Magic The Gathering festeggia 25 anni con la nuova espansione Dominaria

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Venticinque anni non sono pochi per qualsiasi franchise. Dal 1993 ad oggi, Magic The Gathering ha dovuto affrontare molte sfide, momenti di splendore e di tiepido buio ma, nonostante tutto, è ancora il gioco di carte più giocato del mondo. Magic è uno di quei giochi che “barcolla ma non molla”, che anche nei momenti meno ispirati di design riesce comunque a mantenersi saldo ed in cima alla lista dei prodotti più venduti all’interno dei negozi specializzati. Questo grazie alla cura che i designer mettono nella preparazione di ogni ciclo di espansioni, sempre in grado di inserire nuove meccaniche di gioco che ribaltino sempre lo status quo del metagioco ad ogni occasione, il segreto di ogni scena competitiva, dai giochi di carte e da tavolo a quelli elettronici. In questo contesto, Dominaria si inserisce proprio in occasione del venticinquennale del gioco. Non poteva che tornare a casa, quindi, nell’omonimo piano che ha dato origine a tutta la ormai gargantuesca mitologia di Magic The Gathering.
Oltre a ospitare una ricca varietà di ambienti naturali, questo piano vanta innumerevoli luoghi memorabili, dalla regione vulcanica di Shiv all’isola scossa dal tempo di Tolaria, fino all’inquietante isola di Urborg. È inoltre il piano natale dei fratelli Urza e Mishra, due tra i personaggi più importanti ed amati dai fan di Magic. Sopraffatti dalla brama di potenza, i fratelli scatenarono una guerra selvaggia tra loro che devastò Dominaria, facendo precipitare l’intero piano in un’era glaciale.Dominaria fu anche l’epicentro di fratture piano-temporali che minacciarono tutti i piani. Una miriade di cataclismi, molti causati dai Planeswalker, trasformarono Dominaria in una landa desolata, destabilizzando il tessuto del Multiverso.
Oggi, dopo generazioni di crescita pacifica, su Dominaria è stata ricostruita gran parte delle culture del passato. Benalia, Nuova Argivia, le Accademie di Tolaria e Femeref sono tutte prospere civiltà per lo più umane e negli ultimi decenni anche i tritoni di Vodalia, gli elfi di Llanowar e i silvantropi di Yavimaya sono rifioriti.
Archiviati i convenevoli narrativi, vediamo cosa offre Dominaria ai giocatori di Magic The Gathering perché, nonostante la ricorrenza, questo nuovo set non è né un’operazione nostalgia, né un evento prettamente promozionale, ma un’espansione vera e propria con tutti i crismi.
Grandi ristampe e Carte Storiche
Dominaria è il primo set del cosiddetto formato Three-and-One, una nuova formula atta a bilanciare il gioco nel formato torneistico Standard. Quindi, Dominaria è pensata per essere un’espansione autonoma, svincolata quindi dal classico sistema a blocchi di tre espansioni. Il set contiene 296 carte, ed il supervisore d’eccezione in questo caso è niente meno che Richard Garfield, lo storico matematico autore del gioco, che non curava personalmente un’espansione dai tempi di Innistrad. Tutto riporta al venticinquennale, alla volontà di rievocare e ricordare la storia di Magic. Dal ritorno del creatore, fino alle tematiche che richiamano ed omaggiano il Magic dei tempi che furono.
Il tema centrale dell’espansione sono le cosiddette “magie leggendarie”, e la maggior parte delle carte dell’espansione fanno riferimento alle magie più famose apparse sul piano di Dominaria. Viene introdotto un nuovo termine quindi, le “magie storiche”. Tali carte comprendono gli artefatti, le carte leggendarie e le Saghe, che vengono quindi considerate “carte storiche”. Le Saghe rievocano eventi della storyline di Dominaria. Quando entrano in gioco ricevono un segnalino sapere, al cui accumulo è legata l’attivazione di specifiche abilità, fino al sacrificio che avviene con il terzo segnalino applicato. Completano il pacchetto ovviamente nuove creature leggendarie, planeswalker, artefatti ed incantesimi, tra cui le Stregonerie Leggendarie. Queste carte sono particolari perché potranno essere giocate solo se si controlla un Planeswalker o un’altra creatura leggendaria. Sono ovviamente carte molto potenti, talmente “uniche” da avere anche una grafica diversa dal resto delle altre carte.
Per quanto riguarda le meccaniche di gioco tornano le abilità Potenziamento, Anti-Malocchio, Manovrare ed Equipaggiare, una serie di keyword note ai giocatori di Magic che non sono state ritoccate in alcun modo.
Tra i ritorni ci sono anche una serie di ristampe di carte storiche del gioco, che andranno tendenzialmente a riportare in auge antichi archetipi di mazzo nell’epoca moderna. Tra questi gli Elfi di Llanowar, inossidabile motore di mana dall’alba dei tempi, come il Loto Dorato che ritorna in tutta la sua bellezza. Tra le tante ristampe, il set più interessante è sicuramente quello che riguarda lo storico mazzo goblin dell’epoca Flagello-Assalto, che non è mai definitivamente scomparso in realtà dalle decklist, ma ora ritorna nella sua veste storica quasi completa. Sono state ristampate infatti Capo della Squadra di Assedio, Prospettore di Skirk e Condottiero Goblin, un tris di creature fondamentali per costruire un’orda di goblin come si deve.

Questo venticinquesimo compleanno se lo festeggia proprio bene il gioco di carte più famoso del mondo. Con Dominaria, Magic The Gathering torna in un certo senso alle origini, ristampando molte carte storiche, ma soprattutto andando a comporre una cardlist di supporto a molti degli archetipi passati che potranno tornare nei formati torneistici attuali, ma anche ai mazzi più in voga attualmente che avranno dei nuovi innesti fondamentali. Notevole la volontà di rievocare il passato della mitologia del gioco: un omaggi ai giocatori e fan storici, ed allo stesso tempo un’operazione di recupero della memoria storica per i giocatori più recenti.

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