Nexus eSports A.S.D

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a cura di Kable

Il mestiere di scrivere ha a che fare con le storie. Il nostro mestiere ha a che fare con le storie. 
Spesso capita di dimenticarsene, soprattutto di quelle che si svolgono dietro le quinte. Proprio tra queste il mondo del gaming continua a celare sicuramente delle belle sorprese. C’è in effetti un settore di questo caotico e sconfinato universo videoludico che negli ultimi anni sta continuando ad espandersi ininterrottamente, così come tutta la forza motrice dei racconti che reca con sé: è quello degli eSports.Avvicinare una semplice “e” alla parola sport è tutt’ora fonte di grande confusione, di diffidenza e talvolta di derisione, specie se a farlo sono gli italiani. Il nostro Paese, infatti, è ancora lontano dal poter fornire ai suoi giocatori, anche solo in minima parte, il sostegno e i riconoscimenti ufficiali di cui il settore ha bisogno per eguagliare i risultati che sta ottenendo in giro per il mondo. Un’assenza di strutture adeguate e di un diverso approccio culturale hanno inevitabilmente portato al ritardo che l’ambiente competitivo italiano sta attraversando al momento. 
La situazione si complica se ci si volge al Sud Italia, ancora più lontano dalle principali realtà del mondo videoludico e conseguentemente dagli sviluppi che ne derivano. Parlare di una diffusione dello sport elettronico nel territorio meridionale sembrerebbe quindi, ad oggi, ancora più utopistico.
Ma, come dicevamo, questo mondo, quello degli eSports, è fatto di storie. Storie di sconfitte, di vittorie, di rivalse, di coraggio. Ad una di queste ultime appartiene l’avventura di alcuni ragazzi che hanno deciso di rischiare, di provare a scalfire quell’utopia dal basso, dando vita alla prima Associazione Sportiva dedicata dedicata agli eSports in Campania. 
“Ah, vuoi aprire un centro scommesse…”
“Guarda, ho capito che non avremmo avuto vita facile a partire dalla ricerca della sede. Ho perso il conto del tempo speso nel cercare di spiegare alle persone cosa fosse una Sala Lan e di cosa ci saremmo occupati. C’è stato anche chi ha dedotto si trattasse di un centro scommesse o, nel migliore dei casi, di una sala giochi”.
Ha inizio così l’incontro con Luigi, uno dei fondatori del Nexus eSports A.S.D di Aversa. Un nome che per gli appassionati ha davvero bisogno di poche spiegazioni.
A chi scrive non interessava tanto scendere subito in dettagli tecnici per sottolineare la qualità della struttura in sé, ma piuttosto ascoltare il coraggio, i sogni e, perché no, le paure dei 5 ragazzi che hanno scelto di rischiare per inseguire un’idea in un territorio difficile. Luigi, il loro portavoce, ci tiene fin da subito a precisare quanto il loro sia un progetto pensato a monte fin nei minimi dettagli. Ognuno dei fondatori è sicuramente accomunato dalla passione per gli eSports, ma, allo stesso tempo, lui è l’unico ad essere legato a stretto giro all’ambiente, essendo membro del team dei TeS Gaming e avendo avuto la possibilità di seguire da vicino circuiti come il DreamHack. Gli altri ragazzi, però, hanno deciso di sposare parimenti il progetto mettendo al suo servizio le proprie competenze professionali, che vanno dal graphic design all’informatica. 
In effetti l’apporto di un team completo a 360° è stato ben visibile già nella grande cura per i dettagli che ha accompagnato la nascita della struttura e la sua presentazione al pubblico. Ulteriore segno, quest’ultimo, di quanto il nostro ambiente abbia bisogno di professionisti provenienti da differenti ambiti, oltre che dal background consolidato, per poter portare sempre più in alto la bandiera dello sport elettronico.
L’idea di base, ha raccontato Luigi, era quella di dar vita ad una HUB ideale, tanto per i pro player quanto per quelli che incuriositi si approcciano per la prima volta al gaming competitivo. Un luogo che i soci potessero avvertire come familiare fin da subito e in cui, a discapito delle molte difficoltà, potessero nascere nuovi team, contribuendo insieme alla diffusione della cultura videoludica.
“Al momento è come se ci fossero tanti led luminosi su una mappa. Ecco, noi vorremmo essere la linea di congiunzione tra tutti quei puntini isolati”, questo il loro obiettivo.
Tutte le carte in regola
Collocato in una posizione strategica che lo rende facilmente raggiungibile, il Nexus eSports A.S.D, subito dopo l’inaugurazione, è stato teatro di uno dei “Tavern Hero” di Hearthstone, il card game di casa Blizzard. Si è trattato di un evento di rilievo, valido per le qualificazioni del “Tavern Hero Qualifier”, che porterà poi il vincitore a contendersi un posto al “Summer Hearthstone Championship Tournament 2017”. La possibilità di presenziare ad un torneo unico nel suo genere per la Campania ci ha concesso di testare in maniera concreta la grande competenza dello staff e le qualità della struttura stessa, la quale si è presentata suddivisa in 3 sezioni, ognuna delle quali specificamente studiata per adempiere ad una particolare funzione. Appena entrati ci si ritrova nel cuore stesso del Nexus: un’ampia sala dotata di lounge bar, tavoli per sedersi a chiacchierare e consumare con gli amici, console e schermi per poter assistere agli streaming dei più importanti eventi del panorama eSports. È l’ala più ampia della struttura perché risponde alla precisa scelta di voler creare una community forte, cosa che non poteva prescindere dalla possibilità di mettere i soci a proprio agio, consentendo loro di interfacciarsi in un ambiente confortevole e curato in ogni dettaglio. Le altre 2 sale sono invece quelle strettamente legate al gaming. La Dark Room accoglie le postazioni di gioco, tutte costituite da PC di ultima generazione, ed è totalmente insonorizzata, così da garantire ai giocatori il massimo della concentrazione. La VIP Room, infine, comprende due postazioni studiate ad hoc per mettere il massimo della tecnologia al servizio dei caster e degli streamer del Nexus.
La cosa che più colpisce osservando l’operato dei suoi fondatori consiste nel fatto che ogni sala viene messa parimenti a disposizione di tutti, degli esperti e dei neofiti, senza distinzione di sorta, in un clima egualitario che ha l’unico obiettivo di far pervenire la cultura dello sport elettronico ad un pubblico sempre più ampio, senza appesantire l’atmosfera con un atteggiamento eccessivamente serio. 
Il Nexus è per tutti, insomma.
Il Sud c’è!
I presupposti per una maggiore diffusione degli eSports nel Sud a supporto dell’intera scena italiana sembrano davvero esserci tutti. La situazione nazionale, come ben sappiamo, non è delle migliori al momento, ma realtà come quella di Nesux eSports A.S.D e il coraggio dei suoi ragazzi lasciano ben sperare da ogni punto di vista. 
D’ora in poi la Campania potrà contare su nuove forze, su un nuovo entusiasmo e su tanta voglia di mettersi in gioco. C’è una struttura solida e curata, c’è una community in crescita progressiva e costante, ci sono le migliori premesse ed intenzioni per il futuro. Insomma nel panorama competitivo italiano fa capolino sempre più anche il Sud, con tutti i suoi problemi, certo, ma anche e soprattutto con l’energia e il talento dei suoi giocatori, decisi a dare il massimo per inseguire le proprie passioni.Una rivoluzione che parte dal basso. In bocca al lupo, ragazzi!

Noi di Spaziogames non smetteremo mai di ribadire quanto sia importante tenere sott’occhio e supportare il fenomeno degli eSports in Italia, così come non esiteremo a portare sotto i riflettori le migliori storie come quella dei ragazzi del Nexus. Storie che la scena videoludica ci regala quotidianamente e che non devono passare inosservate.

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