Il Drago d’Oro cambia nome e con lui anche il respiro di una serata che ora mira all’internazionalità, per quelli che sono considerati da tutti come gli Oscar italiani dei videogiochi. Gli Italian Video Game Awards, grazie al continuo supporto di AESVI, hanno visto trionfare poco sorprendentemente il gioco che più di ogni altro ha colpito – in positivo – sia la critica che il pubblico, vale a dire quel The Legend of Zelda: Breath of the Wild che, da solo, è riuscito a trainare le vendite di Nintendo Switch al lancio della console in maniera realmente sorprendente. Tuttavia, la serata non è stata caratterizzata solo dalla consegna (meritata) del Game of the Year al gioco prodotto da Eiji Aonuma: Horizon: Zero Dawn si è portato a casa il People’s Choice Award (il premio del pubblico), mentre Mario + Rabbids Kingdom Battle ha tenuto testa con gli altrettanto importanti Best Italian Game e Best Family Game. Ma il Teatro Vetra di Milano è stato il palcoscnico perfetto per mostrare a tutti i presenti e non solo, come il Videogioco in Italia punti ora davvero all’eccellenza, nonché a un’internazionalità che gli spetta di diritto.
Una giuria composta da esperti e giornalisti del settore (incluso il nostro Mario Petillo, editor-in-chief della testata), presieduta da Federico Cella del Corriere della Sera, hanno osservato il sala la coppia Lucilla Agosti e Rocco Tanica, per il secondo anno di fila, conduttori divertenti e divertiti nell’annunciare i vari premi della serata. L’evento è stato in ogni caso mandato anche in streaming su Twitch, anche sul nostro canale di SpazioGames, per coinvolgere il pubblico di videogiocatori non presenti alla cerimonia attraverso la ben nota piattaforma di condivisione video. Il a salire sul palco è stato Filippo Pedrini – in arte Pedriny – maggiore esperto di eSports nel nostro paese, il quale ha anticipato la premiazione del Premio Radio 105 eSport Game of the Year, andato al gioco che ha ottenuto migliori risultati di pubblico e spettacolarità durante gli eventi in tutto il mondo: Tom Clancy’s Rainbow Six Siege di Ubisoft. Best Narrative Game è stato invece Prey, di Bethesda Softworks, superando titoli come Horizon: Zero Dawn e Hellblade. Proprio a quest’ultimo è invece stato assegnato il premio relativo ai migliori personaggi apparsi in un videogame: il Best Character è infatti andato a Senua dal gioco Ninja Theory, tanto che Melina Jurgens in persona – ossia colei la quale ha prestato corpo e voce alla carismatica eroina – è salita sul palco a ritirare il premio, ringraziando la giuria e il team di sviluppo che ha permesso tutto ciò.Importante citare anche i due premi successivi, relativi al Best Audio per l’eccellente NieR: Automata di Square Enix, mentre Cuphead di Studio MDHR ha vinto il premio per il Best Art Direction, avendo la meglio su titoli come Persona 5 e Horizon. Il Best Game Design è invece per il platform più amato dell’anno, Super Mario Odyssey, premio ritirato da Francesca Prandoni di Nintendo Italia.
Spazio poi al Best Family Game, ovvero il videogioco ideale pensato per tutta la famiglia, categoria nel quale Mario + Rabbids Kingdom Battle sviluppato da Ubisoft Milan ha portato orgogliosamente a casa il premio. Il videogioco che ha saputo coinvolgere maggiormente il giocatore a livello emotivo, andando oltre le meccaniche e gli obiettivi tradizionali del videogioco e ottenendo così il premio Game Beyond Entertainment, è stato il gioiellino di Ovosonico Last Day of June, distribuito da 505 Games. Sul palco, il director Massimo Guarini ha voluto spendere due parole circa l’importanza di osservare il videogioco dalla giusta angolazione, senza lasciarsi condizionare da inutili moralismi. Moralismi a cui PlayerUnknown’s Battleground di Bluehole Studio (noto anche come PUBG) coi suoi milioni di giocatori e un successo sempre crescente a pochi mesi dal lancio ufficiale, sicuramente non ha paura di andare incontro, a testa alta, ottenendo il premio Innovation Awards. GTA Online si è aggiudicato l’ambito riconoscimento di Best Evolving Game, relativo ai prodotti che maggiormente hanno dimostrato una “crescita” di contenuti e numeri, categoria in cui rientriavano anche titoli come Destiny 2, Final Fantasy Stormblood e XCOM 2. Miglior gioco per smartphone con il Best Mobile Game è Monument Valley 2 di Ustwo Games, mentre il Best Indie Games è vinto a mani basse da What Remains of Edith Finch di Annapurna Interactive. Il MCV Recognition Award è invece tutto per il creative director di Ubisoft Milan, Davide Soliani, sul palco con una surreale cravatta in stile pixel-art, mente l’MCV Special Recognition Award Company è per Digital Bros, una delle major company operante nel settore dell’intrattenimento digitale a 360 gradi. Marco Cappella di ACER consegna invece il premio al Best Debut Game per Downward di Caracal Games. mentre – forse senza particolari sorprese – il Best Selling Games è nuovamente per il simulatore calcistico FIFA 18 di Electronic Arts, premio ritirato da Maurizio Finocchiaro, general manager di EA. Lo stop al televoto annunciato da Rocco Tanica precede infine il People Choice Award, l’unico premio non insignito dalla giuria ma scelto dai videogiocatori, con la presenza straordinaria di Thalita Malagò, direttore generale di AESVI. A vincerlo è Horizon: Zero Dawn di Sony Interactive Entertainment, rappresentata sul palco da Tiziana Grasso. Per il Best Game Awards, annunciato anche dal presidente di giuria Federico Cella, gli applausi sono tutti per The Legend of Zelda: Breath of The Wild di Nintendo, che pur non rappresentando forse il colpo di scena che alcuni auspicavano ha rappresentato sicuramente l’ennesima conferma circa un titolo straordinario, capace di portare a casa un numero di premi impressionante sin dal giorno del lancio sugli scaffali dei negozi, a cui va ad aggiungersi oggi anche il premio più ambito degli Italian Video Game Awards, nuovo nome degli “Oscar italiani del Videogioco”, i quali ora più che mai guardano verso l’internazionalità e il prestigio a cui tanto ambivano da ormai diversi anni. Sperando magari che per le prossime edizioni non manchino ospiti di un certo livello, come ad esempio developer e sviluppatori delle maggiori produzioni mondiali. Un applauso ad AESVI, quindi, per l’eccellente traguardo raggiunto.
La prima, vera edizione degli Italian Video Game Awards è stata sicuramente contraddistinta dalla forte volontà di dare alla cerimonia un respiro di maggiore importanza e internazionalità. Tra i premi più significativi, il Best Game (Zelda) e il People’s Choice (Horizon), scelto in streaming sul sito dagli utenti, oltre al trionfo del Made in Italy di Mario + Rabbids e Last Day of June. Oltre a molto altro ancora, ovviamente. Insomma, la nuova veste dell’ormai “vecchio” Premio Drago d’Oro è il modo migliore per guardare ai grandi eventi internazionali, affiancandocisi di diritto, dando così lustro al Videogioco che conta davvero.