Sono già passati cinque anni da quando The Lord of the Rings Online ha fatto il suo ingresso nella competitiva arena dei MMORPG: da allora le cose sono cambiate moltissimo, con molti nuovi interessanti progetti falliti prima ancora di vedere la luce, colossi del settore che sono rimasti tali (WoW anyone?), e sopratutto l’avvento del modello di business Free To Play, che in qualche modo ha profondamente cambiato il modo di vedere questi titoli. The Lord of the Rings Online riesce a sintetizzare perfettamente l’andamento di questo ultimo lustro: nato come MMO classico infatti il titolo da due anni è diventato f2p, riuscendo a far coesistere in buona armonia gli avventori occasionali con chi invece si approccia al titolo considerandolo un MMORPG a canone a tutti gli effetti, ed incrementando nel corso degli anni non solo i contenuti, ma anche la base giocante. Andiamo quindi insieme a vedere cosa Turbine ha in serbo per la sua quarta espansione: Riders of Rohan.
Update 6Prima però di andare a scoprire le vaste pianure nelle quali cavalcano i Rohirrim è forse il caso di fare un breve recap su quanto uscito finora, parlando del sesto major update uscito, che ha aggiunto la nuova area del Grande Fiume. Per tutti coloro che non lo sapessero, il fiume a cui si fa riferimento è l’Anduin, il corso d’acqua più grande della Terza Era, quella nella quale sono ambientati gli eventi narrati del Signore degli Anelli. Quest’area è stata aggiunta proprio per creare un ideale punto di congiunzione tra Lorien e Rohan, così come tra l’ Enedwaith e Dunland. In questo update si è inoltre visto l’aggiornamento dell’instance finder, feature che gli stessi sviluppatori di Turbine considerano in continua mutazione. Ma nonostante l’interesse dato dalle nuove aree e le nuove feature, l’attenzione degli appassionati è ovviamente tutta rivolta alla prossima espansione, Riders of Rohan. Come dicevamo in apertura, nonostante il passaggio a free to play, il titolo di Turbine ha sempre esercitato un forte fascino per tutti gli amanti della Terra di Mezzo e i giocatori di lungo corso, che nonostante alcune incomprensioni (come le voci circolanti relative a possibili passaggi al pay to win) sono rimasti fedeli al prodotto, vista sopratutto la mole di contenuti che periodicamente viene introdotta e l’ottima gestione dei diversi abbonamenti sottoscritti. Che questa espansione fosse in cantiere lo si sapeva già da parecchio tempo dato che fu protagonista di una fuga di notizie diversi anni fa, ma la quantità di materiale introdotto dagli sviluppatori è stata una piacevole sorpresa per chiunque.
You shall not RideIdealmente, gli eventi narrati in questa espansione, si collocano esattamente tra la disgregazione della Compagnia dell’Anello con l’attacco ad Amon Hen e la ricerca dei compagni hobbit da parte di Aragorn, Legolas e Gimli. Come sempre infatti Turbine inserisce all’interno delle proprie espansioni la possibilità di vivere tramite speciali istanze alcuni dei momenti chiave degli eventi narrati nei libri di Tolkien, e anche questa Riders of Rohan non farà eccezione, dandoci la possibilità di vivere il prima persona l’attacco che ha portato alla morte di Boromir, con in più la possibilità di farsi un breve giretto in quell’ospitale boschetto chiamato Fangorn e magari aiutare Eomer a difendere le sue terre dall’esercito di Saruman. Come precisato dagli sviluppatori, questa espansione conterrà le aree più vaste sino ad ora esplorabili, regalando agli utenti chilometri e chilometri di esplorazione. Ma è delle terre di Rohan che stiamo parlando, e gli stessi Rohirrim non sarebbero così famosi se non fosse per i loro Meara, i giganteschi destrieri da guerra terrore di ogni fanteria nella Terra di Mezzo. Una delle novità più attese in questa espansione sarà proprio quella di poter combattere in sella alle proprie cavalcature, possibilità che però sarà limitata alla sola pianura di Rohan. Suddette cavalcature saranno veri e propri NPC dotati di un proprio pool di abilità da apprendere e livelli da incrementare, e almeno nelle intenzioni degli sviluppatori, dovranno aiutare il giocatore (che dovrà imparare nuove abilità da sfruttare a cavallo, siano esse comuni o specifiche per la propria razza) a mettere fine alle razzie dei predoni orchi a cavallo dei Warg, che gireranno anche in gruppi di quaranta o cinquanta unità per mettere a ferro e fuoco i villaggi delle pianure circostanti. Al momento però non è prevista l’implementazione del combattimento a cavallo fuori dai confini della terra di Theoden. Oltre al mounted combat saranno aggiunti, come è lecito aspettarsi, nuove skill, item, abilità relative al crafting e molto alto, compreso l’aumento del level cap fino al livello ottantacinque (al momento il massimo raggiungibile è settantacinque).Ma le novità non finiscono qua: in una lunga intervista con la stampa infatti Kate Paiz, produttore esecutivo del titolo, ha lasciato intendere che seppur non presente al momento del lancio, potremo presto avere a che fare con un’epica quest line dedicata alla battaglia del Fosso di Helm, evento culminante delle “Due Torri”. Dovendo infatti gestire un’orda di orchi dalle proporzioni immani, lo studio di sviluppo si sta prendendo il tempo necessario per cercare soluzioni tecnologiche in grado di gestire il numero di unità a schermo, in modo da offrire al giocatore la giusta atmosfera e il giusto senso di disperazione dato dalle soverchianti forze di Saruman.
Quando Turbine annunciò il passaggio a free to play di Lord of the Rings Online in molti temettero in un progressivo smantellamento della struttura e dei contenuti in favore di una esemplificazione del gameplay che servisse ad attrarre un numero sempre maggiore di giocatori. Fortunatamente non solo questo non è mai avvenuto, ma gli sviluppatori hanno continuato ad offrire ai propri abbonati (e non) materiale sempre nuovo e di qualità, come nuova e di qualità sembra essere questa quarta espansione. L’aumento del level cap a ottantacinque e l’introduzione del combattimento a cavallo sono elementi in grado di dare nuova linfa al MMORPG, dandogli la possibilità di avere un 2012 ancora più proficuo dell’anno precedente, già registrato negli annali come uno dei migliori per il titolo.