Dopo aver ripassato gli anni della presidenza Kimishima, è venuto il momento di gettare uno sguardo su quelli che sono il presente ed il futuro di Nintendo, a partire dal nuovo presidente, che risponde al nome di Shuntaro Furukawa, un nome oscuro per i più che saremo destinati a sentire molto più spesso a partire dal Giugno di quest’anno, mese in cui il nuovo arrivato entrerà ufficialmente in carica, aprendo di fatto una nuova era per Nintendo.
Identikit del presidenteTatsumi Kimishima è diventato presidente Nintendo all’età di 65 anni; un dato, quello anagrafico, che aveva già fatto presentire che la sua presidenza avrebbe avuto una durata piuttosto breve. Ed anche se le voci di corridoio che parlavano di un solo anno in carica e di una presidenza di transizione si sono rivelate infondate, di certo possiamo dire che gli anni di Kimishima sono stati relativamente pochi se confrontati con quelli del suo illustre predecessore. In questo senso, Shuntaro Furukawa, il neo-eletto presidente, si avvicina molto di più a Iwata: lo storico presidente Nintendo aveva 42 anni quando entrò in carica nel 2002, mentre Furukawa ne ha 46 (è nato il 10 Gennaio 1972); pochi anni separano i due presidenti, e questo può certamente far sperare in una carica più duratura rispetto a quella di Kimishima. Certo, molti fattori sono in gioco oltre all’età anagrafica, e fare previsioni sulla durata di un incarico, come dimostrato peraltro dallo stesso Kimishima, è davvero difficile. Ciò nonostante, la relativamente giovane età del nuovo presidente potrebbe indicare l’aprirsi di una nuova e duratura era per Nintendo. Un’era che sarà sicuramente caratterizzata dalla continuità con il passato: anche Furukawa, come Kimishima prima di lui, conosce bene Nintendo, nella quale è entrato nel lontano 1994. Durante il corso di questi anni ha ricoperto diversi ruoli, sia all’interno della casa di Kyoto che in The Pokémon Company, altro elemento che lo avvicina al presidente uscente. Proprio come lui, inoltre, il suo ruolo sembra aver riguardato perlopiù la componente economica dell’azienda (non a caso la sua formazione è avvenuta all’Università di Waseda nel campo delle scienze politiche ed economiche), senza un coinvolgimento diretto nello sviluppo. Se l’età dunque avvicina il nuovo presidente al compianto Iwata, in quanto ad esperienze i due sono decisamente lontani, in quanto Iwata era stato prima di tutto uno sviluppatore, come non mancava di ricordare spesso durante gli anni della sua presidenza. Proprio l’età, comunque, sembra essere stato il fattore determinante nel passaggio di consegne, almeno stando a Kotaku, che traduce la news da Nikkei: sembra infatti che le dimissioni di Kimishima non siano dovute ai risultati ottenuti dalla compagnia durante il suo incarico (ottimi, come sappiamo), quanto dalla necessità di avere un nuovo quadro dirigenziale che riesca a comprendere meglio i suoi consumatori.
Cosa aspettarsi dalla nuova Nintendo
Come dicevamo, la nomina di Furukawa appare in perfetta continuità con quanto avvenuto in passato: si tratta di una personalità di spicco che da più di un ventennio lavora con Nintendo, specializzata nel settore economico, proprio come Kimishima. Non solo: a quanto riportato da alcune testate, Furukawa si è occupato in prima persona della campagna marketing di Nintendo Switch, un’operazione che definire riuscita è riduttivo. Se la sua carriera non bastasse a rassicurare gli animi dei fan della casa di Kyoto, le sue prime dichiarazioni possono venire in soccorso: Furukawa ha parlato di raccogliere in pieno la tradizione di Nintendo, fatta di originalità e flessibilità. Continuità, come dicevamo: continuità con una tradizione che, in campo videoludico, dura da ormai più di trent’anni. Sicuramente, dunque, potremo aspettarci una continuazione dell’espansione iniziata durante l’epoca Kimishima: concretizzare i progetti del parco a tema e delle trasposizioni cinematografiche, oltre che di espandere la presenza di Nintendo sul mercato mobile. Come ipotizzavamo, però, la presidenza di Furukawa ha le carte in regola per essere molto più duratura di quella del suo predecessore: questo significa che, se da una parte verrà realizzato il lascito di Kimishima, dall’altra il nuovo presidente avrà molti anni di fronte a sé per lasciare il suo marchio sull’azienda, senza per questo tradire in alcun modo la filosofia aziendale che da sempre contraddistingue Nintendo. Se c’è qualcosa che Nintendo ci ha insegnato nel corso degli anni, è di aspettarci l’inaspettato: chi avrebbe mai potuto prevedere qualcosa di simile a Nintendo Labo fino a pochi mesi fa? O chi, nei lontani anni 2000, avrebbe mai scommesso su una console basata sul motion control? Nel bene e nel male, Nintendo ha sempre cercato di sperimentare, grazie a dei presidenti che non si sono mai tirati indietro di fronte alle sfide e che, anzi, le hanno sempre accolte a braccia aperte, proponendo prodotti che hanno saputo raggiungere un numero impressionante di persone nel corso degli anni. Per questi motivi è difficile dire quali siano i piani di Furukawa a lungo termine: si tratta di un presidente che ancora non conosciamo e che, ufficialmente, deve ancora salire alla sua carica. Sicuramente, però, possiamo dire che il nome di Shuntaro Furukawa, proprio come quello dei suoi predecessori, sarà un nome che sentiremo spesso negli anni a venire.
L’arrivo di un nuovo presidente segna l’aprirsi di una nuova era per Nintendo. Un’era che, coma già traspare dalle prime tradizione di Furukawa, sarà in continuità con quanto visto in passato. Continuità non significa però mancanza di originalità e di voglia di rinnovarsi: come ha dimostrato l’era di Kimishima, Nintendo sa cambiare la sua pelle e la sua immagine, pur senza mai tradire quella che da sempre è la sua filosofia aziendale. In attesa di vedere in che direzione porterà la casa di Kyoto, fateci sapere cosa vorreste vedere dai prossimi anni della presidenza Furukawa.