Colonia – World of Warcraft. Un nome che è praticamente sinonimo di MMORGP, un titolo che ormai dal 2004 domina le classifiche del genere, riuscendo a diventare un vero e proprio fenomeno di costume al di là dei videogiochi. Negli ultimi dieci anni abbiamo combattuto per Azeroth, respinto Illidian, sconfitto il Lich King, resistito a Deathwing e conosciuto i Pandaren. Ora, con la patch 5.4, siamo pronti a portare lo scontro fin dentro Orgrimmar, vediamo insieme cosa abbiamo scoperto intervistando Tom Chilton, Game Director di WOW, nelle salette della Gamescom 2013.
Intervista a Tom Chilton, Game Director
Spaziogames: Iniziamo con una domanda semplice, cosa succederà nella patch 5.4?
Tom Chilton: Siamo arrivati alla chiusura dell’arco narrativo inaugurato con l’uscita di Mists Of Pandaria, l’evoluzione di Garrosh Hellscream si è compiuta ed ora è un antagonista puro, un antagonista che dobbiamo consegnare alla giustizia per tutte le cose terribili che ha fatto nell’ultima espansione.
SG: Abbiamo la sensazione che, con questa patch, si compia anche un altro percorso: dalla tenerezza dei panda alle tematiche più tipicamente drammatiche di WOW. Siamo fuori strada o è più di una sensazione?
TC: Hai centrato il punto, l”intenzione di questa espansione era di diventare sempre più scura col passare del tempo, del resto, arrivando da Cataclysm, era necessario togliere il piede dall’acceleratore per un po’. Sappiamo però che il cuore dell’esperienza di WOW è quella sensazione di un’epica fine del mondo sempre dietro l’angolo, ed abbiamo intenzione di continuare lungo questa strada.
SG: Parlando del futuro, allora, com’è il procedimento di sviluppo della storia? Sapete già cosa succederà nei prossimi anni?
TC: Certo, cerchiamo di avere chiaro cosa succederà in futuro, così non rischiamo di sbagliare strada mentre scriviamo la storia presente. Chris Metzen, del quest team, si assicura che tutto quello che facciamo sia coerente col nostro mondo. Ti dirò di più, noi sappiamo già cosa succederà nelle prossime tre espansioni! La prossima è molto chiara per noi, sappiamo cosa succederà nella storia e quali cambiamenti ci saranno nel gameplay, di quella successiva abbiamo solo un canovaccio, mentre la terza è ovviamente la più vaga, anche perché è difficile predire cosa vorranno i giocatori negli anni e in che maniera noi ci adatteremo alle loro richieste.
SG: Possiamo aspettarci di vedere nuove classi in futuro? E che feedback avete ricevuto per il Monaco?
TC: Il discorso sulle nuove classi è complicato, inserirne una richiede un grande lavoro di bilanciamento. Per quanto riguarda il Monaco il feedback che abbiamo ricevuto è in generale molto buono, è piaciuto che fosse fedele all’ideale della classe che più o meno tutti avevano, anche con un gameplay molto differente dalle altre classi sia per meccaniche che esteticamente.
SG: Dunque per il futuro di WOW stiamo parlando di almeno altre tre espansioni, non sarà difficile stare al passo con le evoluzioni tecniche?
TC: No, decisamente quello non è un problema. Credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro nell’avanzare la tecnologia, anche dal punto di vista server, con la connessione di istanze e zone comuni. Si tratta di avanzamenti che non sempre saltano all’occhio perché agiscono dietro le quinte, in ogni caso credo che non rimarremo indietro.
SG: E per quanto riguarda il modello di business? Pensate di rimanere fedeli a quello attuale?
TC: Speriamo di sì! Siamo soddisfatti di questo sistema, credo ci sia molto rischio nel cambiarlo perché si deve sapere con certezza dove si va a parare. Molti sono passati al free to play, ma nessuno con un successo particolarmente significativo. Potrebbe arrivare un momento in cui vogliamo portare più giocatori nel gioco e, se fosse un qualcosa con effetti positivi per tutti, allora potremmo pensare ad un cambio in quella direzione.
SG: Parliamo di Heartstone, possiamo aspettarci delle loot card simili a quelle viste nel gioco di carte collezionabili? E ancora: l’arrivo di Heartsone avrà qualche effetto sul gioco cartaceo?
TC: Per quanto riguarda le interazioni tra Heartsone e World of Warcraft ne vedrai già nella patch 5.4, ci sarà una mount da sbloccare completando una quest nel gioco di carte, più o meno le interazioni si limiteranno ad elementi estetici, niente che tocchi il gameplay. Per quanto riguarda il gioco di carte collezionabili si tratta di questioni che Blizzard gestisce ad un altro livello con i nostri partner, noi sviluppatori non sappiamo quali possano essere le evoluzioni in quella direzione. (L’annuncio della chiusura del gioco cartaceo è arrivato poco dopo la fine dell anostra intervista)
SG: Un’ultima domanda personale: come ci si sente ad aver creato un mondo così apprezzato e dalla portata mediatica mondiale?
TC: E’ una bellissima sensazione, la cosa divertente è che essendo un giocatore anche io quasi mi dimentico di essere tra i creatori della mia esperienza! In generale è una sensazione molto appagante, che fa capire di avere ben speso le ore passate a lavorare!
Almeno altre tre espansioni nel futuro di World of Warcraft, che si traducono in quattro anni di vita, a confermare la solidità del signore degli MMORPG. La nostra intervista con Tom Chilton ci ha permesso di scoprire giusto qualcosa di più sul titolo Blizzard, anche se è sempre difficile ficcanasare dietro la cortina di sicurezza che protegge abitualmente le loro produzioni. Quello che sappiamo con sicurezza è che Garrosh Hellscream ha bisogno di una sonora lezione, e che tutti i giocatori potranno dargliela nella patch 5.4 in uscita l’11 settembre.