I Giochi NES del programma Fedeltà Nintendo

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a cura di Gianluca Arena

Senior Editor

I grandi dividono. Lo dice la storia: chi agisce e segna in qualche modo gli eventi, inevitabilmente miete proseliti, ma anche avversari, suscitando tanto amore quanto odio, senza mai lasciare indifferenti. Nintendo non fa eccezione: fa la storia del videogioco da un quarto di secolo abbondante e, come nessun’altra, può vantare una serie di scelte coraggiose, rivoluzionarie, a volte azzeccate (a onor del vero, la stragrande maggioranza dei casi), altre fallimentari, o quantomeno discutibili. Di certo, tagliare dopo soli cinque mesi di quasi 100 euro il costo della sua ultima console portatile, lanciata in pompa magna lo scorso 25 marzo, senza peraltro aver offerto agli early adopters una line – up di livello che li ripagasse dell’esborso, non è stata la più felice, né tantomeno la più popolare.I giapponesi si sa, perdonerebbero a Nintendo più di quanto non farebbero con la propria fidanzata, o la propria famiglia, ma che fare con il resto del globo terracqueo? L’unica risposta che negli HQ Nintendo sono riusciti a darsi è stata quella di premiare coloro che avevano riposto cieca fiducia nella compagnia solo sei mesi fa con un Programma Fedeltà, ovvero una serie di bonus riparatori sotto forma di software gratuito, destinati esclusivamente a coloro che avevano acquistato Nintendo 3DS prima del 12 agosto, data del price cut.Molto giapponese. Sulle prime non abbiamo nascosto il fastidio, noi che avevamo prenotato la console a due schermi un mese e passa prima del lancio, oggetto delle beffe di chi ha risparmiato un centino grazie alla sua tattica attendista (e un po’ menagrama, aggiungeremmo).Poi, circa tre settimane fa, abbiamo scaricato la prima tranche di giochi, composta da dieci titoli provenienti dalla sterminata ludoteca del mitico Famicom, conosciuto in occidente come NES.Entro l’anno saranno disponibili altri 10 titoli, questa volta provenienti dal catalogo Game Boy Advance, comprendenti grandi nomi, tra cui Mario Kart Super Circuit e Metroid Fusion. Nintendo 3DS alla mano, fatto salvo l’inutilmente astruso percorso dietro il quale si celavano i giochi (senza le indicazioni da parte del sito ufficiale Nintendo, avremmo faticato a trovare i giochi), c’era poco da lamentarsi sulla velocità del download e su alcuni (ma non tutti) dei giochi inclusi.Una rapida carrellata si rende obbligatoria.

Super Mario BrosAvete almeno 15 anni? Se non li avete passati in una cella di isolamento o su una galassia più lontana di quelle di Star Wars, non potete non conoscere il primo storico episodio delle avventure dell’idraulico baffuto, un gioco che ha cambiato per sempre il concetto di videogioco stesso. Qui è riproposto senza lustrini né abbellimenti, come d’altronde tutti gli altri titoli e, pur avendolo giocato milioni di volte in milioni di incarnazioni diverse, rimaniamo sempre estasiati alla prima bandierina che viene giù, come un bambino che non si abitua mai alla magia del Natale.

The Legend of ZeldaL’alba di un altro mito: una spada, un cappello verde, una visuale a volo d’uccello, una colonna sonora che mette i brividi ancora adesso. Abbastanza ingredienti per creare la più influente ed amata saga per coloro che desiderano sognare, esplorare lande verdi, salvare principesse e risolvere enigmi.Zelda non ha bisogno di altro.

Zelda II The Adventures of LinkDa più parti additato (erroneamente, a nostro avviso) come la pecora grigia della grande famiglia di Zelda, il secondo capitolo delle peripezie di Link introduce una serie di novità, prima tra tutte la visuale di gioco, che lascia l’isometrico per avvicinarsi maggiormente (tranne che nella mappa) a quella dei platform.Uno Zelda diverso, senza dubbio, di certo non l’episodio più riuscito, ma comunque un titolo di primissimo livello per tutti i possessori della grigia scatoletta Nintendo a 8 bit. E adesso per chiunque possieda un Nintendo 3DS dal day one.

NES Open Tournament GolfLo scarabocchio da cui avrebbero attinto a piene mani i ragazzi di Camelot per realizzare quel piccolo capolavoro di giocabilità che sarebbe stato poi Mario Golf in tutte le sue declinazioni.Tre circuiti (Giappone, USA e Gran Bretagna), i due fratelli idraulici e, malgrado l’apparenza colorata e sbarazzina, un discreto livello simulativo, che lo poneva al livello delle più realistiche simulazioni di golf dell’epoca, che trovarono casa su PC Engine.

Donkey Kong JR.Interessante cambio di prospettiva: per una volta il baffuto in tuta rossa è il cattivo, e il nostro alter ego a schermo avrà le sembianze pulciose di un gorilla, figlio del nemico di tante battaglie, quel Donkey Kong con la passione per le principesse bionde. Forse maggiormente apprezzato a posteriori di quanto non fu ai suoi tempi (almeno al di fuori del territorio nipponico), Donkey Kong JR. era un passatempo spassoso e divertente, come molte delle produzioni first party per NES.

Ice ClimberAltro titolo rivalutato a posteriori, Ice Climber si perse nella miriade di titoli a piattaforme che infarcivano la ludoteca della prima console casalinga di Nintendo, e usufruì di un trattamento di favore da parte della casa madre, che lo incluse nella serie NES Classics pubblicata qualche anno fa su GBA: il gioco sposa ritmo a classicità, e si lascia giocare volentieri, pur senza aspirare al titolo di classico imperdibile.

Mario e YoshiPrendete Tetris, sostituite i tetramini con il classico bestiario di Mario (Goomba, fantasmini, funghi e quant’altro) e mettete la mascotte Nintendo in fondo ai blocchi, dandogli la capacità di spostare i piatti in fondo, così da favorire la creazione di combinazioni di due elementi uguali. Più facile a giocarsi che a spiegarsi, evidentemente, ma un clone piuttosto riuscito, con Yoshi sparring partner d’eccezione.

Wrecking CrewUn po’ Donkey Kong, un po’ il succitato Ice Climber, Wrecking Crew vede Mario nei panni di demolitore, intento a farsi strada tra una serie di livello fin troppo simili gli uni agli altri a suon di martellate: a parte l’intrinseca valenza antistress della cosa (soprattutto se fatta dal vivo piuttosto che replicata a video), un gioco che risulta giocabile ma assolutamente non indispensabile.

Balloon FightA guardarlo oggi si fa fatica a credere che Balloon Fight fosse uno degli arcade più popolari in sala nell’anno domini 1983: eppure dopo 5 minuti passati a tentare di scoppiare gli altrui palloncini, vittima della sindrome “un’altra e poi smetto”, capirete il perché del grande successo che questo titolo riscosse e che gli fece guadagnare la conversione per console.

MetroidChiudiamo in bellezza, con il titolo che, a parere di chi scrive, è invecchiato meglio, forse anche rispetto a Super Mario Bros., di cui abbiamo giocato mille e mille varianti.Ma, a distanza di 25 anni (a proposito, auguri!), la sensazione di solitudine e di opprimente silenzio che si prova a condurre Samus è immutata, e lascia ancora senza fiato, come se il tempo si fosse fermato. Un capolavoro senza se e senza ma, capostipite di tutti i metroidvania a venire. Giocatelo e godetevelo in religioso silenzio, con un bel paio di cuffie.

Difficile dire se questo Programma Fedeltà basterà a placare le ire dei possessori più “anziani” della console portatile della grande N. Di certo la mossa è apprezzabile, e siamo sicuri lo sarà ancora di più quando potremo fruire anche dei giochi del catalogo GBA: stando alle stime di Nintendo (sullo shop digitale il prezzo medio per ognuna di queste applicazioni sarebbe sui 4 euro), gli utenti dovrebbero sentirsi ripagati dei soldi “persi” dopo il taglio di prezzo.

Più realisticamente, a latte versato, vale il proverbio “piuttosto che niente…piuttosto!”: accogliamo quindi con piacere questi titoli, pur consapevoli che solo tre su dieci sono titoli davvero memorabili, mentre gli altri, che pure si lasciano giocare, non rappresentano che simpatici diversivi.

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