra le figure del roster di Overwatch. Brigitte eredita infatti l’idea di una “Reinhardt in miniatura”, con alcune abilità in grado di dare sostegno agli alleati.
La sua arma è la Mazza a Reazione, con la quale può colpire i nemici con una portata leggermente più estesa di una normale arma da mischia (a spanne, posso dire simile al martello di Reinhardt, se non pochissimo di più), anche più avversari in un colpo solo. La sua arma è strettamente collegata all’abilità passiva: Ispirazione. Con Ispirazione, Brigitte cura gli alleati vicini ad ogni colpo inferto con il Mazzafrusto.
La prima abilità è Modulo Riparatore, con la quale Brigitte lancia direttamente ad un alleato un medikit con il quale risanare i suoi punti vita. Le cure in eccesso, però, diventano punti di armatura.
Frustata permette a Brigitte di scagliare il suo Mazzafrusto in avanti, infliggere un leggero quantitativo di danni, ma soprattutto respingere indietro il nemico. Frustata ha una gittata estremamente elevata, quasi venti metri, il che la rende perfetta come mossa per allontanare qualsiasi nemico in arrivo.
Brigitte può anche attivare uno scudo protettivo come il suo maestro Reinhardt. Meno esteso e con meno punti ferita da assorbire, ma che rende inevitabilmente Brigitte più agile del suo mentore. Mentre la barriera energetica è estesa è possibile effettuare il Colpo di Scudo con il pulsante del fuoco primario, una carica con la quale Brigitte scatta in avanti e stordisce un nemico per un breve istante, infliggendo anche il solito quantitativo di danni relativamente modesto.
Infine, l’abilità Ultra. Si chiama Adunata, e permette a Brigitte di muoversi più rapidamente per tutta la durata della stessa. Inoltre, fornisce armatura a sé stessa e ad agli alleati vicini. Armatura che, è bene precisarlo, rimane presente anche oltre la fine di Adunata.
Impressioni a caldoL’idea dell’ibrido support/tank è affascinante, e il suo set di abilità è abbastanza interessante, seppur non completamente nuovo e parzialmente derivativo (seppur completamente giustificato in termini di background per il rapporto con Reinhardt). A caldo, la mossa che mi intriga di più è il Colpo di Scudo, che con la sua semplicità può mettere fuori gioco il membro più pericoloso della squadra avversaria nei teamfight, quel tanto che basta per rovesciare potenzialmente l’esito della bagarre in corso.Considerazioni estetiche. Il design di Brigitte è interessante, sia a livello fisico che con l’armatura. Dimostra quanto Blizzard sia attenta alla cura dei propri personaggi – Orisa esclusa – e voglia rendere iconico ognuno di essi. L’unico disappunto, del tutto personale, riguarda l’idea dell’accoppiata “scudo-mazza” che ricorda troppo il Crociato di Diablo o alcune iconografie classiche dei Paladini della lore di Warcraft. Non che sia brutta, intendiamoci, come ho appena detto Brigitte è molto ben riuscita esteticamente, ma Overwatch è un gioco con una lore a sé stante che ha saputo subito fare breccia nel cuore dei giocatori, e “saccheggiare” idee da altri franchise (seppur interni) è una cosa che fa storcere un po’ il naso.
L’eroe numero 27 dello sparatutto campione d’incassi di Blizzard è Brigitte. Nuovo eroe di supporto dopo Moira, l’ultima arrivata, che stavolta è però un ibrido support/tank che ricorda molto i Crociati ed i Paladini di altre famose produzioni della casa di Irvine.
Per ora sembra buono il set di abilità, così come la realizzazione estetica. Brigitte, ad un primo approccio, convince parecchio. Bisognerà vedere ora dopo le prime settimane di PTR, ma soprattutto il debutto nei server ufficiali, se e come troverà un posto all’interno del metagioco.
Viste le sue abilità, e ciò che è in grado di fare, immagino che Brigitte troverà la sua ragion d’essere molto facilmente.