Heroes of Incredible Tales

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a cura di Gottlieb

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Nel corso delle scorse settimane siamo volati a Berlino, presso gli studi di Nexon, per provare l’ultima novità presentata dalla software house coreana: l’RPG Heroes of Incredible Tales, conosciuto come HIT. Per chi al solo sentire il nome Nexon non si lascia colpire da una ventata di conoscenza, vi ricordiamo subito che l’azienda asiatica è la software house che si occuperà della trasposizione su mobile dell’MMO Final Fantasy XI e che durante il nostro tour nei loro studi tedeschi ci ha fatto sapere di essere a lavoro anche sulle versioni mobile di Titanfall, di Dynasty Warriors e di MapleStory. Insomma, un’operazione di massificazione non indifferente per dei titoli che su console hanno macinato tanto – escluso l’ultimo – e che potrebbero andare a conquistare un pubblico decisamente vasto anche su mobile. La nostra prova, comunque, si è concentrata solo su HIT, che abbiamo potuto provare in anteprima, senza potervene parlare fino a questi giorni, però, che corrispondono a quelli della release.

L’arrivo in OccidenteSviluppato in collaborazione con NAT Games, HIT è realizzato con il motore grafico Unreal Engine 4, un aspetto non da sottovalutare, perché l’offerta videoludica presente su mobile non così spesso si affida a un motore così potente e performante. Da sottolineare che, nonostante l’egida del publisher coreano, HIT rappresenta il titolo di debutto di NAT Games, un’azienda che è stata fondata da Yong-Hyun Park, un nome che ai più non trasmetterà molto, ma che in realtà si lega a titoli come Lineage II e TERA, il non fortunatissimo MMORPG in Europa distribuito da Frogster nel 2012. Basandosi, quindi, su degli universi che sono decisamente ispirati agli elementi fantasy che il lead designer di Lineage II aveva già usato a suo tempo, HIT si basa su delle meccaniche hack’n’slash che rendono molto immediata l’esperienza, oltre che funzionale alla mobilità e alla rapidità delle varie missioni, eseguibili in segmenti temporali molto stretti. Dopo aver, quindi, ottenuto il record di incassi su Google Play in Corea, il titolo è diventato anche il videogioco con il più alto tasso di crescita con oltre cinque milioni di download fino a oggi.Con 400.000 pre-registrazioni incassate, ora HIT, che ha concesso dei bonus pre-order basati su gemme, set di armi e accessori, mira a conquistare anche il mercato europeo. Andiamo a vedere con quali meccaniche e quali proposte.

Singleplayer in movimentoPartiamo subito col dire che la nostra prova ci ha permesso di usufruire di un personaggio che dalla sua aveva già un bel po’ di skills maxate e di diverse monete a proprio favore, che ci hanno permesso di potenziare molte delle nostre abilità per affrontare gli avversari presenti, tutti colleghi della stampa internazionale. Le modalità a nostra disposizione variano dal singleplayer al multiplayer, con il primo che fa del suo meglio per permetterci di rendere più performante il secondo, così da arrivare al PvP preparato per l’occasione. I personaggi da poter creare sono soltanto quattro, per il momento, e non appena avrete terminato il tutorial, che vi mostrerà quanto fluido e immediato è il titolo in questione, arriverete alla scelta: Anika, Lucas, Kiki e Hugo si differenziano per caratteristiche e per modi di combattere, che variano dalla forza al vero e proprio job, anche se in maniera limitata. Quando sarete pronti con il vostro personaggio, che non è personalizzabile in alcun modo, dovrete soltanto iniziare ad ambientarvi nell’intera struttura di HIT, che abbiamo trovato leggermente dispersiva, almeno nelle prime fasi. Con un po’ di dimestichezza, col tempo, chiaramente il rapportarsi all’avventura cambierà, soprattutto quando sarete riusciti a progredire con l’avventura. Va da sé che quest’ultima, però, nei pochi livelli giocati nel corso della nostra prova a Berlino, risulti abbastanza monotona: se quindi da un lato la fluidità è altissima e riesce a soddisfare abbastanza il nostro battle system, dall’altro difficilmente riuscirete a dedicare molto tempo a HIT. Rispondendo, quindi, a quelle che sono le necessità della mobilità, fornendovi un buon passatempo per i vostri viaggi in metro o negli spostamenti da casa a lavoro, l’hack’n’slash di Nexon è proprio un gioco mobile, rimpinguato però da troppi elementi RPG. Pur strizzando l’occhio agli MMO per la parte dedicata all’equipaggiamento e annessi, all’inizio è stato abbastanza complesso districarsi tra le abilità, i punti avventura e gli altri aspetti, soprattutto perché ospitati da uno schermo abbondantemente più ridotto rispetto a quello usato per PC o console.

Fluidità impetuosaDal lato del gameplay, dicevamo, il tutto procede in maniera abbastanza fluida e con l’utilizzo di appena due tasti: uno servirà per muovervi e sarà la classica levetta digitale da inclinare verso la direzione desiderata, dall’altro lato invece troverete i tasti azione per gli attacchi normali e quelli speciali, che si alternano in tre diversi e, soprattutto, legati a dei limiti temporali, per evitare di uno spam infinito, già fin troppo esagerato con l’attacco normale. Nel caso in cui, però, vi troviate impegnati in altre attività potrete anche affidarvi all’auto play: tale feature sta spopolando in Asia, a partire dal Giappone, che da un paio d’anni ha scoperto la possibilità di giocare senza giocare, magari perché impegnati in altre attività o perché intenti, nella più estrema delle situazioni, a giocare ad altro. Affidandovi al sistema, quindi, potrete far sì che il vostro combattente possa procedere nella missione senza che voi dobbiate minimamente toccare lo schermo. Dal punto di vista della difficoltà ci è sembrato tutto abbastanza immediato e facile, con dei drastici cambiamenti in fase di multiplayer, con il PvP che chiaramente aumenta di molto il competitivo: nella nostra sfida con altri colleghi non è stato facile misurare il competitivo, perché inficiati chiaramente dall’eccessiva quantità delle skill potenziate e annesse. Tutto sommato, però, ribadiamo che è l’aspetto tecnico che ci ha soddisfatto, perché oltre a dei buoni dettagli, non abbiamo mai riscontrato blocchi o cali di framerate, a testimonianza del fatto che l’Unreal Engine 4 fa bene il proprio lavoro e gli sviluppatori sono riusciti a utilizzarlo in maniera egregia: c’è da sottolineare, però, un aspetto che ci fa storcere il naso, il che rappresenta una novità. Il titolo non è assolutamente localizzato in italiano, un contro che nel 2016 non dovrebbe minimamente intaccarci, ma che va a minare quella che è la platea dei giochi mobile, meno avvezza rispetto ai videogiocatori per console alla lingua anglosassone. Un pubblico casual, al quale si propone un prodotto immediato e di rapida comprensione cozza indubbiamente con una mancata localizzazione in italiano e con un tutorial che è troppo prolisso e che ci mostra troppi elementi in gioco. 

Heroes of Incredible Tales è un modo più che soddisfacente da parte di Nexon di confermarsi leader nella produzione mobile, ma è un passo decisamente troppo lungo dal punto di vista dei contenuti: troppi elementi, troppi aspetti da tenere in considerazione e un RPG troppo denso, rappresentano uno sbilanciamento importante dinanzi a un gameplay, poi, troppo semplice, ma in pieno stile mobile. Pur rispondendo ai dettami che sono propri della portabilità e del mobile in sé, HIT avrebbe dovuto proporsi in maniera più semplice e leggiadra, ma soprattutto con una localizzazione in italiano a supporto di un pubblico più casual. Siamo, però, fiduciosi per i prossimi lavori dell’azienda coreana, che promette bene per Titanfall, Dynasty Warrior e, chiaramente, Final Fantasy XI.

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