Guild Wars 2

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a cura di Pregianza

Oggi è ufficialmente il giorno d’uscita di Guild Wars 2, MMO che è riuscito a farsi attendere come nessun altro e ha promesso di svecchiare una volta per tutte lo stantio genere di cui fa parte. Il titolo però risulta già giocabile da qualche giorno per chi l’ha preordinato, e il sottoscritto fa ovviamente parte di quei fortunati che hanno iniziato a esplorare Tyria con qualche giorno di vantaggio, così da potervi regalare una dettagliata review il più presto possibile. Come ben sapete recensire un MMO non è impresa facile, ci sono una miriade di fattori da tenere in considerazione: divertimento, varietà, originalità e profondità dei sistemi utilizzati, contenuti base e di alto livello, bilanciamento e struttura delle classi, PvP e un sacco di altre belle cosucce che non possono venir valutate da un giorno all’altro, anche se si smette di dormire. Per quanto mi riguarda io torno bello fresco da una vacanza di una settimana dove ho dormito una media di 4 ore a notte, quindi per i prossimi 7 giorni resterò in vita a pane e Redbull, sperando di riuscire a scrivere l’articolo prima che mi colga un aneurisma. Raggiungere il livello massimo e affrontare alcuni dei contenuti avanzati non sarà facile, ma perlomeno parto preparato, visto che mi sono sparato ogni singolo beta weekend e che conosco le starting zones come il palmo della mia mano. 
Ora vi narrerò cosa ha combinato Arenanet in questi giorni di pre-lancio del gioco, e come ho deciso di affrontare questa allegra recensione.
Day 1: ergo, il solito caos
I beta test effettuati da Arenanet hanno aumentato ancora di più l’hype che circondava il gioco. Certo, c’erano alcuni problemi di ottimizzazione, varie caratteristiche ancora da limare, e solo le zone iniziali erano disponibili, ma il titolo sembrava più stabile e curato della concorrenza fin dalle prime battute. Dopo un gran numero di beta weekend e stress test, tutti si aspettavano un inizio senza sbalzi… che ovviamente non c’è stato. Chi ha preordinato il gioco si è trovato davanti a un gran numero di problemi: errori numerici in grado di bloccare l’accesso (alla Diablo 3), logout improvvisi, store ingame bloccato, inviti nelle gilde buggati, e varie altre problematiche impreviste che hanno rovinato la festa all’utenza, specialmente quella europea.
Fortunatamente gli sviluppatori sono intervenuti con rapidità, risolvendo buona parte dei problemi, e per il giorno successivo i blocchi dei login sono spariti del tutto, anche se è rimasta qualche bega legata agli inviti in gilda e al negozio online. Ad ogni modo questa situazione è stata una mezza martellata sulle rotule per i fan del gioco. La possanza degli accessi online è spesso difficile da contenere e prevedere, lo si è visto mille volte, ma Arenanet aveva dato un po’ di sicurezza in più con i suoi continui controlli, e veder crollare anche questi ragazzi al day one ha lasciato non poco amaro in bocca.
Day 2: Zippozappo the Elementalist
Una volta riuscito a loggare, mi sono buttato sulla creazione del personaggio. Durante le precedenti prove avevo avuto modo di testare a fondo quasi ogni classe e razza, dunque ho optato per una specializzazione da me esplorata solo parzialmente, l’elementalista. Questo peculiare mago in Guild Wars 2 può ricoprire praticamente ogni ruolo, e ha a disposizione ben 4 elementi per arma equipaggiata, che gli donano una miriade di abilità differenti e un’utilità enorme in ogni situazione.  
La razza? Umano. Sì lo so, è banale, ma tra le starting zones quella degli umani è quella che mi ha colpito maggiormente, quindi ho voluto farci un altro giro. Ad eliminare la possibile noia derivante dalla ripetizione di quest già viste, oltre al già noto sistema degli eventi dinamici di gruppo, ci ha pensato il background del mio nuovo personaggio che, completamente diverso dall’ingegnere umano provato durante la beta, mi ha permesso di affrontare una storyline personale unica e fresca.
Una volta iniziato a giocare ho notato subito con piacere alcuni netti miglioramenti legati all’ottimizzazione del gioco. Il mio pc casalingo non è una bomba, ma se la cava discretamente bene, eppure durante la beta aveva arrancato non poco anche con settaggi grafici sotto la media. Ora con tutto al massimo il gioco viaggia costantemente attorno ai 30 frame, tolto qualche sbalzo in zone estremamente dettagliate e ricche di effetti particellari. Mantenere il frame rate stabile durante la video cattura non è sempre facile, ma di certo il balzo di qualità sulle schede ATI (con cui Guild Wars 2 sembra fare più fatica del normale) c’è stato. 
Per il resto tutto è parso quasi impeccabile durante la prima decina di livelli: pochissime quest buggate, numerosi eventi random, server già molto popolati e divertimento praticamente invariato. Il gioco riesce davvero a catturare l’utente, ed è una caratteristica che gli MMO ultimamente avevano quasi del tutto perso. Carina anche l’idea di inserire i giocatori in server istanziati quando quello principale va in overflow, nei quali è possibile continuare con le proprie quest. L’unico problema deriva dal fatto che, quando questo accade, non viene data priorità ai gruppi, e ci si può trovare separati dai propri amici finché non si ritorna in cima alla coda per tornare al server principale. Un problema di cui gli sviluppatori sono a conoscenza e che sarà presto risolto. 
Day 3: pazzi francesi e pvpaggio spinto
Durante la terza giornata (nella quale ho, per impegni lavorativi, giocato molto meno di quanto avrei voluto) ho magicamente scoperto che un giocatore francese era riuscito a raggiungere il livello 80, in gran parte grazie al crafting e a materiali forniti amabilmente dalla sua gilda. Metodologia interessante per il fast leveling, ma è comunque piuttosto impressionante vedere qualcuno al cap prima ancora dell’uscita ufficiale del titolo. Dopo aver ponderato qualche trucchetto per livellare rapidamente a mia volta, ho deciso di abbandonare i miei piani in toto per dare un’occhiata al World vs World PvP, che tanto m’era piaciuto nella prima prova. Anche in questo caso l’ottimizzazione è nettamente migliorata, e gli scontri sono risultati dannatamente divertenti, peccato che ora come ora Gandara, uno dei server di riferimento dei giocatori italiani insieme a Underworld e Fissure of Woe, abbia il controllo della stragrande maggioranza dei territori (in quanto server più popoloso) e che dopo l’uscita ci vorrà parecchio tempo perché questo dominio venga spezzettato tra gli altri mondi. Il tempo restante l’ho dedicato all’apprendimento di tutte le skill dell’elementalista, impresa più lunga del normale visto il gran numero di magie utilizzabili dalla classe. Dopo due giornate passate a fare quest minori e a eliminare orde di mostri e banditi, ho finalmente riempito la lista abilità e sono giunto alla fine della prima zona, pronto a passare in uno dei territori adiacenti. Si prospetta una lunghissima avventura.

Tolti i soliti problemi della prima giornata, le mie ore iniziali con Guild Wars 2 sono state estremamente piacevoli. Prevedibile, visto che i contenuti sono cambiati di poco rispetto agli ultimi beta weekend, ma è comunque bello constatare come questo titolo riesca a non stancare anche quando si esplorano zone già viste. I miei obiettivi per la review sono semplici: livellare rapidamente, affrontare i contenuti avanzati, e farmi mazzuolare un po’ in pvp. Non so dirvi quando avrò materiale sufficiente per una review approfondita, ma tenterò di essere il più accurato possibile. Voi non dimenticatevi di tenere d’occhio le nostre pagine!

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