Line-up Nintendo

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a cura di Pregianza

All’E3 di quest’anno Nintendo ha pensato bene di fare la voce fuori dal coro. Niente pomposa presentazione sul palco, e uno stand pensato per far vedere e provare a fondo buona parte dei titoli previsti per quest’anno, invece di trailer con promesse per quello successivo. Mossa non furbissima a livello commerciale per catturare le masse, ne abbiamo già discusso, ma ottima per fare felici i fan e i possessori di WiiU, per i quali stanno arrivando una lunga serie di chicche. Ieri a Milano le abbiamo provate, le chicche, durante un evento con tutti i titoli giocabili all’E3 a disposizione dei presenti. Come prevedibile, siamo usciti da lì col sorrisino felice sulle labbra di chi ha giocato di gusto. Anche se non tutto ci ha convinto al 100%, vediamo perché. 
Super Smash Bros
Il prossimo pezzo da novanta di Nintendo, e il più probabile system seller dopo MarioKart, è chiaramente il nuovo Smash. Il picchiaduro di Sakurai però non ha soddisfatto completamente i fan veterani della serie, presentandosi come una mescolanza tra Melee e Brawl. Ora, chiariamo il concetto: Melee è considerato il punto più alto raggiunto dalla serie, un titolo solo all’apparenza semplicistico, che vantava varie meccaniche avanzate ed è ancora oggi giocato da una community competitiva appassionata. Brawl ha mandato buona parte di questo in fumo, pur risultando sempre un gioco divertentissimo e curato. Su WiiU il gameplay del gioco è nettamente più rifinito e bilanciato rispetto a Brawl, ma ha perso vari trucchetti da esperti, cosa che a livello competitivo potrebbe portare i fan a restare sul Melee. Poco male per tutti gli altri comunque, Smash è veloce, esaltante, e ogni partita è tiratissima. Inoltre i fattori randomici (disattivabili) rendono gli scontri apprezzabili anche dai giocatori meno esperti, adattando Smash persino agli amanti dei party game che di picchiaduro sanno poco o nulla (è uno dei motivi per cui la serie vende sempre uno sfacelo anche al di fuori della community competitiva). Resta da vedere la solidità online del prodotto, ma siamo fiduciosi. 
Yoshi’s Wooly World
Bellissimo. Lo avevamo già dettto in sede di preview, ma il nuovo gioco con protagonista Yoshi è una meraviglia da vedere. Il bello è che lo è anche da giocare, con meccaniche solide riprese da Yoshi’s Island e una serie di novità legate ai fili di lana da cui tutta l’ambientazione è composta. In cooperativa o da soli, il titolo funziona alla grande e promette di essere un altro platform da non perdere per gli amanti del genere, a patto che la longevità sia degna.
Captain Toad Treasure Tracker
Il buon Capitano Toad si è guadagnato un titolo da protagonista, ma come prevedibile ha mantenuto il gameplay visto nelle fasi inserite in Super Mario 3D World. Qui a innalzare il prodotto è, come spesso accade nelle produzioni Nintendo, il level design, ben più complesso e originale rispetto a quanto visto in passato. Ora Toad non si ritrova semplicemente in piccoli livelli ruotabili: deve sfuggire a un drago in un mare di lava, aggirarsi per una casa stregata, e mettere ko i nemici lanciando rape da un carrello mentre scende da una montagna. Tutto questo, unito ai puzzle dei livelli, dovrebbe mantenere alta la varietà. Altro gioco da non sottovalutare. 
Bayonetta 2
Il titolo più atteso dagli amanti degli action nipponici si è mostrato in tutto il suo splendore, con ben quattro capitoli giocabili. La parola d’ordine per Platinum è evidente: “esagerazione”. Il gioco è fuori di testa, e sembra concentrarsi molto più sugli scontri con nemici enormi rispetto al passato, diminuendo i gruppetti di avversari in favore di boss fight spettacolari. La finezza del combat system, comunque, è sempre eccezionale, e la sinuosa Bayonetta può contare su tante nuove armi, tra cui un lanciafiamme, due spade, e un potente arco. A preoccuparci è stata solo la difficoltà, davvero troppo bassa se paragonata al predecessore. Speriamo sinceramente che la demo fosse settata a “facile” o che i livelli di sfida maggiori risultino più impegnativi, poiché buona parte della bellezza di questo genere risiede nell’impegno necessario a ottenere i punteggi più alti e a superare i livelli con stile.
Mario Maker
Vorremmo descrivervi Mario Maker nel dettaglio, ma purtroppo non abbiamo passato abbastanza tempo in compagnia di questo curioso editor di livelli. Quel che possiamo dirvi è che sembra intuitivo, e che nemici e piattaforme possono venir inseriti nei quadri con grazia e rapidità, tramite l’immancabile paddone di WiiU.
Hyrule Warriors
È un musou con gli asset di Zelda. Non c’è molto altro da dire. Koei ha fatto il solito compitino, proponendo un titolo con centinaia di nemici rimbecilliti da sterminare in grosse mappe e mosse coreografiche da eseguire. Per ora non ci è parso davvero nulla più di questo. 
Almeno, a voler essere ottimisti, i membri del cast sembrano tutti curati e molto diversificati per armi e stili di combattimento. I fan del genere potrebbero apprezzare.
Splatoon
Sarà un gioco semplice, avrà mostrato poche modalità, e non avrà la tamarraggine distintiva degli shooter all’americana, ma Splatoon è dannatamente divertente. Un tps competitivo ORIGINALE (lo scriviamo in maiuscolo perché ormai è una cosa rarissima), mette in secondo piano l’eliminazione degli avversari, importante solo per far perdere del tempo alla squadra nemica, per concentrarsi sul controllo dell’area di gioco. Spruzzando vernice ovunque dovrete conquistare più terreno possibile, e potrete muovervi nella pittura trasformandovi in un calamaro capace di raggiungere più o meno ogni zona dipinta con i vostri colori. È molto più tattico di quanto sembra, diverte, e tra trasformazioni che permettono di nascondersi, mobilità elevata e gameplay unico, ci ha catturato. Il dubbio qui risiede solo nei contenuti. Perché conquisti una bella fetta di giocatori servono più modalità, e magari qualche altra sorpresa pensata per l’online. 
Kirby and the Rainbow Curse
Forse il titolo che ci ha convinto di meno, anche se è quello che usa di più il paddone. Kirby and the Rainbow Curse ci è sembrato troppo semplicistico per poter appassionare il giocatore a lungo. Ma lo abbiamo provato poco, e c’è sempre il tempo per ricredersi
Xenoblade Chronicles X
Non c’era, così come non era giocabile all’E3 (seppur mostrato durante i live della Treehouse). Ma va almeno citato. Enorme, profondissimo e ricco di atmosfera, promette di essere un’evoluzione di Xenoblade di altissima qualità. Speriamo bene.
Project Robot
Il progetto di Miyamoto basato sulla fisica e sull’uso del paddone non ci ha esaltato, ma resta un esperimento curioso e adatto all’E-Shop. Costruire robot astrusi e il più stabili possibile per evitare di essere buttati a terra dall’IA, inoltre, ha il suo fascino.

La line-up WiiU è a dir poco solida, e lo ha dimostrato ancora una volta durante questo evento milanese, da cui siamo usciti pieni di speranze per il futuro della bistrattata console del paddone. La qualità, per la casa nipponica, è sempre un fondamentale, alla faccia di marketing e annunci in pompa magna. Sarà anche un modo di pensare che non paga al giorno d’oggi, ma per i videogiocatori di vecchia data è ancora il migliore.

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