I dati di AESVi dimostrano l'importanza discutibile delle esclusive

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Il 2017 è stato uno degli anni più intensi della storia recente per quanto riguarda il mercato videoludico. Il 2018 si prospetta altrettanto scoppiettante con God of War, Yakuza 6, Sea of Thieves (che piaccia o no, è comunque un titolo degno di attenzione), e poi Dragon Ball FighterZ, Monster Hunter World e Kingdom Come: Deliverance prima, giusto per citare la prima manciata di nomi che mi vengono in mente, per non parlare di titoli in arrivo come Detroit: Become Human, Spider-Man di Insomniac, ed i rumor che vedono alcuni titoli interessanti in arrivo anche per Xbox One X.Nel 2017 sono usciti titoli del calibro di The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Horizon Zero Dawn, Cuphead, Hellblade: Senua’s Sacrifice, Super Mario Odyssey per citare giusto qualche esclusiva, e prodotti come Nier: Automata, What Remains of Edith Finch, Resident Evil 7 e Assassin’s Creed Origins tra i multipiattaforma più illustri. Metacritic parla chiaro per quanto riguarda i giochi migliori dell’anno, c’è stata una media altissima difficilmente paragonabile con gli anni recenti. Verrebbe da pensare che, nel nostro paese, almeno uno di questi incredibili prodotti sia nelle primissime posizioni delle classifiche di vendita.Invece, stando ai dati di AESVI per quanto riguarda il mercato videoludico italiano del 2017

Crash Bandicoot N.Sane Trilogy è l’esclusiva più venduta del 2017. La classifica dei giochi più venduti in edizione fisica su console è, per essere precisi, dal primo all’ultimo: FIFA 18, Call of Duty: WWII, Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, Tom Clancy’s Rainbow Six Siege, Grand Theft Auto V, FIFA 17, Gran Turismo Sport, Call of Duty: Infinite Warfare, Assassin’s Creed Origins, Horizon Zero Dawn.Una classifica che fa riflettere, per tanti motivi. GTA V è ancora saldamente a metà classifica dal 2013, non è una novità ma pur sempre sorprendente, mentre in termini di esclusive Horizon Zero Dawn in edizione fisica viene battuto da Gran Turismo Sport. Nella classifica del digital delivery Crash Bandicoot ed Horizon Zero Dawn sono rispettivamente al quinto e settimo posto, le uniche esclusive presenti. Ecco, ora pensate a tutte le polemiche e le guerre tra scuderie dello scorso anno, tutti gli Horizon vs Zelda, i grafici comparativi tra le esclusive di PlayStation 4 ed Xbox One, e tutte quelle diatribe da console war portate avanti fino allo sfinimento, e realizzate quanto siano state inutili di fronte alla verità del mercato, l’insindacabile legge della domanda e dell’offerta.
Importante chiarire due punti: non è una novità che siano i multipiattaforma a costruire l’ossatura economica del mercato, ed allo stesso modo questo ragionamento non rende le esclusive inutili. Solo, pensando a tutto ciò che è uscito lo scorso anno, è importante capire il valore di tali produzioni. Le esclusive servono a vendere l’hardware, a creare quel malsano senso di appartenenza, lo spirito da spogliatoio che vi fa sentire fieri di avere un Horizon “dalla vostra”, quando magari non è neanche il vostro videogioco preferito.
La classifica dei videogiochi più venduti in Italia è una importantissima presa di coscienza. Le esclusive danno anche valore all’hardware, ma non fanno i padroni nel campo economico.La terza posizione di Crash Bandicoot è anche importante per ribadire di nuovo quanto sia importante e pericoloso il valore della nostalgia, che si parli della collection dei primi due Shenmue, oppure di fare leva su un sentimento dolceamaro il cui scopo è farci vedere le cose come crediamo che siano, e non come sono veramente. Inutile quindi stare qui a ribellarsi per i ripescaggi dal passato come Spyro o il remake di Medievil in arrivo: è evidente che sono produzioni volute e sentite.

Il rapporto di AESVI sullo stato di salute dei videogiochi in Italia nel 2017 è molto interessante. Si gioca di più (anche in famiglia), si compra di più, e per un Rainbow Six Siege che domina la classifica del digital delivery abbiamo un Crash N.Sane Trilogy che è l’esclusiva più venduta dell’anno. Ironico che il gioco sia stato venduto in maniera roboante come il ritorno del marchio più famoso di PlayStation, un titolo per cui è fondamentale portarsi a casa una PlayStation 4, salvo poi diventare un multipiattaforma totale dopo 365 giorni. A fronte di tutto ciò che di grandioso (davvero grandioso, non un platform che, al di là della nostalgia dei tempi che fu, dimostrava di essere già antichissimo rispetto alla concorrenza) è uscito nel 2017, vedere il remake della trilogia di Crash in terza posizione è un po’ demotivante, duole ammetterlo.

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