Dopo l’annuncio di Microsoft relativo all’arrivo della retrocompatibilità su Xbox One, uno dei titoli chiesti con maggiore insistenza dall’utenza è stato proprio Red Dead Redemption, un videogioco talmente tanto voluto da aver toccato le quasi 150.000 richieste nell’apposita sezione dedicata ai potenziali titoli giocabili. Dopo mesi di rumor, smentite e parziali conferme, il 5 Luglio scorso Rockstar ha finalmente annunciato che la propria produzione sarebbe entrata nel programma di retrocompatibilità; inoltre il titolo è disponibile all’acquisto con una speciale offerta per gli utenti gold, a soli sette euro e cinquanta centesimi. Prezzo più che invitante, che rende l’acquisto assolutamente consigliato per tutti coloro che non hanno mai avuto l’occasione di giocare la grande produzione Rockstar San Diego.
“People Don’t Forget… Nothing Gets Forgiven”
Prima di analizzare i benefici della versione retrocompatibile del gioco, ci sembra il caso di spendere due parole sulla campagna principale di Red Dead Redemption. La base narrativa su cui poggia la produzione Rockstar è molto semplice, ma al tempo stesso affascinante: il protagonista è John Marston, uomo dal passato burrascoso che in seguito ad alcune minacce fatte alla sua famiglia, è costretto dai federali a dare la caccia a una banda di pericolosi criminali, che un tempo però chiamava “amici”. Muoverete i vostri passi nei primi anni del 1900, tra l’America Occidentale e il Messico, in un’ambientazione evocativa e un periodo davvero molto affascinante, in cui alla conquista del west e la conseguente civilizzazione degli Stati Uniti da parte dei coloni europei, si affiancavano orrori e ingiustizie. Lo spaccato che Rockstar vuole far vivere al giocatore risulta ben definito e tracciato con una cura certosina, grazie anche al personaggio principale che controllerete, caratterizzato ottimamente e ben più profondo di quanto si possa immaginare. L’impianto dell’intera modalità single player è ottimo, presentando una certa varietà di situazioni – tra inseguimenti a cavallo, duelli all’ultimo sangue e quant’altro – nelle missioni principali e un buonissimo numero di attività secondarie, come la gestione di un intero ranch o la possibilità di giocare delle partite a Poker. Il gameplay vero e proprio è solidissimo, grazie anche alla perfetta integrazione del Dead Eye, cioè la capacità di Mr. Marston di rallentare il tempo e prendere comodamente la mira su più avversari contemporaneamente dando il via ad una concatenazione di uccisioni spettacolari. Degna di nota anche l’ampiezza delle aree, dotate tra l’altro di un comparto artistico di qualità. Se non avete avuto modo di giocarla, vi ricordiamo che anche l’espansione Undead Nightmare è retrocampatibile; essa segue le gesta di John Marston, che cerca di trovare una cura per una piaga zombie infettiva che si è diffusa in tutto il vecchio West Americano; ne risulta un contenuto assai diverso rispetto al gioco base ma che riesce comunque a presentare degli ottimi spunti. Complessivamente Red Dead Redemption non mostra in alcun modo i segni del tempo e, anzi, lo spessore di tale produzione risulta evidente ancora oggi, tanto nella profondità delle meccaniche di gameplay quanto nel pulsante universo ricreato con maestria. Perdersi nel West di Rockstar è ancora oggi, insomma, un’esperienza fantastica.
Quando la Retrocompatibilità Funziona Davvero
Ci troviamo probabilmente di fronte al titolo che maggiormente trae beneficio dalla retrocompatibilità: Red Dead Redemption infatti si mostra nel suo massimo “splendore” proprio su Xbox One, andando a migliorare le prestazioni raggiunte su Xbox 360, che era già tecnicamente la versione migliore del titolo. In molte delle sezioni provate, non soltanto il parziale problema del tearing che affliggeva il titolo sulla vecchia console pare essere risolto, ma il gioco gira costantemente a 30 frame per secondo; anche nelle sezioni più impegnative, come quella di Armadillo Town, dove il gioco mostrava qualche incertezza con rallentamenti evidenti, adesso si presenta invece fluido e stabile. Sia chiaro comunque che Red Dead Redemption su Xbox One, come ogni altro titolo retrocompatibile, non è una rimasterizzazione, pertanto non è in alcun modo da considerarsi come un prodotto differente dall’originale. Il comparto grafico quello era e quello è rimasto, e questo vale anche per gli elementi su schermo, la qualità dei modelli poligonali, le ombre e la palette cromatica; va sottolineato però, che al momento è a conti fatti il titolo che gira meglio tramite Backward Compatibility, essendo tra l’altro l’unico a mostrare vantaggi prestazionali evidenti. Il lavoro svolto per renderlo giocabile più che degnamente su Xbox One appare chiaro e le lamentele della community dopo il passo falso compiuto con Halo Reach hanno portato a questi ottimi risultati. Speriamo sia soltanto il primo di una lunga serie di titoli Xbox 360 che possano beneficiare di prestazioni migliori con l’arrivo su Xbox One. Ovviamente, potrete vestire i panni di John Marston tramite una qualsiasi edizione del gioco: oltre la versione digitale, potrete infatti utilizzare anche la prima versione su disco o la GOTY Edition. Per ognuna di queste, verrà scaricato automaticamente poi un corposo aggiornamento.
Scorribande in Compagnia
Da segnalare invece qualche problemino sul versante multigiocatore, che non riguarda direttamente la lettura dello stesso su Xbox One, quanto più la gestione complessiva di tale modalità durante l’intero arco vitale del gioco. Purtroppo, infatti, con il passare del tempo l’intero multiplayer di Red Dead Redemption è andato a perdersi a causa di utenti dalla dubbia onestà, che tramite procedure non propriamente corrette hanno reso tale comparto non del tutto godibile. Tra glitch – che riguardano perfino lo spawn dei nemici – e quant’altro, vi consigliamo caldamente di giocare in partite private, dove non si riscontrano questi problemi, così da avere a che fare soltanto con i vostri amici, portando avanti missioni cooperative o eventuali sopravvivenze ad orde di zombie nel DLC apposito. Proprio per quanto riguarda gli amici, vogliamo ricordare all’utenza che le liste amici di Xbox 360 e Xbox One sono distinte e separate; di conseguenza, dal menù non vedrete apparire gli amici che avete aggiunto esclusivamente tramite Xbox One. Per richiedere un’amicizia che vi dia la possibilità di avere l’utente desiderato sul vostro gioco Xbox 360 dovrete procedere attraverso il sito ufficiale Xbox.
Il lavoro svolto per rendere Red Dead Redemption fruibile anche su Xbox One è davvero encomiabile: il gioco, infatti, riesce a presentarsi ancor più solido rispetto a quanto visto ed apprezzato su Xbox 360, con prestazioni addirittura migliori sul piano del frame rate. L’esperienza in single player si presenta tuttora degna di nota e di indiscutibile qualità, non mostrando in alcun modo il peso degli anni: se non avete avuto la possibilità di giocarlo a suo tempo e possedete l’ultima console di casa Microsoft, dovreste assolutamente dare una possibilità a quest’incredibile opera, ancora oggi di grande spessore.