Gears of War 4 su Xbox One X

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a cura di Matteo Bussani

Inizia con l’esclusiva Xbox dedicata a JD Fenix, Gears of War 4, la nostra avventura tra i pixel di uno schermo 4K, in compagnia della fiammante Xbox One X.In particolare prenderemo d’esempio dei frame estrapolati direttamente dal gioco per riuscire a valutare la qualità dell’immagine in questa nuova veste ultra-dettagliata. Vi consigliamo di cercare la versione a risoluzione nativa nella galleria.

Una breve premessa

Prima di tutto è doveroso sottolineare a che risoluzione e framerate girano le diverse modalità, sui vari monitor. Indipendentemente dal pannello si può puntare alla qualità dell’immagine o alla fluidità, che corrisponde a un 4K pulito, o con supersampling su monitor FullHD, nel primo caso e a un FullHD 60fps nel secondo. Un risultato di tutto rispetto, che non dimentica l’HDR, attivabile nel caso in cui abbiate un televisore compatibile, ma che soprattutto non sacrifica totalmente la fluidità a dispetto della qualità dell’immagine. Già in passato avevamo avuto modo di affermare quanto l’HDR, nelle tinte scure di questo gioco ricco di ombre e giochi di luce, avesse trovato la propria dimensione, e non possiamo che riconfermarlo ora, di nuovo a tu per tu con il gioco.

Qualità

Optando per la qualità, rispetto alla versione di qualche tempo fa, troviamo un impianto di texture migliorato, con assets che faranno la gioia degli occhi dei videogiocatori più attenti ai dettagli. In generale poi troviamo i benefici apportati dal potenziamento della cosidetta draw distance, ovvero la capacità di disegnare oggetti più in lontananza, che rende l’immagine molto più nitida al colpo d’occhio, supportata anche da un evidente potenziamento degli algoritmi per l’occlusione ambientale. Quest’ultima, per chi non lo sapesse, serve per accentuare l’impatto visivo di un’immagine tramite il calcolo di un certo quantitativo di luce ambientale che possa predisporre la scena all’effetto dell’illuminazione diretta, contribuendo al fattore realismo. Anche l’algoritmo per la tessellation sembra avere impostazioni più impattanti, soprattutto per la capacità di rendere le diverse profondità dei poligoni in lontananza. Nei punti convessi della scena, soprattutto quelli più piccoli e dettagliati come le armi, la resa di questi due aspetti si percepisce in maniera chiara, mentre purtroppo non riesce a spingere al di là della sufficienza l’effetto visivo regalato da alcuni tessuti, ricoperti da texture che nei momenti di zoom si dimostrano non impeccabili. Gli effetti particellari, talvolta scarni soprattutto in occasione di qualche esplosione, non latitano i particolari negli schizzi di sangue. Piccola nota per le cutscene, non renderizzate in 4K, o perlomeno vittime di un upscaling, visibile nel lieve effetto blur, e contraddistinte a più riprese da qualche accenno di aliasing.Probabilmente inserire il remastering delle cutscene (come su Quantum Break) sarebbe costato molto di più allo spazio in memoria.

Fluidità

Virando per la fludità invece, che sia su un pannello FullHD o 4K, avrete sempre un’immagine a 1080p. Il dettaglio è comunque molto buono, anche se le superfici dei volti si appiattiscono e i capelli dei personaggi perdono di dettaglio, inevitabilmente accorpandosi. L’antialiasing inizia a girare in maniera evidente con un effetto di leggero rumore che va a sostituirsi alle scalettature dell’imagine. La fluidità viene però messa al prima posto, senza sacrificare il miglioramento alla draw distance sopra citata, che mantiene su un buon livello la resa delle ambientazioni. I 60fps sono granitici, senza sconti, anche durante il capture tramite la console, cosa che invece non è totalmente scontata votando il gioco alla qualità grafica. Il compromesso sembra efficace nelle modalità più votate alla frenesia e al gameplay come Versus e Orda, mentre nell’epica sequenza narrativa della campagna abbiamo preferito puntare tutto sul 4K.

Gears of War 4 è uno dei primi titoli a beneficiare ampiamente dei teraflops di Xbox One X, inserendo nell’equazione due modalità “potenziate”: una votata alla grafica e una alla fluidità. In entrambi i casi il miglioramento c’è e si vede, e le immagini nella galleria qua sopra a risoluzione nativa possono darvene un assaggio.

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