Questo è un articolo esperenziale, perché raccontarvi di una poltrona dedicata al gaming non può che passare attraverso quella che è un’esperienza, tra lo star seduto e cosa si prova a giocare in un modo diverso dal canonico utilizzo di una sedia di Sparco o una qualsiasi altra sedia d’ufficio. Vi racconterò, quindi, di come ho trascorso la mia Pasqua alternativa, a riposo da press tour e sessioni di review intense, in pieno digiuno sociale: perché, come qualcuno vi avrà probabilmente già detto, avendo a che fare quotidianamente, sette giorni su sette, con persone, amici, conoscenti, arriva un momento in cui una persona anela esclusivamente la solitudine, per qualche giorno e non di più. La mia inseparabile compagna di ferie, quindi, è stata la poltrona di GameWarez, azienda tedesca che si occupa del rendere rilassate le vostre sessioni di gaming.
Il riposo dei giusti (o forse no)
Colori e disponibilitàOvviamente l’esperienza poteva essere completata – e il consiglio per voi è quello di completarla davvero – con un pouf che possa fare da poggiapiedi o anche come posto a sedere per altri giocatori o amici, che avranno chiaramente meno confort del vostro. La differenza di prezzo è notevole tra i due prodotti, perché la poltrona viene venduta a 129,90 euro, mentre il pouf a 49,90 euro. Per il mercato italiano è disponibile la Classic Series nelle versioni Crimson Thunder (nero/rosso), Arctic Blizzard (nero/blu), Cosmic Lightning (nero/grigio argentato), Toxic Storm (nero/verde neon) e Mystic Sunset (nero/rosa neon). La mia è quella con le venature blu, un colore che mi è sempre stato molto caro, quasi quanto il giallo, che però non era disponibile. Il suo interno, per darvi un elemento ancora più specifico, è composto in perle in EPS, il che aiuta tantissimo l’ergonomia della poltrona e la possibilità di darle la forma che desiderate. Non sono riuscito a platinare Ni No Kuni II (stimano circa 80 ore di gioco e mi sono fermato a 70, con l’80% dei trofei conquistati), ma vi assicuro che per la prima volta in questo 2018 ho scoperto cosa significa riposarsi e senza una seduta così comoda, che mi ha permesso di tenere il collo comodamente appoggiato a uno schienale morbido e fisso, non sarei riuscito a riposarmi adeguatamente, nonostante – da persona molto testarda quale sono – lo scetticismo iniziale mi avesse portato a dire “non ho assolutamente bisogno di questa cosa”. Eppure…
Potete acquistarla, ovviamente, su Amazon.
La poltrona di Gamewarez – mi rendo conto – ha un costo elevato: 129,90 euro sono tanti per una seduta, ma la sua resistenza lo rende un prodotto praticamente immortale, così come la facilità nel lavarla riesce a donarci un prodotto che non ci creerà mai problemi di sorta. Inoltre è di una leggerezza disarmante e spostarla da un lato all’altro della casa è facilissimo. Infine ha un design molto sobrio, che ci permette di collocarla in qualsiasi stanza o luogo della nostra abitazione. Nella mia camera da letto, ad esempio, c’è un puzzle della Cappella Sistina lungo più di un metro e mezzo, incorniciato con dell’argento rifinito a mano, e a terra c’è il parquet: in un ambiente così illogicamente grottesco questa poltrona non disturba nessun occhio. Potreste anche pensare di utilizzarla all’esterno, per delle sessioni di gaming all’aperto con una console portatile oppure semplicemente utilizzarla per del comodo relax: chi ha detto d’altronde che un accessorio del genere debba essere usato esclusivamente per videogiocare?