Una buona fetta della community affezionata a Mass Effect ricorda con estremo piacere il comparto multiplayer del terzo capitolo che, affiancato alla colonna portante del titolo (il single player), riusciva a creare un’offerta decisamente completa. Mass Effect Andromeda segna anche il ritorno di tale modalità: multigiocatore PvE con modalità orda da giocare in quattro giocatori. Abbiamo passato qualche ora nei server e l’articolo che state leggendo è un first look del game mode e non un’analisi completa, che arriverà settimana prossima.
Uniti contro l’orda!
Il combat system frenetico e dinamico di Andromeda è sicuramente l’elemento che, a suo modo, ha cambiato in modo più radicale l’esperienza multiplayer, ma andiamo con ordine. Il PvE di Mass Effect Andromeda è costituito da una modalità orda, da giocare in quattro giocatori e che prevede per ogni player la possibilità di creare, personalizzare e potenziare una delle 25 classi disponibili, ottenibili tramite la riscossione dei vari pack che al loro interno contengono le ricompense disponibili, che si dividono fra armi, consumabili e, appunto, le classi. Come detto in apertura le possibilità di personalizzazione non finiscono qui e, in aggiunta al classico equipaggiamento, potremo e dovremo anche costruire una build di abilità del nostro personaggio il più utile possibile. In questo senso ci saranno le diverse skill della classe in questione affiancata da una serie di slot che ne determinano il livello: investire i punti in una o nell’altra ne incrementerà ovviamente l’efficienza.
Il gameplay dinamico di Andromeda poi si sposa alla perfezione con la necessità di dare nuova linfa vitale a una modalità che in passato funzionava ma che oggi necessitava decisamente di una svecchiata: le mappe non troppo grandi e al contrario sviluppate anche e sopratutto in verticale obbligano il giocatore a familiarizzare con il nuovo sistema di combattimento che una volta aver appreso al meglio si rivelerà funzionale, divertente e appagante. Come in Mass Effect 3 torna poi il sistema di combo, che vi permetterà di fare danni bonus ai nemici combinando le vostre abilità con quelle dei compagni: attenzione a sottovalutare la difficoltà della modalità, perchè al netto di un approccio che potrà sembrarvi casual e poco approfondito la modalità orda di Andromeda si rivelerà molto molto ostica se giocata a livelli di difficoltà più alta. Interessante anche il ponte di collegamento che unisce single player e multiplayer: durante il corso dell’avventura infatti potremo impiegare la milizia del Nexus in missioni speciali, nel caso in cui quest’ultime siano troppo complicate c’è la possibilità di svolgerle in prima persona. Questo vuol dire esser catapultati nel multigiocatore e, una volta portato a termine l’obbiettivo, ottenere reward per entrambe le modalità.
Buona anche la tenuta dei server, nonostante qualche piccolissimo momento di lag che però non ha compromesso per nulla l’esperienza di gioco: ovviamente aspetteremo di giocarci ancora diverse ore e con molte più persone a popolare le partite prima di arrivare a un parere definitivo.
Il multiplayer di Mass Effect Andromeda è sostanzialmente una versione potenziata e più dinamica del suo predecessore: il gameplay più attivo e veloce ha permesso agli sviluppatori di azzardare e proporre scelte di level design votate alla verticalità che ci obbligheranno a padroneggiare al meglio il nuovo sistema di combattimento. Bene anche l’ecosistema che ruota attorno alle partite, fatto di personalizzazione e di un sistema di drop stimolante e non troppo tedioso. Rimane da verificare la tenuta dei server quando saranno popolati da più gente, ma anche qui la prima impressione è positiva.