Hearthstone - Una Notte a Karazhan

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a cura di Gottlieb

Finalmente è arrivata la nuova avventura di Hearthstone. Non perché fosse passato molto tempo dall’ultima, la Lega degli Esploratori, ma perché l’attesa per Una Notte a Karazhan è stata abbastanza spasmodica nelle ultime ore. Inoltre c’è da dire che la possibilità di vedere un Medivh così ridisegnato era decisamente gustosa, tanto da non potersela lasciare scappare: per la prima volta, infatti, Blizzard ha deciso di mostrarci il noto mago sotto una veste diversa, che stride addirittura con l’eroe aggiuntivo acquistabile dal menù di Hearthstone. Il Profeta appare smagliante, allegro e felice, gioviale e prontissimo per dare il via a una grande festa al suo castello, trasformato per l’occasione in una discoteca. Chiaramente i piani non andranno come previsto e sarà nostra premura supportare Medivh nel recuperare ciò che gli è stato tolto. 

Medivh come non l’avete mai vistoUna notte a Karazhan uscirà, come consuetudine, in quattro diverse settimane, con ogni ala che sarà resa disponibile tra il giovedì e il venerdì, nella nottata. Stavolta, però, diversamente da quanto accaduto con le altre avventura rilasciate fino a ora, avremo la possibilità di giocare gratuitamente il prologo, così da poter vestire i panni proprio di Medivh e di comprendere quale maleficio si sta scagliando sulla sua festa: una volta noto, sarà possibile procedere all’acquisto, che è sempre legato ai 700 denari o a 5,99 euro, nel caso in cui vogliate preferire la strada comoda del vostro portafogli. Una volta pronti sarete introdotti nel castello, precisamente nella Torre di Karazhan, presso la quale il Profeta ha fatto confluire tutte le celebrità di Azeroth, tranne Malchezaar, che non ha gradito l’esclusione. La prima sfida, quella del prologo, è proprio contro il Principe, che si accompagna a un potere eroe che gli permette di evocare un Abissale 6/6: avrete un mazzo pre-costruito, basato sulle carte di Medivh, che chiaramente avrà dalla sua diverse magie e drop che aumenteranno il danno inflitto con esse; vi daranno 5 mana aggiuntivi e anche una carta capace di evocare un servitore leggendario. Una sfida, insomma, decisamente alla vostra portata e che non vi dovrà nemmeno spaventare per i dieci punti armatura a difesa di Malchezaar, perché saranno anche a vostra disposizione. Al termine della sfida, che funge appunto da prologo, un’animazione vi permetterà di capire cosa accadrà di lì a poco e perché sarete convocati, nel Salotto, la prima ala.

Cosa ci aspettaSono tre le sfide che vi aspettano contro tre diversi boss, e a voler essere onesti, vestendo i panni di giocatori di Hearthstone, ci teniamo a dirvi che due di esse ci hanno sinceramente soddisfatto. La prima sfida al Golem dell’argenteria si è lasciata apprezzare per l’idea di proporre una sorta di versione grottesca de La Bella e La Bestia, in chiaro stile Disney, lontano dai canoni della fiaba originaria. Tra tazzine, coltelli, forchette e altri utensili, ci siamo ritrovati a dover fronteggiare una sfida basata sull’eccessiva presenta di Taunt, e anche con la possibilità, da parte dell’avversario, di coprire la sua intera board con servitori 1/1: d’altronde sarà una sfida basata molto sulle pedine, che però potrete stendere senza eccessive problematiche e un mazzo ben assestato. 

Personalmente la sfida è scivolata via con un Midrange Hunter, che mi ha accompagnato agilmente anche nella seconda sfida, contro lo Specchio Magico. Questa è stata sicuramente la sfida meno avvincente delle tre, ma di per sé comunque piacevole dal punto di vista della strategia: il potere dello specchio, infatti, permetteva di evocare una bestia 1/1 copia di ogni servitore messo sul terreno. Tale situazione vi spingerà ad avere un bis di bonus giocati, ma lo stesso discorso vale per l’avversario, che quindi vi costringerà a giocare con attenzione i vostri minion. 
Come già detto, però, l’altra grande soddisfazione è arrivata dalla terza sfida, quella degli scacchi. Con un mazzo completamente pre-costruito, quindi vincolato alle scelte di Hearthstone, dovrete scendere sulla board vestita per l’occasione da scacchiera, giocando pedoni, cavalli, torri e regina. Ognuna delle pedine avrà un effetto particolare, tutti basati però sul posizionamento: tale scelta ha un duplice significato, che da un lato soddisfa il giocatore più esigente, che chiede dinamicità allo sviluppo del prodotto, ma dall’altro aiuta anche il novizio di turno, che troppo spesso si lascia prendere da una mancata attenzione al posizionamento dei servitori in campo. Capire bene, quindi, il significato dei minion adiacenti vi porterà a comprendere meglio una delle chiavi della strategia di Hearthstone, non soltanto in questa sfida, ma in tutto il gioco. Il terzo boss, quindi, vi costringerà a un lavoro meticoloso, anche perché non avrete possibilità di attaccarlo direttamente, ma soltanto con le azioni automatiche delle pedine, che arriveranno al termine di ogni turno: posizionati i pezzi, pertanto, dovrete solo attendere che questi facciano il loro dovere, ossia stendere il re degli scacchi, a protezione delle scale. Dopo l’avventura sbloccherete, per questa prima ala, le sfide per il Sacerdote e per lo Sciamano: col secondo non dovrete far altro che replicare la sfida già spiegata contro lo Specchio, utilizzando un mazzo Zoo; per il primo, invece, la sfida sarà contro il Golem dell’Argenteria, che vi metterà dinanzi alle stesse meccaniche della prima sfida. 

Cosa avremoArrivando, dunque, alle ricompense, non possiamo non sottolineare subito il Portale: Terre del Fuoco, carta per il Mago che otterremo una volta terminato il Prologo. Un drop a 7 che ci permetterà non solo di infliggere 5 danni, ma anche di evocare un servitore casuale da 5 mana. Altro Portale che sicuramente potrà soddisfarci è il Maelstrom, che si presenterà al finire della prima ala: infliggerà 1 danno a tutti i servitori nemici ed evocherà anche un servitore casuale da 1 mana, il tutto al costo di 2 mana, rendendola una carta micidiale contro un’eventuale board ricolma di pedine. La ricompensa finale porta il nome di Moroes, la leggendaria che ci verrà proposta per il completamento dell’ala: dotato di furtività, alla fine del turno evocherà un maggiordomo 1/1, come egli stesso d’altronde, che è un drop a 3. Essendo counterabile soltanto con carte che riescono a dare dei danni ad area, la leggendaria vi permetterà di schierare pedine per tutti i turni, gestendole poi con bonus e accessori, come meglio preferirete fare.

La prima ala di Una Notte a Karazhan ci ha decisamente soddisfatto e ci ha permesso di notare come lo sviluppo innovativo di Hearthstone stia continuando effettivamente a gonfie vele. La novità introdotta con la sfida degli scacchi ci auguriamo possa essere riproposta magari in qualche Rissa, più avanti, e attendiamo di completare l’intera avventura per poter meglio elaborare le combo che arriveranno con le nuove carte. Attendiamo quindi la prossima settimana per la seconda ala, che ci porterà al prossimo piano della Torre di Medivh.

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