Mentre leggete queste righe è facile che abbiate già tra le mani una copia incellofanata di Gran Turismo 5. Da noi è arrivato solo lunedì, e dopo diverse ore di gioco abbiamo pensato di condividere con voi le nostre prime impressioni in attesa di pubblicare la recensione completa.
HypeInserire nella Playstation 3 il disco di un titolo così carico di attese fa uno strano effetto, e l’attesa di giungere finalmente al menu iniziale è solo in parte mitigata della spettacolare quanto lunga introduzione. Comodi messaggi del tutorial ci guidano nelle prime fasi della navigazione, illustrandoci le sezioni principali dell’offerta ludica, ovvero modalità GT, Arcade, Generatore di tracciati e GT-TV. La nostra attenzione si è subito concentrata sulla prima, vero cuore pulsante dell’intera produzione, grazie alla quale abbiamo creato un nostro profilo personale e comprato una prima auto per avventurarci così nelle gare disponibili all’interno della sezione A-spec. Queste ultime sono divise per difficoltà, da Principiante fino ad Estremo, e si ripropongono in modo del tutto identico a quanto la serie ci ha abituato fin dagli albori. Partendo dalla tranquilla Sunday Cup, ci siamo trovati finalmente al volante della nostra nuova (si fa per dire, visto che l’abbiamo acquistata dal concessionario dell’usato) MX-5 Miata giallo canarino. Peccato che l’appartenenza dell’auto al gruppo Standard mettesse in mostra un dettaglio grafico non certo sconvolgente, constatazione messa momentaneamente da parte con la partenza della gara. Il feeling di guida risulta subito familiare, come sempre fluido e caratterizzato da una restituzione di tutto il “peso specifico” dell’auto. Meno convincente il senso di velocità ed accelerazione, anche sopra i cento chilometri orari non si ottengono brividi degni di nota, situazione migliorabile con il passaggio alla visuale in prima persona. La sfida non è particolarmente ostica e le auto controllate dalla CPU sembrano più concentrate a stare in pista piuttosto che ad ostacolare i nostri attacchi, così come chi ci segue non si fa troppi scrupoli a venirci addosso mentre sbarriamo loro la strada. I primi urti confermano inoltre le paure dei test di qualche mese fa: nessuna conseguenza sull’auto (ma è normale, i modelli standard non supportano i danni) e neanche la tenuta in strada sembra risentirne, così come il responsabile dell’urto. Anche nel caso di collisioni con il bordo pista le conseguenze non sono convincenti: un comodo rimbalzo e si torna subito in pista, senza subire alcuna conseguenza.
Nel tunnelSenza troppi preamboli, il titolo sembra non essersi smosso di un millimetro da quanto proposto negli anni, rifiutando volontariamente molti aspetti dell’evoluzione che il genere ha subito in quest’ultima generazione. Le diverse ore di prova ci hanno finora permesso di approfondire la conoscenza del gameplay sia in pista che tra i ricchi menu. Nonostante ancora dubbiosi sulla scelta di non implementare in Gran Turismo 5 una simulazione accurata dei contatti tra le auto, il titolo non ha fatto fatica a risucchiarci nel suo magico tunnel, permettendoci di popolare il nostro garage con tante auto e tempestandoci di molte competizioni diverse. Il nuovo sistema gestisce la crescita dell’io virtuale tramite due livelli, uno legato alla modalità A-Spec e uno a quella B-Spec, sbloccando un poco alla volta i livelli di difficoltà e l’accesso alle auto acquistabili dai concessionari, permettendo a chiunque di approcciare un titolo di queste dimensioni senza spaventarsi per la mole di contenuti. La navigazione tra i menu non è sempre intuitiva, ma abituandoci al loro funzionamento tutto è sempre più o meno a portata di pad, anche se un passaggio dalla gara al garage più fluido sarebbe stato gradito: riuscire a capire quali auto possono partecipare a certe competizioni si è dimostrato più complicato del previsto. Salvo qualche rifinitura, dal punto di vista dei contenuti il gioco non delude. E la forma? Polyphony Digital ci stuzzica da anni con immagini e video impressionanti e Gran Turismo 5 è veramente così, almeno ogni tanto. Sì, perché a fianco delle meraviglie tecnologiche di ultima generazione (le cosiddette auto Premium, il dettaglio dei circuiti e molte altre) nello stipatissimo blu-ray del gioco si celano anche diverse auto e tracciati presi di peso dal precedente capitolo (non il Prologue, ma Gran Turismo 4!) solo leggermente ritoccati, certamente non all’altezza delle aspettative. Non mancano all’appello anche numerosi difetti grafici, davvero poco giustificabili trattandosi di un’esclusiva in lavorazione da moltissimo tempo. Vedremo se i contenuti “Premium” sapranno sopperire a questi scivoloni estetici.
Siamo ancora lontani da una percentuale di completamento sufficiente per poter proporre un’analisi approfondita ed obiettiva, ma le prime ore di gioco ci hanno lasciato con sensazioni contrastanti. Da un lato l’ingranaggio funziona perfettamente, grazie alla mole di contenuti ed all’equilibrio con cui essi vengono proposti al giocatore, dall’altra scendendo in pista è impossibile non rimanere interdetti dall’immobilismo evolutivo di diversi aspetti. L’appuntamento è fissato a venerdì, con recensione e videorecensione complete: per ingannare l’attesa vi proponiamo un video gameplay con immagini prese direttamente dalle nostre prove, buona visione!