Minecraft

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a cura di Fr3nch11

In un’era dominata da grandi società informatiche che investono milioni di dollari o euro nella realizzazione di videogiochi sempre più realistici, complessi e pubblicizzati da campagne milionarie, il gioco che più ha fatto parlare di sé (alla stregua di Assassin’s Creed o Battlefield 3) è stato creato da un piccola società indipendente: parliamo di Minecraft.

Minecraft: le originiQualche tempo fa in Svezia, un paffuto programmatore che si faceva chiamare Notch, mise in rete una versione Alpha della sua minuscola creazione. Markus Persson, ragazzone che realizzò la sua prima avventura grafica a soli 8 anni, nel tempo ha continuato ad ampliare il suo progetto, distribuendolo in rete e ascoltando i consigli miracolosi della piccola comunità che si stava lentamente formando. Poco dopo, dato lo smisurato successo della sua creatura, fondò la Mojang, società tutt’ora distributrice del videogame. Pochi giorni fa, Minecraft è uscito per PC al costo di € 19,90 nella sua versione definitiva (ma in continuo aggiornamento): la 1.0.0. Ad oggi, oltre 4 milioni di persone hanno scaricato a pagamento il sandbox più discusso degli ultimi tempi, il cubico gioco che, si pensa, cambierà il modo di intrattenere le persone di tutto il mondo. Ma di che cosa si tratta? Perché così tanto interesse verso un gioco dalla grafica anni ’90, non eccessivamente complesso e ispirato da prodotti visti e rivisti, come Infiniminer e Dungeon Keeper? Il vero successo di Minecraft sta nella sua originalità e in tanti altri aspetti che lo caratterizzano in modo unico. La peculiarità che attira la maggior parte dei giocatori è che tutto, ma veramente tutto, ciò che è presente all’interno del mondo cubico si può distruggere e può essere “riciclato” in altro modo per creare un mondo nuovo, un Eden (non a caso il primo nome del sandbox di Persson) fatto su misura per ogni singolo giocatore. All’inizio dell’avventura viene infatti generata un’ambientazione casuale con le sue risorse minerarie, le sue montagne, colline, alberi, laghi, mari, spiagge, animali domestici e belve feroci, grotte, caverne e tanto altro. Da qui in poi tutto può essere rivoluzionato.

Il primo giorno non si scorda maiIl gameplay è veramente semplice: all’inizio del gioco useremo le nostre mani per poterci procurare del legno tagliando gli alberi. La legna è una delle risorse fondamentali per la costruzione di armi, utensili e banchi da lavoro dove assemblare oggetti più complessi. Ma durante le ore di luce del primo giorno, la cosa più importante sarà crearsi un rifugio per poter passare la notte lontani dalle creature che popolano il mondo cubico. Il gameplay, infatti, è scandito dal ciclo giorno/notte: di giorno si esplora, si raccolgono i minerali e si costruiscono gli attrezzi utili alla vita quotidiana; di notte la terra si popola di zombie, ragni malefici, scheletri armati di arco e frecce e di Creeper, brutti ceffi verdastri ed esplosivi dai quali vi consigliamo vivamente di stare lontani. Ma non è tutto. Come avevamo già descritto ampiamente nel nostro speciale di marzo, raccogliendo materiali diversi si potranno costruire oggetti diversi: dalle barche per solcare i mari senza temere l’annegamento, alle porte in ferro per tenere lontani i mostri notturni, dalle armature in diamante, all’orologio per sapere sempre quante ore di luce ci rimangono prima dell’arrivo dei cattivi. Così, giorno dopo giorno, ogni giocatore impara a sopravvivere in questo mondo cubico dove ognuno è libero di vivere la propria esperienza seguendo i ritmi della luce e del buio e delle stagioni. Non è difficile, infatti, ritrovarsi a giocare in scenari coperti completamente dalla neve o farsi sorprendere da un acquazzone tropicale nel bel mezzo della raccolta di viveri. Per vivacizzare il tutto, inoltre, lo svedese Persson ha programmato una serie di animali domestici presenti sulla terra che ci daranno non poco aiuto nel raggiungimento della salvezza: mucche dalle quali raccogliere latte (realizzando l’apposito secchiello in ferro) e pelle, galline per uova, piume e carne, lupi che addomesticati combatteranno al nostro fianco e, ovviamente, maiali per le cotolette. Oltre a questo tutte troveranno posto anche diversi cibi quali torte, pane e carne affumicata, tutti da realizzare mescolando bene i vari ingredienti. Nulla è lasciato al caso.

Le sessioni di crafting e le modSul web esistono varie guide su come craftare gli oggetti o, più semplicemente, unire e assemblare le risorse messe a disposizione del gioco per creare oggetti, utensili, armi e quant’altro. Esiste persino una Minecraft Wiki, una vera e propria enciclopedia del mondo di Minecraft creata ed aggiornata dalla comunità, enorme ormai, che ruota dietro il gioco di Notch. Il crafting è in alcuni casi intuitivo, in altri un po’ meno, ma con la giusta quantità di oggetti disposti nel modo corretto sul banco da lavoro (toolbox) i risultati vi sorprenderanno: spade, archi e frecce, asce, picozze, vanghe e pale saranno le vostre compagne di vita; canne da pesca, rotaie ferroviarie con appositi carrelli trasportatori, cannoni, bussole e armature saranno altrettanto apprezzate dai giocatori più esperti ed incalliti. Tornando a parlare della community che sostiene Minecraft va detto che, essendo il software molto leggero e facilmente riprogrammabile, ogni giocatore appassionato di questo sandbox ed esperto in informatica ha creato una mod che rende l’avventura ancora più divertente e dalla longevità pressoché infinita. Sono state realizzate mod per cambiare l’aspetto ai cubi di cui è formato il mondo, altre per avere grafica in HD, altre ancora per vestire in modo originale il proprio omino cubico e centinaia per modificare le mappe a proprio piacimento. Ce n’è davvero per tutti i gusti: basta avere la pazienza di spulciare le milioni di pagine presenti su Google alla ricerca della mod che più vi è gradita.

Dungeon & MinecraftSe raccogliere di giorno e nascondervi di notte vi sta portando alla noia, aspettate a chiudere l’applicazione e a dare un giudizio affrettato. Sapevate che il vostro mondo brulica di vita anche sottoterra? Sapevate che ogni scenario generato contiene dei veri e propri dungeon dove ci si può imbattere in creature ancora più assetate di vita cubica? Si, è così. Armato di spada e protetto da solide armature, ognuno può avventurarsi all’interno di queste grotte e scendere nelle viscere della terra (mi raccomando, non dimenticate le torce!). Pareti rocciose, voragini senza fondo, fiumi di lava, saranno solamente alcuni dei pericoli che il territorio circostante vi metterà di fronte. Ma per i guerrieri coraggiosi le ricompense saranno abbondanti: oro, pietre preziose e diamanti faranno parte del bottino. E dopo una giornata passata a massacrare mostri di ogni tipo sopportando il calore del fuoco lavico, cosa c’è di meglio se non tornare a casa ed essere accolti dal calore del focolare domestico? Come non notare un bellissimo quadro appeso alla parete di casa vostra, il vostro amato letto che vi permetterà di saltare le ore notturne, la fornace per cuocere la carne, porte, finestre, scale e soprattutto come non notare il vostro juke-box? Ovviamente stiamo sempre parlando del gioco: Markus ha pensato ancora una volta a tutto. Suppellettili e mobilio di ogni tipo potranno essere create e posizionate all’interno delle abitazioni per dare un tocco di classe davvero unico alla propria esperienza di gioco.

Minecraft onlineQuanto scritto nello speciale di marzo “se scavare e costruire da soli è divertente, farlo in compagnia può risultare assolutamente esaltante” non trova una collocazione migliore nella genialità dell’opera magna di Notch. I migliaia di server nati in tutto il globo per soddisfare le esigenze dei costruttori hanno prodotto, fino ad oggi, risultati fuori dal comune: e siamo solo all’inizio. Nella modalità multiplayer, così, ci si ritrova a essere partecipanti attivi di costruzioni megalomani o riproduzioni fedelissime di opere edili di fama mondiale. Facendo qualche ricerca su YouTube, infatti, non è difficile trovare video del Colosseo, villaggi asiatici, palazzi regali inglesi, il Big Ben ed altro ancora, tutti costruiti mattoncino per mattoncino da decine di giocatori. Questo è Minecraft e se non vi dovesse bastare, non dovrete fare altro che attendere i prossimi aggiornamenti.

Requisiti minimi– CPU: Processore 1.5 GHz multi-core, 2.0 GHz processore single-core.– RAM: 1.0 GB per XP, 1,5 GB per Windows 7-32 bit, 2,0 GB per Vista, 3.0 GB per Windows 7-64 bit.– Scheda grafica: deve supportare OpenGL 1.4 o superiore.– Spazio su disco rigido: 80 megabyte di spazio libero (in futuro potrebbe esserne necessario di più in base agli aggiornamenti).

Requisiti consigliati– CPU: Processore 2.0 GHz multi-core, 2.5 GHz processore single-core.– RAM: 2.0 GB per Xp, 3,0 GB per Vista, 4,0 GB per i sistemi operativi a 64 bit.– Scheda Grafica: ATI Radeon o Nvidia che supportano OpenGL 2.0 con 128 megabyte di RAM dedicata.– Spazio su disco rigido: 256 megabyte di spazio libero su disco fisso.

Inquadrare Minecraft non è semplice. Giocando si scoprono sempre nuovi aspetti di questa ludica inaspettata quanto apprezzata. La creazione di Notch non appartiene ad un genere definito ma propone una tipologia di gameplay del tutto inedita.

E’ un gioco dove il creatore getta le basi e raccogliendo le esperienze ed i desideri dei suoi tester, modella e plasma la sua creatura in modo che si possa adattare a tutte le esigenze. Se proprio dobbiamo etichettare Minecraft, possiamo affermare che si tratta di un survival game, ma sarebbe davvero troppo riduttivo. Ogni persona dotata di un computer potrebbe trovare un motivo valido per passare qualche giornata (reale) in compagnia dei cubi di Persson. Un esperimento che trionfa anche in mezzo alle mega produzioni delle software house dell’era moderna.

E a coloro che ancora credono che il successo di Minecraft sia l’essere nato come prodotto indie, figlio della pubblicità e del passaparola sul web, diciamo che è un gioco che va assolutamente provato a fondo per capirne le dinamiche ed i meccanismi. Poco dopo, vi ritroverete rinchiusi nella vostra grotta illuminata solo da torce a forgiare picozze, aspettando che faccia giorno.

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