Dopo un 2012 caratterizzato da Nintendo Direct basati su una piattaforma piuttosto che un’altra, alternandosi tra Wii U e Nintendo 3DS, il 2013 è iniziato con il primo Nintendo Direct completamente incentrato sul mondo Pokèmon. E’ così che l’8 gennaio alle 12 (ora locale italiana) Satoru Iwata, attuale presidente di Nintendo, ha dato il via alla breve ma ricca presentazione che è stata trasmessa contemporaneamente in Giappone, Europa ed America.
Un po’ di storia
Prima dell’annuncio vero e proprio, il presidente di Nintendo ha preferito ripercorrere velocemente tutti i vari step che la saga ha passato dagli albori sino ai nostri giorni. Nel 1996 uscirono i capostipite della serie, vale a dire Pokémon Rosso e Verde, disponibili esclusivamente per il mercato nipponico. Iwata ha precisato che questi due titoli furono i primi e gli ultimi a presentare sulla loro copertina gli Starter (rispettivamente Charizard e Venusaur nel loro ultimo stadio evolutivo), poichè dal prossimo episodio sarebbe iniziata la tradizionale comparsa dei Pokémon Leggendari sulle copertine, che dura ancor oggi. Iwata ha voluto soffermarsi sull’innovazione che Pokémon Rosso e Verde portarono nel mondo dei videogiochi, dal momento che il titolo era disponibile in due versioni (cosa mai accaduta prima d’ora) con Pokémon leggendari e catturabili esclusivamente per ciascuna delle suddette. Due anni dopo, nel 1998, finalmente uscirono Pokèmon Rosso e Blu nel continente americano ed europeo, presentando Charizard e Blastoise sulle rispettive cover. Iwata si è soffermato particolarmente sul fatto che trascorrevano svariati mesi (o anni, come in questo caso) dall’uscita sul territorio nipponico fino a quella in America / Europa. Soltanto un anno dopo, 1999, il Giappone vide l’uscita della seconda generazione di Pokémon, vale a dire Pokèmon Oro e Pokémon Argento. Come detto nelle precedenti righe, essi furono i primi titoli della serie a presentare i Leggendari sulle cover delle rispettive versioni (Ho-Oh per Pokémon Oro e Lugia nel caso di Pokémon Argento), oltre ovviamente a portare nuovi colori vivaci nella veste grafica del gioco. Inoltre, oltre ai due leggendari apparivano altri mostriciattoli leggendari rari tra i quali Raikou, Entei e Suicune. I due titoli uscirono nel 2000,dopo un anno e mezzo circa, in America e in Europa. Il 2002 rappresentò invece l’inizio della terza generazione: vennero quindi partoriti altri due titoli della serie: Pokémon Rubino e Pokémon Zaffiro, per la nuova console portatile di casa Nintendo, il Gameboy Advance. Tali giochi portarono i livelli di comunicazione tra due Gameboy Advance a livelli mai visti prima d’ora: fu possibile infatti intraprendere delle emozionanti Lotte in Doppio o Lotte in Coppia, tramite l’ausilio del Game Link. Fu la prima volta in cui si potevano usare ben due Pokèmon per turno, aumentando così il fattore strategia nelle battaglie. Le Lotte in Coppia permettevano invece di far giocare ben 4 giocatori contemporaneamente, sempre attraverso l’utilizzo del Game Link. Stavolta, Pokémon Rubino e Zaffiro impiegarono soltanto 6 mesi per uscire in Europa e America, grazie ad una completa ristrutturazione delle produzioni all’estero. Nel 2004 uscirono i remake della prima generazione, ovvero Pokémon Rosso Fuoco e Pokémon Verde Foglia. All’interno della confezione era incluso l’adattatore Wireless, che permetteva di intraprendere delle battaglie multigiocatore senza più usare il Game Link. Il 2006 vide l’uscita della quarta generazione, con Pokémon Diamante e Perla disponibili per Nintendo DS. Tra le maggiori innovazioni va ricordata sicuramente l’implementazione dell’online, con la possibilità di scambiarsi Pokémon e lottare con il resto del mondo tramite la Nintendo Wi-Fi Connection. Tre anni dopo fu la volta di Pokémon Platino, seguito di Diamante e Perla un po’ come avvenne per Pokémon Smeraldo nel 2005. Il 2010 fu l’anno dei remake, con Pokémon Heart Gold e Soul Silver, riproposizioni di quelli che furono Pokèmon Oro e Pokèmon Argento nel 2000. Un anno dopo esordì la quinta generazione, con Pokémon Versione Bianca & Versione Nera, assieme ai loro seguiti l’anno successivo (Pokémon Versione Bianca 2 e Versione Nera 2). Per la prima volta un gioco Pokémon ha avuto un sequel vero e proprio. Il Nintendo DS rappresenta insomma la console portatile su cui son stati rilasciati più titoli dell’infinita saga.
Qualcosa di nuovo
Dopo questo lunghissimo excursus sulla serie, finalmente Iwata mostra un titolo completamente nuovo e mai visto prima d’ora: è il turno di Pokèmon X & Y, per Nintendo 3DS. Inizierà quindi ufficialmente la sesta generazione di Pokémon. La visuale a “volo d’uccello” sembra praticamente scomparsa, per lasciare il posto a una nuova visuale ravvicinata. Inaspettatamente, nel trailer mostrato in questo Nintendo Direct sono stati rivelati i tre Starter di questa generazione. Essi saranno rispettivamente Fennekin per lo Starter Fuoco (una volpe con delle fiamme che fuoriescono dalle sue orecchie), Froakie per lo Starter Acqua (la solita rana? Vedremo) e infine Chespin per lo Starter Erba. Sono state mostrate delle scene di gioco per ogni starter, che mostrano le nuovissime animazioni delle mosse, che stavolta non si ridurranno a dei semplici e scialbi pixel. Durante queste lotte in 3D si sono potuti intravedere Pokémon delle passate generazioni, tra i quali Psyduck e Dratini. Ventata d’aria fresca quindi per le raffigurazioni dei mostriciattoli stessi durante le lotte: non saranno più dei semplici sprite, bensì dei veri e propri modelli 3D. Finalmente, quindi, le battaglie sono realmente in tre dimensioni, dopo un primo timido passo verificatosi con la quinta generazione, in cui Game Freak ha “sperimentato” l’implementazione di alcuni ambienti in simil 3D (basti pensare a Unima). Per ricreare il mondo in 3D, Game Freak ha deciso di implementare una veste grafica in cel shading, ricalcando così la tradizione già vista in titoli del calibro di The Legend of Zelda: Wind Waker e Dragon Quest VIII.
Dulcis in fundo, il colpo di scena: al contrario dei precedenti titoli che richiedevano mesi e mesi (alcune volte anni) per la localizzazione dal giapponese, stavolta Pokémon X & Y usciranno worldwide, contemporaneamente, a ottobre di quest’anno. Insomma, mancano meno di nove mesi e finalmente potremo mettere le mani su quello che si rivela un titolo davvero rivoluzionario per il franchise.
Poche ore dopo l’annuncio di Iwata al Nintendo Direct, il presidente della Pokémon Company Tsunekazu Ishihara ha rivelato ulteriori informazioni su Pokèmon X & Y. In base a quanto da lui dichiarato, i titoli sfrutteranno (com’è anche ovvio che sia) le features offerte dal Nintendo 3DS, tra le quali spicca la stereoscopia che porterà il gioco ad un nuovo livello grafico. E’ stato inoltre confermato che il numero dei Pokèmon supererà la soglia dei 700, rispetto agli attuali 649. Ipotizziamo quindi che la 6° generazione sarà costituita, come al solito, da circa 100 nuovi mostriciattoli.
Dopo un’ottima quinta generazione con Pokèmon Bianco e Nero (e sequel uscito l’anno scorso), sembra che Game Freak si stia rimboccando ulteriormente le maniche per debuttare finalmente sull’ultima console portatile di casa Nintendo. Pokèmon X & Y (già il titolo stesso ha a che fare con le dimensioni), nonostante sia stato mostrato pochissimo, ha già tutte le carte in regola per essere un ottimo titolo della serie, con una visuale completamente rivoluzionata rispetto agli standard, un motore grafico completamente nuovo e sorprendente e ultima ma non per importanza, l’implementazione della stereoscopia di Nintendo 3DS.