Il 2016 è finalmente giunto, e da brava “redazione di sito videoludico italiano” abbiamo deciso di piegarci del tutto alla fiera della banalità, selezionando i titoli più attesi dai nostri caporedattori per l’anno che verrà. Parto io, perché la barba mi dona diritti inviolabili su questo genere di cose. Le altre scelte arriveranno più avanti.
La selezione sarà di soli 7 titoli, perché, a dir la verità, il nostro hype per gli annunci futuri inizia a scemare viste le scottature recenti. Ecco dunque quali sono i giochi che più mi ispirano in arrivo nel 2016, con motivazioni annesse. Si parte!
Divinity Original Sin 2
Per ovvie ragioni uno dei miei giochi più attesi in assoluto è il seguito di quel Divinity Original Sin che, finanziato da Kickstarter, ha rivoluzionato i gdr isometrici. Original Sin 2 è già stato finanziato a sua volta, le risorse per svilupparlo sono molte di più di quelle del suo predecessore, e i Larian sembrano intenzionati a renderlo qualcosa di assolutamente mai visto. Un gdr giocabile da 4 persone e gestibile a piacere come se fosse una sorta di partita a Dungeons and Dragons, con libertà totale lasciata a ogni personaggio. Le potenzialità sono illimitate… riusciranno gli sviluppatori a creare davvero un titolo così ambizioso? Io, dopo il primo Original Sin, ci credo (e infatti i miei soldi li ho già dati).
Star Fox Zero
Inizialmente la mia scelta era caduta su Scalebound. Poi ieri sono tornato alla scrivania dopo aver registrato un video, e mi son trovato in prima pagina la notizia del suo rinvio al 2017… non potendo puntare duro sui draghi, dunque, scelgo il terzo titolo in lavorazione dai Platinum, quel ritorno di Star Fox che molti attendono con fervore, nonostante i dubbi sul comparto tecnico. La base è certamente più che solida e le novità al gameplay sembrano interessanti. Potrebbe essere un gran gioco.
Nier Automata
Chi mi segue lo sa: io adoro Nier, è uno dei giochi che preferisco. Bistrattato dalla critica, era in realtà un jrpg di altissimo livello, che riusciva ad essere un’avventura geniale e appassionante, e al contempo una parodia di tutto il gaming nipponico e delle sue tematiche. Nier Automata sembra essere il titolo che ho sempre desiderato, ovvero un jrpg con un gameplay action curatissimo ad opera di Platinum Games, una storia scritta dallo stesso Yoko Taro (quindi aspettatevi roba molto malata) e supervisionato da un team di appassionati del gioco originale, che ne capisce il reale valore. Quasi sicuramente il gioco che attendo di più per il 2016.
Overwatch
Ho avuto la fortuna di giocare a lungo alla beta dello sparatutto di Blizzard e diavolo se mi ha divertito. Ok, il prezzo pieno spaventa, così come incerti sono i contenuti che il gioco base offrirà all’uscita, ma sembra uno sparatutto maledettamente divertente e curato, dove l’unica cosa da rivedere sembra essere la possibilità di scegliere eroi multipli dello stesso tipo. Con qualche accorgimento (e magari un calo di prezzo), potrebbe essere una vera droga.
Final Fantasy XV
Final Fantasy XV rappresenta per i jrpg un po’ quello che Star Wars VII rappresenta per il cinema di fantascienza. I fan della serie sono tanti, sfegatati, e chiedono da anni a gran voce un ritorno agli antichi splendori dopo il brutale calo qualitativo visto con la Fabula Nova Chrystallis. È impossibile dare fiducia totale al progetto, ma se c’è qualcuno che può risollevare la serie quello è Hajime Tabata. Il titolo è a buon punto, cresce a dismisura, e il team di Tabata sembra avere molte idee per renderlo un Final Fantasy degno di questo nome. Vogliamo Crederci? Crediamoci.
For Honor
Sotto sotto anche io sono un uomo semplice, e se mi dai la possibilità di menare fendenti nei panni di un vichingo mi rendi felice. For Honor permette di fare proprio questo, e in più butta nel mix cavalieri e samurai, in un turbinio di battaglie di crudezza rara e dal feeling davvero brutale. Gli sviluppatori hanno pure promesso una campagna in singolo curata oltre ai match multiplayer, e il gameplay (non privo di incertezze) sembra poter essere ampliato e migliorato in vari aspetti. For Honor potrebbe essere una perla inaspettata.
Street Fighter V
Io sono un amante dei picchiaduro e questa è cosa nota. Dunque ho bisogno di un nuovo picchiaduro ogni anno e Street Fighter V sembra essere proprio il titolo in grado di placare il mio languorino per i combattimenti virtuali. Vero, ha pochi personaggi, la sua struttura economica vicina a quella dei dota-like non è ancora chiarissima (anche se i personaggi dlc potranno essere acquistati con la valuta ingame, questo è stato confermato), ed è evidente che il sistema sia stato semplificato in molti aspetti per favorire l’accessibilità. Eppure non importa: il gioco è veloce, spassoso, e già dalle fasi beta stanno venendo fuori un sacco di chicche avanzate che sembrano confermare la validità del suo combat system. Più accessibile? Forse, ma alla base è sempre Street Fighter ed è un nome che di rado ha deluso.