Tempo di rinnovamento in casa Apple, che nel recente keynote ha deciso di dare una rinfrescata alla sua serie Mac e al panorama portatile rappresentato da iPad. Passiamo quindi in rassegna tutti gli annunci, tra un Mac Pro tutto nuovo che sposa la filosofia all-in-one degli iMac e un iPad che è sempre meno un tablet e sempre più un ibrido.
Il nuovo iPad ProDa quando iPad Pro è stato annunciato, ha provato a rispondere ad una domanda: da chi è costituito il pubblico che dovrebbe portare a casa un iPad? Se le specifiche dei precedenti tablet (della Mela e non) parlavano di uno smartphone di dimensioni maggiorate, votato prevalentemente allo svago e all’interazione online, quando è arrivato iPad Pro Apple ha cominciato a parlare di tablet ideali per lavorare.In quest’ottica, non stupisce poi tanto, allora, che il modello da 9,7″ annunciato un anno e mezzo fa sia stato rimpiazzato, dopo la conferenza alla WWDC di qualche ora fa, dal nuovo nato da 10,5″. Un display più grande e più rispondente che mai, assicura Apple, che renderà ancora più agevole le fasi di lavoro sul vostro tablet, facilitando anche l’utilizzo della Pencil ufficiale. Ad affiancare il nuovo nato da 10,5″ torna anche il mastodontico iPad Pro da 12,9″, che per capirci ha praticamente le dimensioni standard del monitor di un Macbook (a meno che non puntiate ad uno dei piccoli da 11″).
Tra le novità del display, Apple si è fatta particolarmente vanto della tecnologia ProMotion, la cui novità risiede nel refresh rate: mentre gli LCD standard si fermano a 60 Hz, il display di iPad Pro arriva ora a 120Hz, garantendo una fluidità e una reattività notevoli. Niente paura per la batteria, poi: la tecnologia regola il refresh rate in base ai movimenti che sta percependo, evitando così un rate troppo alto quando non necessario.Andando più a fondo sotto la scocca, il nuovo iPad Pro monta un chip A10X Fusion a 64 bit e una GPU a 12-core: secondo Apple, le specifiche dovrebbero garantire prestazioni tra il 30% e il 40% superiori a quanto offriva A9X, mantenendo anche intatta la durata della batteria. A rimarcare la volontà di Apple di fare di iPad Pro un dispositivo da lavoro troviamo anche il fatto che la descrizione ufficiale parla della possibilità di utilizzarlo anche per montare video in 4K – anche se ci chiediamo francamente quanto, a livello professionale, possa risultare comodo gestire numerose clip di risoluzione così alta in un terminale di questo tipo.
A fronte delle specifiche molto elevate di questo tablet (a cui si affianca, come vedremo a breve, anche il nuovo iOS 11), la stessa Apple ammette che per farne una postazione da lavoro completa sono necessari due accessori: la già citata Apple Pencil, che facilita la scrittura, la presa di appunti e la precisione del tocco, e se lo si desidera anche la Smart Keyboard. Implementarli entrambi, però, significa arrivare ad un esborso monstre.
Cominciamo dai prezzi di iPad Pro: il modello da 10,5″ parte da un costo di listino di 739€ per il taglio di 64 GB solo Wi-Fi, arrivando al tetto massimo di 1.219€ per quello da 512GB con anche rete mobile. Se invece parliamo del modello da 12,9″, il prezzo entry level è di 909€ per il taglio da 64GB solo Wi-Fi, che può arrivare fino a 1.389€ per il taglio da 512GB con rete mobile. In caso siate intenzionati a completare il pacchetto con Apple Pencil, sappiate che la pennina ha un costo di listino di 109€, mentre la Smart Keybord ha un costo di 179€ per il modello da 10,5″ e di 189€ per quello da 12,9″. L’esborso minimo per portare a casa tutto ammonta insomma a 1.027€, mentre quello massimo arriva a 1.687€. Un prezzo che si rivolge sicuramente ad una fetta di mercato molto specifica, verosimilmente in cerca di un terminale ibrido che possa affiancare una workstation da scrivania.
Le novità di iOS 11Come abbiamo anticipato nel paragrafo precedente, ad accompagnare i nuovi iPad Pro c’è stata anche la presentazione di iOS 11: mentre, però, i tablet sono già prenotabili e saranno in consegna ai consumatori dalla prossima settimana, il sistema operativo mobile si rinnoverà per tutti solo nel corso del prossimo autunno.
Le novità, che coinvolgono anche iPhone, strizzano particolarmente l’occhio ai tablet della Mela: l’aggiornamento punta forte all’utilizzo del multitasking (sposando ancora una volta l’idea di un terminale su cui lavorare senza intoppi), consentendovi di gestire fino a tre finestre affiancate, di cui due in utilizzo attivo. Una delle novità è poi rappresentata dalla piattaforma per la realtà aumentata, nota come ARKit: Apple crede molto in questa tecnologia e con iOS 11 vuole offrire agli sviluppatori nuove vie per dare vita più facilmente ai loro prodotti, che siano dedicati al marketing, videogiochi o realizzati per presentazioni professionali.
Tra le altre innovazioni rispetto al precedente iOS segnaliamo anche una rinnovata dock personalizzabile e soprattutto la nuova app File, che vi consente di sfogliare tutti i vostri file (sia locali che in Cloud che in servizi di storage online) senza dover impazzire per rintracciarli tra un’app e l’altra.
Tempo di rinnovamento anche per Siri: Apple ha annunciato che iOS 11 sfrutterà pienamente l’apprendimento on-device, il che significa che il vostro assistente virtuale sarà in grado di imparare i vostri gusti e le vostre abitudini in base alle interazioni che farete col dispositivo (ad esempio, in base ai vostri percorsi o alle pagine che visitate online). Una volta appresi questi dettagli, ve li suggerirà quando ad esempio scrivete un mail o quando cercate delle app. Inoltre, Siri avrà un’intonazione rinnovata e sarà anche in grado di tradurre dall’inglese a decine di lingue, tra cui perfino il cinese.
Ci sono anche altre due novità che vogliamo segnalarvi: la prima è un AppStore che promette un restyling totale, votato alla facilità di utilizzo. La seconda è la nuova modalità “Sono alla guida, non disturbare”, che speriamo possa salvare la vita a qualche ragazzo che è solito utilizzare il suo iPhone mentre è al volante: impostandola, iPhone cesserà di mostrare le notifiche e quindi di accendere il display per segnalarvele fino a quando non sarete arrivati a destinazione. A scelta dell’utente, potrà anche rispondere con un messaggio automatico alle persone che vi stanno cercando, facendo sapere che siete al volante e che vi farete sentire appena possibile.
Per quanto riguarda i dispositivi che supporteranno l’aggiornamento, sulla famiglia iPhone parliamo dai modelli da 5S in poi, mentre sugli iPad si va da iPad Mini 2 in poi, con inclusi gli iPad di quinta generazione, le famiglie iPad Air e ovviamente iPad Pro. Supportato anche lo stoico iPod Touch, almeno nella sua sesta generazione.
Vi segnaliamo poi che è in arrivo in autunno anche watchOS4, il nuovo sistema operativo per Apple Watch: tra le novità ci saranno quadranti tutti nuovi (con anche il tema Toy Story), schermate più intelligenti e basate sulle vostre abitudini appena alzate il braccio e una rinnovata app per il fitness che vi incoraggerà a raggiungere i vostri obiettivi per tenervi in forma. Per l’estate sono anche in arrivo i nuovi cinturini colorati, tra cui anche quello arcobaleno per il supporto dei diritti della comunità LGBT: il costo è di 59€.
La nuova generazione della famiglia MacChiudiamo il nostro viaggio tra le novità di Tim Cook e compagni parlando anche della famiglia di computer Mac. La prima cosa da sottolineare è il nuovo OS High Sierra, prossimo sistema operativo dedicato proprio ai terminali Apple. L’aggiornamento introdurrà la tecnologia Metal 2 per prestazioni grafiche superiori e per strizzare l’occhio alla realtà virtuale, oltre che al gaming. Inoltre, fanno sapere da Cupertino, il suo file System completamente rinnovato punta ad una maggiore affidabilità, alla quale si affiancheranno le versioni rinnovate delle classiche app di sistema, come Foto, Mail e Safari. A proposito del browser, ci sarà anche una speciale funzione che impedirà la riproduzione automatica di contenuti multimediali con audio mentre state navigando.
L’update attualmente è disponibile solo per gli sviluppatori e sarà lanciato in autunno (gratis) per i possessori di computer Apple.
Ci sono poi le novità relative alle specifiche dei computer veri e propri: tra esse, troviamo gli aggiornamenti della famiglia iMac, che potrà ora contare su processori fino a 4,2 GHz (4,5 GHz in Turbo Boost) e supporto per il doppio della RAM rispetto alla precedente generazione. Aggiornata anche la porta Thunderbolt, ora di ultima generazione, così come l’archiviazione che conterà su SSD più veloci. Ciò di cui Apple si fa particolarmente vanto è però il display dei nuovi iMac: sia nella versione da 21″ che in quella da 27″, il suo all-in-one vanta 500 nit e un’immagine estremamente luminosa da un miliardo di colori. A ciò, si affiancano 8GB di vRAM.
Per darvi un’idea del prezzo, il modello entry-level da 21″ (i5 Dual Core da 2,3 GHz, 8 GB di memoria a 2133MHz espandibile fino a 16 GB, HDD da 1 TB, grafica Intel Iris Plus 640, display da 1920×1080) ha un costo di listino di 1.349€. Il top di gamma da 27″ (i5 Quad-core da 3,8 GHz, 8 GB di memoria a 2400MHz, fino a 64 GB, memorizzazione Fusion Drive da 2TB, grafica Radeon Pro 580 con 8 GB VRAM, display retina da 5K) ha invece un prezzo di 2.699€.
Venendo ai portatili, invece, la famiglia MacBook si rinnova con i processori i7 e SSD più veloci. Viene anche reintrodotto il modello da 13″ di MacBook Pro, mentre MacBook rimane il super leggero pensato per la facilità di trasporto.
Quando iMac incontro Mac Pro, nasce iMac Pro
Il pezzo forte dell’evento è stato sicuramente il nuovo iMac Pro, terminale professionale all-in-one pensato per essere una vera e propria macchina da guerra per chi ha necessità di prestazioni importanti dalla sua workstation. Dopo l’insuccesso del precedente Mac Pro cilindrico (sì, quello che per ammissione di tutti, perfino della stessa Apple, aveva un design infelice che lo faceva somigliare ad un cestino della spazzatura, ndr), la casa di Cupertino ha deciso di rivoluzionare le carte in tavola, proponendo un computer da lavoro che è sì poco ingombrante, ma che offre nel suo corpo tutto ciò di cui potreste aver bisogno.
Partiamo dal monitor, che con i suoi 27″ arriva a 5K e un miliardo di colori. In caso abbiate bisogno di più display per lavorare, niente paura: potrete infatti collegare dei monitor aggiuntivi alle quattro porte Thunderbolt 3 presenti. A fare ulteriormente spavento è il fatto che il processore Intel Xeon di ultima generazione potrà arrivare, in base alla vostra configurazione, anche a 18-core, mentre la macchina monta fino a 128 GB di RAM. Anche la scheda grafica – essendo iMac Pro pensato anche per chi lavora con la grafica e con i rendering 3D – ha numeri notevoli: la GPU Vega da 16 Gb garantisce prestazioni a 11 TFLOPs a precisione singola, fino a 22 TFLOPs a mezza precisione. Non poteva ovviamente mancare neanche l’archiviazione super-veloce, che in questo caso è rappresentata da 4TB di SSD.
La macchina è attualmente ancora in lavorazione e non arriverà prima di dicembre. Il suo prezzo, ve lo diciamo fin da ora, parte da $4.999 – il che significa che si tratta del costo del computer con le sue specifiche minime, ancora da scoprire. Da appuntare anche un dettaglio che farà felici gli amanti dell’estetica: per la prima volta, iMac Pro introduce la colorazione grigio siderale per la famiglia iMac, la stessa che ci siamo abituati a vedere sui dispositivi mobile della Mela. Abbinati al computer ci saranno anche la tastiera e il Magic Mouse in tinta.
La conferenza di Apple ha mostrato che la casa di Cupertino intende mantenere forti sul mercato sia i suoi iPad, sia i suoi Mac: il punto di incontro di entrambi è il loro utilizzo a fini professionali. Sia le specifiche di iPad Pro che i rinnovamenti delle linee MacBook e iMac guardano in quella direzione, strizzando anche l’occhio alle novità che nel prossimo futuro la VR e la AR potrebbero portare alla nostra vita quotidiana. Nel frattempo, non può che far parlare di sé anche iMac Pro, il nuovo terminale da lavoro (pesante) della Mela, le cui specifiche sono da capogiro. Rimane tuttavia da vedere quali hardware monterà nel suo modello “entry level” da $4.999.
In attesa delle novità per la famiglia iPhone, insomma, Apple ha rinfrescato tutto il resto dei suoi prodotti. Ora starà al mercato decretare se i prezzi (non proprio competitivi, nel caso di iPad Pro e relativi accessori) e le relative specifiche saranno graditi o meno.