L’ultima tappa del motomondiale quest’anno è stata davvero importante per l’universo videoludico. Il motivo è stato lo svolgimento, durante la giornata di venerdì sera, delle fasi finali del MotoGP eSport Championship. L’annuncio di qualche mese fa da parte di Dorna dell’approdo del motomondiale nel videogioco targato Milestone, sicuramente ci aveva stuzzicato, perchè pronosticava un futuro in cui lo sport “popolare” poteva diventare il punto di partenza per espandere il successo degli eSports su una scala di pubblico ben più ampia. Lo spettacolo di venerdì sera è andato però ben oltre le aspettative, dimostrando che con investimenti mirati e un’infrastruttura rodata a spingere l’iniziativa il risultato è a portata di mano. Sicuramente poi il primo e terzo posto portati a casa dalla spedizione italiana hanno reso tutto ancora più coinvolgente ed emozionante, ma cominciamo dall’inizio.
La competizione
Il torneo, alla sua prima edizione, basato sul gioco su licenza MotoGP 2017, è consistito in due fasi principali: qualificazioni online e finali sul posto. Le prime sono consistite in più tappe di selezione dei partecipanti in base ai tempi registrati sul giro e, una volta trovati i sedici partecipanti, si è passati alle seconde in cui i ragazzi sono stati portati a Valencia per affrontare semifinali e finali dall’arena appositamente allestita per l’occasione. Un’avventura che ci siamo fatti raccontare direttamente dai cinque giocatori italiani che hanno raggiunto questo primo importante traguardo: Vindex813 ( Michael Amara, 16 anni), IvanGamer2346 ( Ivan Avella, 16 anni), Trastevere73 (Lorenzo Daretti, 18 anni), Luigi48GP (Luigi Attruia, 18 anni), IOTIFOROSSI ( Davide La Morgia, 24 anni). Come potete vedere dall’età, siamo di fronte a giovanissimi rappresentanti del panorama videoludico italiano, che da amatori del gioco Milestone si sono buttati nell’esperienza competitiva per saziare il loro desiderio di corse. Nessun pro-player di professione, ma ragazzi che negli ultimi due anni hanno preso parte alle iniziative proposte dalla community, competendo a livello locale con risultati assolutamente ottimi, coltivando la consapevolezza di poter primeggiare anche a quello internazionale.
Vindex, Luigi e IvanGamer, durante l’intervista svoltasi prima dell’accensione delle console, ci raccontano di essersi conosciuti proprio durante questi tornei, da rivali. L’annuncio del campionato è stato quindi il momento migliore per mettersi definitivamente alla prova; e così nei mesi dedicati alle qualifiche online si sono adoperati per ottenere il passaggio alla fase finale.
L’occasione, però, è stata talmente ghiotta che a provare la sorte furono anche giocatori che, pur appassionati di motori, non avevano dimestichezza con la serie MotoGP. Questo è il caso di Trastevere 73, che infatti ci racconta di essere un fan di tutti i racing games in particolare di Ride 2, ma non direttamente di MotoGP.
Gli altri ragazzi, abituati ai soliti nomi ai vertici delle classifiche, si stupirono non poco di ritrovarsi un outsider, che al primo tentativo a metà delle qualificazioni riuscì a strappare il biglietto per le finali. Luigi in particolare ci dice: “Sì, ci chiedevamo ma ‘sto Trastevere73 chi diavolo è!”.
Al di là di tutto comunque, una volta conosciutisi di persona i ragazzi hanno fin da subito legato, rendendo il team italiano molto forte e affiatato. Durante l’intervista, per esempio, con estrema ludicità ci hanno riferito chi era papabile per la vittoria, le loro forze e debolezze, e si sono scambiati a vicenda parole di supporto che li incitavano a dare il meglio. IvanGamer, con i suoi guanti bianchi (diventati proverbiali durante la telecronaca), nonostante sia il più giovane partecipante della competizione ci viene comunicato essere il più costante in termini di ritmo di gara, mentre Luigi il più forte, anche se fatica nel registrare il tempo per la qualifica. In generale gli italiani sono comunque molto competitivi e nelle varie prove sono riusciti a segnare risultati di tutto rispetto, che sperano di replicare in gara. C’è un po’ di paura per gli spagnoli, sia perchè alcuni sono eccessivamente spericolati, sia perchè uno (in particolare MMandzukic17) sembra essere davvero il campione da battere.Usciti per un attimo dal tema gara, ci raccontano di come questa esperienza sia qualcosa di completamente inaspettato. Il trattamento è incredibile e tra il photoshooting, incontri con i piloti e altre attività, si stanno rendendo conto che stanno vivendo un’esperienza unica, dove devono dimostrare di essere “i migliori tra i migliori”. La prospettiva di essere in tv, su innumerevoli canali satellitari e del digitale terrestre, nonché sulle piattaforme di streaming digitale, non sembra però spaventarli, pur riconoscendone il peso.
A questo punto li lasciamo con un grosso in bocca al lupo, in attesa del pomeriggio e delle gare.
La cronaca dell’evento
Veniamo accolti nell’arena, collocata nelle adiacenze del circuito, dentro ai tornelli appena fuori dal paddock. La sala è inaspettatamente coinvolgente, il setup televisivo dimostra la preparazione di Dorna in materia, e le prove della regia ci suggeriscono che ciò che andremo a vedere di lì a poco è un prodotto di qualità. Non veniamo smentiti, una volta che tutto ha inizio ci sono convenevoli e video di presentazione dell’evento, che mettono in mostra piloti virtuali e reali a contatto, entrambi a sfidarsi per lavoro o per diletto, pad alla mano. Lo sforzo sinergico per avere un prodotto incredibile si percepisce, tra gli italiani qualcuno ascolta il commento di Valentino Rossi sul canale movistar, mentre altri su Sky Sport vogliono sentire com’è Guido Meda alle prese con le moto virtuali, tutti però sono incollati a vedere lo spettacolo che è lì sul palco.
8 ragazzi vengono chiamati alle postazioni per partecipare alla prima semifinale, tra di loro Vindex e Luigi per gli italiani e MMandzukic per gli spagnoli. Inizia così il torneo. I primi quattro andranno dritti alla finale. MMandzukic parte con una marcia in più e si fissa subito in prima posizione dove rimarrà indisturbato fino alla fine della gara, anche per una caduta precoce di Luigi. Questo però non ferma il nostro dal puntare dritto al secondo posto, con una rimonta che ha dell’incredibile, considerata poi la durata di soli dieci giri della gara. Vindex invece, avendo a che fare con un’eccessiva aggressività dell’unico rappresentante sudafricano nella competizione, è costretto alla caduta e deve accettare un duro quinto posto. La bravura dei giocatori è comunque disarmante, la loro attenzione e onestà lo sono altrettanto: la trasformazione da reale a digitale non cambia la sostanza di una MotoGP che risulta bella da vedere e entusiasmante anche in queste forme.
La seconda semifinale, con tre rappresentanti italiani, è molto più combattuta a testimonianza di un livello medio più alto, ma Trastevere in breve prende la prima posizione per non perderla più. IOTIFOROSSI e IvanGamer procedono più cauti nelle retrovie, ma così facendolo solo Ivan riesce a ritagliarsi all’ultimo un posto nella finale.
Giunge così il momento delle qualifiche . MMandzukic al primo giro fa un tempo incredibile che gli garantisce la pole position, gli altri invece lottano per limare il proprio. Sono tutti vicinissimi, tanto che tra il primo e l’ultimo non intercorrono nemmeno 3 decimi.
La griglia finale cita MMandzukic 1°, Trastevere73 2°, Luigi48GP 5° e IvanGamer 7°.
Ha così inizio la finale.
Non servono che un paio di giri per vedere il duo MMandzukic e Trastevere condurre la corsa con un distacco di un secondo abbondante sul terzo, PAUL-1G, a sua volta distanziato dal gruppo di coda. Purtroppo Luigi48GP cercando di fare più del possibile cade un’altra volta, per colpa di una scorrettezza dello spagnolo Motero_1 (penalizzata con 5 secondi a fine gara), compromettendo definitivamente il posizionamento finale. Due gare parallele quindi, quella di Trastevere che in tre giri, dal quarto al sesto, realizza un sorpasso fatto di staccate, affondi, controsorpassi e traiettorie da brivido al favorito MMndzukic, e quella di IvanGamer che, con la sua costanza, non cede all’istinto dovuto alla giovane età e, minaccioso, si fa vedere negli specchietti di chi lo precede. Trastevere, ora leader della corsa compie giri miracolosi, lasciando indietro quel MMandzukic che faticava a trovare i tempi giusti. Un piccolo errore riporta sotto lo spagnolo, che però non ha la verve per impensierire il giocatore romano, che diventa così il primo campione mondiale del MotoGP eSport Championship. Lacrime di gioia per lui, che capisce solo ora di aver fatto l’impresa. IvanGamer nel frattempo, non sentendo la tensione come gli altri, che infatti accumulano errori, e cadute, sorpasso dopo sorpasso, raggiunge la terza posizione. Solo nelle battute finali il tedesco prova il disperato tentativo di raggiungerlo, ma di esperienza e con le giuste traiettorie Ivan esce meglio sul rettilineo e va a conquistare il podio. La platea è in visibilio, consapevole di aver assistito a un evento unico ma al contempo facile da leggere, interpretare e godere.
Seguono la premiazione, effettuata direttamente da Carmelo Ezpeleta Ceo di Dorna, e i ringraziamenti ad amici e famigliari; per concludere con le foto di rito.
Il bilancio dell’evento è dei migliori: uno spettacolo coinvolgente fino alla fine; un prodotto televisivo alla portata di tutti gli appassionati di MotoGP, oltre che di videogiochi, con una capillarità mediatica inedita per tutto il mondo degli eSports (soprattutto nel panorama italiano); la presenza tra le fila di finalisti di un’Italia giovane che prende coscienza delle proprie capacità tecniche; tanta sportività all’interno e all’esterno del team; la base per un futuro degli eSports che in Italia può trovare terreno fertile in quel pubblico, scettico nei confronti di questa disciplina, ma che da sempre ne segue la controparte reale.