Frank Underwood si trova in un momento molto delicato della sua contorta carriera politica: l’esecuzione di un cittadino americano a opera di Joshua Masterson, affiliato dell’ICO – versione politicamente corretta dell’ISIS – non deve distrarlo da Will Conway, suo diretto concorrente per la corsa alle presidenziali USA. Frank dovrà quindi decidere come impostare la sua strategia, ora che l’America ha bisogno di un Presidente “buono” e vicino alle persone. La verità, però, è ben diversa, così come la first lady Claire Underwood ha intenzione di lavorare eccezionalmente fianco a fianco con suo marito, ma sempre e solo per il proprio tornaconto personale. Questo perché: “Noi non subiamo il terrore. Noi creiamo il terrore.”
Gli Stati Uniti sotto attacco
House of Cards, giunta ormai alla quinta stagione in esclusiva su Sky Atlantic in Italia, si apre esattamente da dove la quarta si era interrotta, ossia nell’esatto momento del “sodalizio” tra Frank e Claire, il quale li unisce più sul piano professionale e politico, piuttosto che da quello – ormai compromesso – di marito e moglie. Il primo episodio diretto da Daniel Minahan apre proprio con Robin Wright che guarda dritta alla telecamera, parlando all’America (e agli spettatori), con il video messaggio alla nazione fondamentale per cercare il consenso dei cittadini, nel modo più rassicurante possibile. Catturare Masterson è la priorità, tanto da mettere da parte ogni questione e riportare così l’ordine. Anche Frank si applica a tal senso, confrontandosi duramente con il Congresso al fine di avere libertà d’azione. Ma si sa, il nostro caro Presidente sarà disposto a tutto pur di ottenere qualcosa. Anche ciò che voi non sareste mai in grado di fare.
Frank e Claire sono ancora una volta accompagnati dai loro luogotenenti e personaggi che tramano alle loro spalle, da Doug Stamper a LeAnn Harvey, passando per Seth Grayson, Bob Birch e Catherine Durant. Senza dimenticare il giornalista Tom Hammerschmidt, ancora disposto a tutto pur di scoprire la verità che si nasconde dietro all’omicidio di Zoe Barnes (ricordate la prima stagione?), scoperchiando così un vero e proprio Vaso di Pandora nel cuore della Casa Bianca. L’episodio iniziale pone l’accento anche su Will e Hannah Conway, ancora molto attenti su come comportarsi in campagna elettorale – ormai giunta nel vivo – considerando inoltre che è proprio lei ad avere i primi dubbi sul modus operandi del marito. Rottura in arrivo? Sicuramente si tratta di una situazione tesa ma non così grave come quella che vi era tra i coniugi Underwood nel corso di tutta la passata stagione, ma sicuramente in procinto di tendersi come una corda di violino man mano che gli avvenimenti prenderanno una piega diversa.
“Basta dover conquistare il cuore degli altri”Questa quinta stagione di House of Cards si apre quindi in maniera piuttosto decisa, nonostante l’assenza del creatore Beau Willimon (al suo posto troviamo Melissa James Gibson e Frank Pugliese) sia comunque un campanello di allarme per gli tutti gli appassionati delle vicende degli Underwood. Per ora, nonostante tutto, non c’è da preoccuparsi: Kevin Spacey e Robin Wright sono i soliti mostri di bravura, e il meccanismo è così oliato che è seriamente difficile riuscire a non farlo girare a dovere. I tratti estetici caratteristici sono rimasti assolutamente intatti, così come la sceneggiatura e le trame di fondo si concentrano come sempre sull’ambiguità dei protagonisti e della loro assoluta maestria nell’essere manipolatori eccellenti. Se la recente elezione di Donald Trump come Presidente degli Stati Uniti d’America abbia in qualche modo influenzato gli autori relativamente alle vicende di Frank Underwood e di sua moglie Calire, ancora non ci è dato sapere: sicuramente, questo primo episodio dimostra ancora una volta – come se ce ne fosse bisogno – che il sentiero tracciato da David Fincher nella prima stagione continua a essere seguito coraggiosamente. La speranza è che la linea rimanga parallela alle aspettative del pubblico sino alla fine di questa quinta stagione di House of Cards. E perché no, anche oltre.
Un primo episodio vibrante ed esplicativo quello della quinta stagione di House of Cards, targata Sky Atlantic: Frank e Claire, uniti più che mai, combattono allo stesso tempo il sistema e i propri avversari in Campagna Elettorale, sfruttando a loro vantaggio – e non sarebbe potuto essere altrimenti – un omicidio a sfondo terroristico ai danni dell’America intera. Se il piano funzionerà, solo gli episodi successivi potranno confermarcelo. La scalata al potere è ad ogni modo ancora molto lunga e impervia per i coniugi Underwood.