Il raggiungimento di un traguardo è indubbiamente un fatto da festeggiare, un’occasione per ricordare la strada percorsa godendosi il presente, senza dimenticarsi di guardare anche al futuro, ai prossimi obiettivi. I venticinque anni di una saga come quella di Metal Gear Solid sono un traguardo importante, tanto per il suo creatore, il celebre Hideo Kojima, quanto per i suoi fan. L’evento tenutosi in quel di Tokyo in occasione dell’anniversario della serie non solo è servito a commemorare le avventure passate e a ufficializzare la lavorazione del film ispirato a Metal Gear Solid, ma anche e soprattutto per annunciare il prossimo capitolo del franchise. I fortunati presenti, infatti, hanno avuto il privilegio di assistere a circa venti minuti di giocato di Metal Gear Solid: Ground Zeroes. L’esaltazione è alle stelle. L’attesa comincia ora.
Like a BossLa presentazione sembra essere stata un vero successo. Sui social network si leggono già i commenti entusiastici di alcune delle persone che hanno ammirato direttamente il gioco. Un forte hype si sta così diffondendo tra gli appassionati, nonostante di quest’ultimo episodio si conosca a dovere solo il nome. Purtroppo, ai partecipanti è stato tassativamente vietato di riprendere in qualunque maniera il video mostrato e l’unica immagine finora rilasciata non dice praticamente nulla di concreto sul titolo in sé. Tuttavia, gli spezzoni di gameplay fatti vedere all’evento dovrebbero essere pubblicati ufficialmente nei prossimi giorni sulla rete, consentendoci presto di farci un’idea più precisa su Metal Gear Solid: Ground Zeroes. Sappiamo, però, che la cut-scene iniziale della demo era ambientata in un base militare durante un violento temporale: in tal contesto, un uomo, scortato da soldati e cani da guardia, si rivolge ad un ragazzino rinchiuso in una gabbia e gli lancia un lettore musicale, il quale, una volta acceso, rivela un noto tema di Metal Gear Solid 4. Prima che il misterioso individuo abbandoni la scena a bordo di un elicottero, si scopre che il suo volto è completamente sfigurato, con evidenti segni di bruciature. A concludere in bellezza il filmato è l’apparizione di Big Boss.
Nei panni di Big BossIl carismatico personaggio è poi stato protagonista delle fasi di gameplay. In Metal Gear Solid: Ground Zeroes controlleremo quindi Big Boss? Evidentemente si. Inutile tentare di ipotizzare più o meno validi collegamenti con altri capitoli, in quanto niente è stato detto sulla narrazione. Ad ogni modo, alcuni rumor e indizi, come l’aspetto estetico dell’eroe/antieroe, fanno credere che l’episodio in questione fungerà da prequel alla saga. Sicuramente molte altre informazioni a riguardo saranno presto disponibili, indi per cui, ora come ora, è meglio concentrarsi sui dettagli realmente trapelati. Le prime notizie, incentrate sulla pura giocabilità, lasciano intendere che Ground Zeroes manterrà inalterato il tipico feeling del brand. In pratica, l’atmosfera e l’anima stealth non dovrebbero essere state in alcun modo stravolte, ma, anzi, quasi “potenziate”. La caratteristica principale del titolo, infatti, sembra sarà un’inedita (per la serie) struttura open world. Ciò significa che potremo liberamente esplorare l’ambientazione, non mancando di utilizzare specifici veicoli per muoverci più velocemente o per svolgere alcuni compiti. Per l’appunto, oltre a mettere in mostra le classiche meccaniche furtive atte ad evitare nemici e i fasci luminosi dei fari, la presentazione ha permesso di vedere Big Boss servirsi di una jeep e addirittura chiamare un elicottero per l’evacuazione dalla zona. Sostanzialmente l’intento degli sviluppatori pare quello di fornire una maggior libertà d’azione al giocatore, dotandolo di svariati strumenti e mezzi per portare a termine la missione. Starà al player farne l’uso che preferisce al fine di eludere gli avversari e, in caso venisse scoperto, per fuggire o nascondersi dai suoi inseguitori. Tali notizie alimentano le alte aspettative, poiché potrebbero arricchire in modo significativo le già ottime dinamiche caratteristiche delle precedenti produzioni Kojima, portandole ad una profondità decisamente superiore in termini di appagamento, coinvolgimento e divertimento. D’altronde le potenzialità che potrebbero scaturire dall’unione dell’action-stealth e di un’impostazione sandbox sono facilmente immaginabili da tutti. Ovviamente, solo quando avremo modo di comprendere meglio la natura di Metal Gear Solid: Ground Zeroes potremo renderci conto se si tratta di un’intuizione geniale o di una scelta poco azzeccata, ciò nonostante è naturale che il progetto desti un certo livello di interesse.
Next-gen?A suscitare notevole curiosità, poi, è stato il motore grafico. Ground Zeroes è costruito attorno al nuovissimo Fox Engine con risultati apparentemente ottimi. La “stranezza” è che la demo è stata giocata su di un PC ad alte prestazioni. Questo, unito al fatto che il Fox Engine dovrebbe mostrare i muscoli nella prossima generazione, ha fatto sorgere alcune dubbi sull’uscita di tale capitolo sulle piattaforme attualmente in commercio. Lo stesso Kojima ha ribadito che il motore grafico saprà soddisfare le esigenze delle prossime console, ma sembrerebbe che abbia anche precisato come Metal Gear Solid: Ground Zeroes sia in lavorazione pensando all’architettura PlayStation 3 e Xbox 360. Inoltre, alcune voci lasciano intendere che il titolo dovrebbe girare tranquillamente su computer di fascia media, avvalorando la tesi che ne vede la pubblicazione prima dell’avvento della next-gen. Oltre ai tradizionali dettagli quali texture, comparto animazioni e modellazione poligonale, ad una prima occhiata più che buoni, sempre secondo i presenti alla manifestazione, dovrebbero ricalcare un ruolo di primo piano caratteristiche come l’illuminazione, le ombre dinamiche e gli effetti particellari utilizzati per creare gli eventi atmosferici, in questo caso la pioggia. Che tali elementi possano modificare in parte il gameplay? Dopotutto, particolari condizioni climatiche, generate in maniera casuale, risulterebbero perfette per permettere all’utente di mimetizzarsi con più facilità nelle location, aggiungendo un “fattore strategico” di non poco conto, così come la possibilità di scegliere se affrontare un particolare incarico sotto la luce del sole o il chiarore della luna. A quanto pare, infatti, è stato implementato anche il ciclo giorno-notte, a favore di un’esperienza più immersiva e realistica.
Metal Gear Solid ha raggiunto la ragguardevole età di venticinque anni. Un onore per poche opere videoludiche, che testimonia l’importanza storica della saga, ma che richiede anche un enorme impegno da parte del team di sviluppo, il quale dovrà lavorare duramente per non deludere le alti aspettative. Kojima non ha di certo scosso l’industria con l’annuncio di Metal Gear Solid: Ground Zeroes, ma sicuramente è stato in grado di riaccendere l’entusiasmo di molti appassionati con un capitolo che sembra portare con sé interessanti novità, senza però tradire lo spirito ultradecennale della serie. E non è poco.