Era il 1989 quando Nintendo pensò bene di creare una console portatile che offrisse la possibilità di cambiare giochi ed dare essi una dimensione ludica più esauriente. Fino ad allora infatti l’esperienza ludica portatile era rappresentata dai vecchi game&watch prodotti per lo più da Nintendo e Tiger. Attraverso questi simpatici giochi avevamo la possibilità di controllare un personaggio, una navicella spaziale, un giocatore di calcio (spesso portiere) e quant’altro ma, poiché le animazioni erano tutte contenute nello schermo (non esisteva scrolling), la possibilità di intervento all’interno della dinamica ludica proposta era piuttosto scarsa. Il Gameboy tenne duro quasi due lustri e uno dei pochi rivali temibili di cui dovette preoccuparsi fu il Game Gear, console portatile di Sega che offriva quasi la stessa potenza del Master System. Il Game Boy, ricorderete, offriva un pallido schermo in bianco e nero, e sebbene furono molti i titoli affascinanti che furono per esso programmati, certi limiti hardware risultavano davvero evidenti. Il Game Gear, invece, offriva un sofisticato schermo a colori (il primo fu quello dell’Atari Lynx, 1989) ma, la scarsa durata delle batterie (ne occorrevano 6) ne decretò il parziale fallimento. Altre console importanti furono successivamente il Wonderswan di Bandai e il Neogeo Pocket di Snk ma, questo speciale, non vuole configurarsi come un riassunto della storia delle console portatili (quello potremo farlo un’altra volta) ma, piuttosto, indagare il motivo per cui esse rappresentano una fetta molto importante dell’intero mercato e, quindi, provare ad immaginare un possibile futuro per queste macchine. L’argomento si rivela fin da subito vasto ma, in questa sede, cercheremo di trattarlo con una certa esaustiva brevità.
Fattori di vantaggio delle console portatiliI principali vantaggi offerti dalle console portatili sono abbastanza evidenti e degni di una breve riflessione.1- Prezzo: il prezzo delle console portatili è di norma inferiore rispetto a quello delle console casalinghe. Questo perchè i componenti utilizzati per la loro costruzione sono meno costosi rispetto a quelli usati per le console maggiori. Inoltre alcuni componenti derivano addirittura da console di generazioni passate e, pertanto, il loro prezzo è più abbordabile. I giochi inoltre costano anch’essi meno. Sviluppare un prodotto per Nintendo Ds è molto più economico e veloce.. Inoltre, essendo l’architettura del DS molto simile a quella di N64, gli sviluppatori di vecchia data (ma non solo) conoscono a fondo le sue caratteristiche. Questo fattore offre pertanto due vantaggi: A) Maggiore ottimizzazione video e audio B) Programmazione più veloce e meno tediosaOvvio che questi semplici fattori influiscono positivamente sul prezzo dei giochi nei negozi che, in questo modo, risultano un po’ più abbordabili (anche se si potrebbe fare di più).2- Immediatezza: molta gente, pur nutrendo un sincero amore verso il mondo videoludico, a causa di impegni sempre crescenti dovuti al lavoro, allo studio o ad ambedue, deve necessariamente sacrificare questa passione in nome del resto. Nonostante questo è evidente però che in una giornata vi sono molti momenti che potrebbero essere investiti in questa sana passione. Pensate alle code, ai viaggi in metropolitana, in tram etc.. Ovvio che una console come NDS o PSP, in certe occasioni, è davvero una buona compagnia e, a quel punto, poco valgono caratteristiche tecniche inferiori rispetto alle sorelle maggiori.3- Possibilità di recupero di determinate meccaniche di gioco: siamo fermamente convinti che le console portatili rappresentano, assieme agli emulatori, la più importante forma di recupero di meccaniche di gioco che hanno fatto la storia dei videogame e gettato le basi per quelle attuali. Aldilà di ogni creativa innovazione (ben presente in NDS e PsSP), una parte dei titoli portatili ripropone dinamiche che poggiano saldamente su concept di qualche anno fa. Questo fattore offre svariati vantaggi:A) Possibilità da parte di sviluppatori emergenti di creare giochi, seppur basati su schemi obsoleti, egualmente fantasiosi e creativi.B) Possibilità per i più giovani di comprendere, in maniera indiretta, qual’è stato il percorso intrapreso da questi media.C)Maggior grado di intuitività e, di conseguenza, portabilità.4- Possibilità per chi non ha molto tempo da dedicare a questo mondo di adeguarsi ai cambiamenti all’interno dello stesso: poiché i mutamenti videoludici sono da sempre molto veloci (nell’apparato tecnico e nel gameplay), chi non ha molto tempo per seguirne i cambiamenti ed interiorizzarli può non dover abbandonare questo universo grazie alle console portatili che, in virtù di quanto espresso sopra, rappresentano per lui il modo più efficace per avvicinarsi a loro e seguirne egualmente, seppur in maniera maggiormente abbordabile, l’evolversi. Un applauso particolare va in questo senso sopratutto a Nintendo che, sia nel settore portatile che in quello casalingo, ha studiato due prodotti che strizzano l’occhio anche a quest’ultima categoria di videogiocatori. A dimostrazione di qunto positivo è stato l’approccio di Nintendo, vi è l’insindacabile fatto che anche le altre hardware-house cercano di seguire questa scia.
Possibili scenari futuriFino ad oggi le console portatili sono state quasi sempre costruite sulla base Hardware di console casalinghe uscite in ere videoludiche precedenti. Game Gear su Master System, Game Boy color su Nes, Game boy Advance su Super Nes, NDS su Nintendo 64, PSP su un incrocio tra PS1 e PS2 e così via. Dobbiamo allora aspettarci che la nuova Psp sia basata completamente su Ps2 e la nuova console portatile Nintendo (dopo Dsi) su GameCube?Divertiamoci ad azzardare delle ipotesi. Innanzitutto non crediamo che le nuove console portatili usciranno prima del 2011, poiché le correnti sono e saranno ancora ben supportate. Si torna pertanto, dopo una parentesi in cui le console (portatili e non) spuntavano come funghi, ad un più oculato sfruttamento delle risorse già esistenti. Anche Nintendo fu colta da frenesia quando a distanza di soli tre anni e mezzi lanciò una nuovissima console (oltre a 2 restyling del Gba: Sp e Micro). Riteniamo opportuno credere che il successore di Nintendo DS non si baserà sull’hardware del GameCube anche se l’analisi dei precedenti progetti porterebbe a ritenere ciò. Crediamo piuttosto che Nintendo continuerà dritta per la sua strada ripresentando un doppio schermo tattile, un microfono, una telecamera ed un sensore di movimento. Il tutto condito con una maggiore potenza di calcolo. La strada di Nintendo, nei portatili e non, è chiara: consentire al giocatore di entrare sempre più all’interno della realtà rappresentata (Nintendo è Matrix!). Diverso ritengo il discorso riguardo Sony che, pur curiosa e attenta alle idee di Nintendo, continuerà forse la sua strada. PSP probabilmente verrà sostituita da una console ancora più performante (Hardware PS2?), magari dotata di microfono, telecamera e doppio analogico, ma maggiormente votata a un’esperienza di gioco più classica. Sicuramente, però, entrambe le Hardware House accresceranno i servizi online per i loro gioielli rendendoli, pian piano, sempre più simili a computer portatili (se connessi). Il settore del gioco online nasconde ancora molteplici potenzialità ed è lì che si “giocherà davvero la partita”. Non è escluso che tra qualche anno i giochi potranno soltanto essere scaricati e, ciò, porterà a grandi cambiamenti nel modo di considerare il mercato. E Microsoft? Il servizio live di Xbox 360, se esteso a una console portatile, diverrebbe perfetto. Microsoft, forte della sua decennale esperienza nel settore, ha creato un ambiente virtuale davvero esaustivo. Non mi meraviglierei se le voci che la volevano seguire un nuovo progetto di gioco online (ergo: serve anche una console portatile) facessero parte di un “piano” (vincente o fallimentare che sia) teso alla creazione di un universo di gioco invero completo. Sarà divertente, tra qualche anno, scoprire quanto di ciò si sarà avverato. Nel frattempo buon divertimento a tutti!