Colonia – Una delle attrazioni principali in questa Gamescom ancora in procinto di cominciare è senza dubbio Playstation Vita, nuovo tassello nel ricco mosaico che Sony ama chiamare Playstation Experience, la quale comprende tutte le numerose possibilità offerte dai diversi hardware e servizi di intrattenimento messi a disposizione dal colosso giapponese. La presentazione ha dedicato ampio spazio al successore di PSP e soprattutto ha permesso alla stampa di provare in anteprima la folta line up che accompagnerà il portatile al lancio e nei mesi subito successivi. Diversi i titoli di grande interesse, configurando un’offerta ludica che tenta di soddisfare il palato di qualsiasi tipo di giocatore, dal casual al più hardcore, senza dimenticare importanti componenti accessorie come il supporto ai social network, browser internet, collegamento 3G e molto altro. Vi proponiamo quindi una carrellata dei titoli sui quali siamo già riusciti a mettere le mani, in attesa di poter approfondirne la conoscenza se non già in questi giorni di fiera, nei mesi che ci separano dall’uscita della console, non ancora annunciata, ma molto probabilmente fissata per il prossimo febbraio.
Wipeout 2048Uno dei brand da sempre legati indissolubilmente a Sony e alla sua Playstation è sicuramente Wipeout che, nonostante qualche saltuaria scappatella, negli anni ha supportato le diverse generazioni di console e la PSP con titoli di corse arcade futuristici di ottimo livello. PS Vita non sarà da meno e lo Studio Liverpool sta lavorando assiduamente per preparare una nuova esperienza di gioco fedele alla serie, ma allo stesso tempo rinfrescata nell’aspetto estetico e nel gameplay. Purtroppo la prova ci ha permesso solamente di fare una gara, ma i pochi minuti in compagnia di Wipeout 2048 ci hanno già alzato l’adrenalina nel sangue grazie prima di tutto al comparto estetico del titolo, tranquillamente paragonabile a quello velocissimo e sfavillante dell’episodio per PSN. Il tracciato che abbiamo potuto testare si snodava sospeso sopra una città, proponendo un dettaglio grafico impressionante ed effetti ripresi dal capitolo HD. Allo stesso modo, i controlli funzionano egregiamente, grazie alle ottime qualità dei componenti della portatile Sony, garantendo un gameplay fluido ed una risposta agli input precisa. L’unico dettaglio che al momento ci ha lasciati un po’ interdetti è il framerate che al momento non raggiunge i 60 FPS, feature che potrebbe tranquillamente arrivare in un secondo momento, visto lo stadio di sviluppo tutt’altro che avanzato.
RuinSin dal primo gameplay mostrato durante l’E3 2011, l’hack’n’slash firmato dai San Diego Studios sembra porsi come una buona riproposizione del classico gameplay alla Diablo, fatto di un continuo massacro di mostruosità assortite attraverso dungeon più o meno vasti. La postazione di prova a nostra disposizione ci ha permesso di familiarizzare con una delle tre classi previste, l’Assassino, naturalmente in grado di generare ingenti quantità di danno a discapito di una resistenza fisica non elevatissima. L’attacco principale, legato al tasto X, consiste nel lancio dei coltelli – con munizioni infinite – da utilizzarsi in combinazione con il lock sui nemici, possibile alla pressione del dorsale sinistro. L’utilizzo ripetuto di questa offensiva di base carica una barra grazie alla quale è poi possibile scatenare l’attacco potente, consistente in un certo numero di bombe – in quantità direttamente proporzionale al caricamento – da lanciare contro i malcapitati. A questi fendenti standard si affiancano le skill, utilizzabili alla pressione del tasto cerchio: durante la nostra prova ci è stato possibile vedere gli effetti del lancio di tre coltelli avvelenati, i quali distribuivano danno aggiuntivo e ripetuto nel tempo su tutte le mostruosità colpite.La visuale isometrica con telecamera fissa ha concesso agli sviluppatori di dedicare l’analogico sinistro all’esecuzione delle schivate, nel caso dell’Assassino ottime per tenere i nemici più grossi a debita distanza, e lanciare i coltelli senza troppi rischi. Nel complesso il set di controlli si è rivelato facile da padroneggiare, per quanto si noti un leggero lag tra gli input e l’effettiva esecuzione, che speriamo possa essere risolto nelle successive fasi di pulizia del codice. Ancora non del tutto chiara è l’implementazione o meno del touch pad posteriore, mentre le capacità tattili dell’OLED anteriore verranno probabilmente utilizzate esclusivamente per navigare i menu di gioco e l’inventario. Al momento attuale Ruin sembra promettere bene, grazie al comparto grafico eccezionalmente pulito – completo di parziale distruttibilità di alcuni elementi dello scenario – alla grande quantità di skill personalizzabili promessa dagli sviluppatori ed agli interessanti extra, come la possibilità per i giocatori di costruire una sorta di abitazione personalizzata per il proprio character, da difendere contro gli attacchi di altri player grazie al comparto multigiocatore.
Resistance: Burning SkiesLo showcase Playstation Vita è continuato con la prova del nuovo spin off dedicato alla trilogia di Insomniac, il cui sviluppo è andato ai ragazzi di Nihilistic. Il titolo propone un personaggio inedito per la serie, il vigile del fuoco Tom Riley, il quale per una sfortunata serie di eventi si trova coinvolto nella resistenza contro i Chimera. La demo permetteva di testare quelle che probabilmente sono le prime fasi di gioco: quando la stazione dei fireman viene attaccata dagli alieni, al protagonista non rimane che recuperare la propria ascia e darsi da fare per salvare la pellaccia. Sfruttando il touch screen OLED era possibile menare fendenti premendo un’icona a lato dello schermo, ma ben presto ci siamo trovati a fare fuoco con un ben più familiare fucile Chimera. A detta degli sviluppatori, tutte le armi del gioco avranno a disposizione una modalità di fuoco secondario, come da tradizione della serie, la quale potrà essere utilizzata con i comandi touch. Il fucile in questione permetteva ad esempio di selezionare più bersagli passando il dito sullo schermo per poi eliminarli in un’unica soluzione, mentre la carabina testata successivamente rilasciava una potente granata al tocco. Il tortuoso livello ci ha portato su per le scale del palazzo dei vigili del fuoco, nel disperato tentativo di raggiungere il tetto ed ideare una qualche via di fuga. Più volte durante la prova è stato necessario aprire il fuoco contro elementi dello scenario – ora un barile esplosivo, ora un silos per la raccolta dell’acqua piovana – al fine di aprire nuovi passaggi, sempre e comunque seguendo un percorso assolutamente lineare.Anche questa prova ha rivelato una risposta dei comandi non sempre prontissima, forse dovuta all’immaturità del codice di gioco: gli sviluppatori sono infatti pienamente in corso d’opera, tanto da non aver ancora preso decisioni per l’utilizzo del touch pad posteriore e per il comparto multigiocatore.Con un gameplay fortemente ancorato ai canoni della saga, Resistance: Burning Skies sembra pronto ad offrire ai fan l’intrattenimento portatile che si aspettano, condito con una nuova storyline, interessanti comandi touch ed un comparto visivo di ottimo livello.
Virtua Tennis 4SEGA ha presentato una versione dell’ultimo episodio della sua storica saga tennistica per PSVita in grado di sfruttare le peculiarità hardware del dispositivo portatile Sony. Il touch screen potrà essere utilizzato per effettuare i colpi e muovere l’atleta (sarà comunque possibile adoperare lo stick analogico). A seconda della direzione del movimento delle dita sarà possibile scegliere il tipo di colpo da imprimere alla palla. Tempismo nell’esecuzione del movimento, velocità, posizione del tennista rispetto alla palla saranno tutti fattori che concorreranno alla buona riuscita di un colpo. Caricando un’apposita barra si potrà ottenere un colpo particolarmente efficace, attivabile eseguendo il movimento con due dita. Chi non è ben predisposto verso i controlli touch potrà sempre ripiegare sul sistema tradizionale, fatto di stick e pulsanti.Per vedere all’opera il sensore di movimento della console si potrà selezionare la vista in prima persona e, muovendo la PSVita, si controllerà la visuale come se si muovesse la testa del giocatore. Chi soffre di mal di mare farebbe comunque meglio ad astenersi da questo tipo di inquadratura.Il sensore di movimento tornerà utile anche nei minigiochi; ne abbiamo provato uno in cui dovevamo colpire bersagli posizionati su una barca posta al centro dello schermo che si poteva far oscillare inclinando la console.Simpatica la possibilità di giocare in due sulla stessa PS Vita; in questo caso si gioca contemporaneamente, la visuale si sposta sulla verticale e ognuno controlla il proprio tennista con uno stick ed esegue i colpi sfruttando il touch screen.Segnaliamo infine l’utilizzo della videocamera, con la quale scattare foto per personalizzare il proprio personaggio.Tecnicamente Virtua Tennis 4 non risente del passaggio al piccolo schermo e risulta perfettamente godibile grazie ad una grafica pulita, una palette di colori vivaci in pieno stile SEGA e animazione fluide.Alla prova dei fatti quest’ultima incarnazione di Virtua Tennis non delude le aspettative e sembra avere le carte in regola per soddisfare chi cerca un gioco semplice, immediato e divertente. Chi al contrario desidera una simulazione tecnica di questo sport, è meglio che non si faccia particolari illusioni.
Asphalt – InjectionAccanto agli altri titoli era possibile provare l’ultimo episodio della serie Asphalt, nota agli appassionati di corse arcade che avranno avuto probabilmente occasione di provarla su iPhone. Il titolo Gameloft sprovvisto di qualsiasi velleità simulativa si distingue per un gameplay particolarmente semplice ed immediato che strizza l’occhio (con molte semplificazioni) a Burnout. Vi troverete a sfidare altri avversari guidando su circuiti con una presenza esegua di veicoli che sfrecceranno nella direzione opposta, evitateli all’ultimo momento e guadagnerete dollari extra; eseguite lunghi salti in aria e otterrete lo stesso effetto. In definitiva come avrete già intuito la vostra guida spericolata non sarà priva di remunerazione. Naturalmente non manca all’appello la classica barra del turbo da caricare (gli appositi bonus sparsi per la pista vi aiuteranno in questo compito) e la possibilità di eseguire takedown per eliminare i vostri avversari. Lo stile di guida è spiccatamente arcade e non dovrete dimenticarvi la derapata per eseguire le curve più strette. Attenzione comunque a non sbattere con troppa violenza contro i bordi della pista pena la distruzione della macchina.Dal punto di vista tecnico le poche piste provate sono apparse di discreta fattura, caratterizzate da una palette di colori piuttosto sgargiante. Le macchine presentavano pochi poligoni, mentre la fluidità era buona con un efficace senso di velocità. In attesa di un eventuale Ridge Racer i piloti di PSVita potrebbero prendere in considerazione Asphalt – Injection per sfrecciare sulle strade virtuali in spensieratezza e senza troppe pretese.
Uncharted: Golden AbyssDopo essere stati letteralmente entusiasmati dal trailer del fratello maggiore Uncharted 3, continua il nostro viaggio nel mondo di Nathan Drake e delle sue avventure, riproposte queste volta in formato tascabile. Inutile nascondervi che l’impatto visivo offerto dal titolo Sony Bend è di assoluto livello, con una giungla lussureggiante che è un piacere da guardare e da vivere. Il livello giocabile è lo stesso già presentato allo scorso E3, e ne mantiene quindi i medesimi pregi e difetti: se infatti il comparto tecnico è strepitoso e il feeling offerto dai due analogici è rassicurante, lo stesso non possiamo dire per i controlli touch, apparsi confusionari e sopratutto poco precisi, con il pannello posto sul retro della console come primo imputato. Scalare una parete rocciosa o arrampicarsi su una fune risulterà infatti più complesso del previsto e questo proprio a causa del pannello touch screen, che dimostra una lag eccessiva, che spesso farà compiere a Drake un’azione non voluta, che non potrà essere interrotta fino al termine dell’animazione. Se Naughty Dog dovesse riuscire a risolvere questi problemi regalerebbe all’utenza Vita un’esperienza di primissimo livello, che però non sarà mai tale se i controlli inficeranno il gameplay, da sempre punto di forza delle avventure del nostro cacciatore di tesori.
ModNation RacersTra i titoli che Sony ha messo a disposizione della stampa come contorno alla sua conferenza inaugurale faceva bella mostra di sé ModNation Racers, titolo che insieme a LittleBigPlanet rappresenta perfettamente la filosofia Create, Share and Play della compagnia. Nella nostra breve prova ci siamo concentrati sopratutto sulla creazione di un circuito, operazione resa particolarmente semplice e intuitiva dagli ampi pannelli touch screen della console. L’intero procedimento è realmente semplice e veloce: ci basterà infatti disegnare sul monitor il tracciato del nostro percorso, per poi vederlo magicamente diventare una vera e propria pista in pochissimi click, o forse sarebbe meglio dire “tap”. Una volta animato il tracciato con i consueti elementi di contorno saremo pronti a gareggiarci sopra, sfidando altri giocatori o piloti del computer. Anche in questo caso la grafica è pulita e fluida, anche se certo non fa gridare al miracolo, e tutta la produzione è permeata da quell’aria scanzonata, divertente e divertita dei suoi predecessori su PlayStation 3 e PSP. Proprio come i suoi predecessori il titolo soffre tuttavia di pesanti caricamenti, che spezzano oltremodo l’esperienza di gioco, e che devono essere ad ogni costo tamponati prima dell’uscita sul mercato, onde evitare le stesse proteste e lamentele viste per la versione PlayStation 3 del gioco.