Gamescom 2011 - Microsoft Play Day

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a cura di andymonza

Colonia – La GamesCom
non è ancora ufficialmente cominciata, eppure già da diversi giorni la città di Colonia gode dell’entusiasmo di cittadini e visitatori giunti per l’evento. Ogni angolo del centro è stato tappezzato di manifesti dedicati ai titoli più importanti, tram compresi, e per le vie si riconoscono nutriti gruppi di giornalisti internazionali. “Celebrate the games” recita il claim della più grande fiera europea di videogiochi e sembra proprio che in Germania ce la stiano mettendo tutta. Alla vigilia dell’apertura degli stand, alcuni tra i maggiori publisher hanno come di consueto approfittato dei diversi auditorium sparsi per la città per offrire alla stampa un antipasto di quello che verrà nei prossimi giorni. Per quanto Microsoft
abbia scelto di non tenere una vera e propria conferenza, probabilmente inutile a causa della carenza di annunci o nuovi titoli, la casa di Redmond ha comunque invitato i media internazionali ad unirsi durante il Play Day, uno showcase di tutte le uscite più importanti per Xbox 360. Protagonista principale il Kinect, come già la conferenza E3 aveva lasciato presagire, ma anche qualche spazio dedicato al core gaming, con Forza Motorsport 4 e Gears of War 3
ben in mostra.

Gears of War 3: modalità Orda 2.0Lo spazio dedicato al capitolo conclusivo della fortunata saga targata Epic Games ci ha permesso di prendere parte a diversi turni della nuova modalità Orda. Per quanto i capisaldi della divertente cooperativa per quattro giocatori siano rimasti i medesimi, gli sviluppatori si sono adoperati per aggiungere alla già ottima formula qualche nuovo elemento. I primi e più evidenti compaiono sotto forma di silhouette sparse nell’area di partenza. Avvicinandosi e premendo il tasto Y è possibile acquistare lo strumento di difesa da esse rappresentato: trincee elettrificate, sbarramenti con raggi laser, torrette automatiche e diversi altri. Il denaro occorrente verrà naturalmente guadagnato ad ogni round, eliminando quante più Locuste possibili ed ottenendo i relativi kill point. La meccanica funziona egregiamente, aspirando ad un doppio beneficio: data la necessità di acquistare (oppure riparare) le difese nel breve lasso di tempo tra una tornata e l’altra i “momenti morti” vengono completamente meno. Inoltre, ogni Locusta eliminata grazie ai diversi strumenti acquistati da un giocatore andrà ad aumentare i suoi punteggi e conseguentemente il suo portafogli. Naturalmente il denaro servirà anche per accedere a nuove armi (anch’esse rappresentate da silhouette sparse sulla mappa) e munizioni, laddove solo le armi di partenza verranno ricaricate automaticamente ad ogni nuova ondata. Qualche round di prova ci ha permesso di apprezzare anche la bontà della mappa, probabilmente ambientata tra le vie di Jacinto, ultimo baluardo della difesa umana contro le Locuste. Per quanto di dimensioni tutto sommato ridotte, l’ambientazione si è rivelata tatticamente ben disegnata, ed arricchita da eventi dinamici, come un allagamento progressivo delle strade. Il tempo di prova limitato ci ha permesso di arrivare solo fino alla decima ondata e di sconfiggere il relativo boss: riguardo questi ultimi, gli sviluppatori hanno promesso che si presenteranno con cadenza regolare durante l’incedere, rendendo sempre più difficile la sopravvivenza dei quattro compagni.

Forza Motorsport 4Le postazioni di prova dedicate al nuovo corsisitico firmato Turn 10 ci hanno permesso di mettere le mani su un unico tracciato ambientato in una montuosa ed innevata strada fuori città a bordo di due bolidi, una Subaru Impreza ed una Mustang vecchio modello, a testimoniare l’immancabile presenza delle muscle anni ’70 tra le scuderie contemplate dal titolo. Purtroppo il breve tempo a nostra disposizione non ci ha permesso di testare di persona nessuna delle novità previste, come ad esempio le variazioni climatiche procedurali, ma solo di fare qualche giro contro l’intelligenza artificiale. Oltre alla guidabilità, come sempre realistica e molto reattiva ai controlli, vero vanto della produzione è da sempre il comparto grafico, e questo quarto capitolo sembra intenzionato ad alzare gli standard. I fondali appaiono molto aperti, ricchi di dettagli accessori ed eccezionalmente definiti, così come i modelli delle auto, scintillanti e certosini tanto nelle visuali esterne che in quelle dal cruscotto.

Halo Anniversary: il multigiocatoreLe due postazioni dedicate al completo revamp di Combat Evolved erano votate al solo comparto multiplayer. A differenza della filosofia con la quale gli sviluppatori hanno deciso di affrontare la campagna singolo giocatore, in tutto e per tutto identica a quella originale, il multigiocatore è stato affrontato in maniera leggermente più “libera”. Al fine di adeguarsi alla grande evoluzione di cui il design delle mappe per il gioco online ha goduto negli ultimi anni, i ragazzi di 343 Industries hanno deciso di reinterpetare alcune delle ambientazioni del titolo originale, lasciando intatti gli elementi base degli scenari e lavorando d’immaginazione per costruire nuovi percorsi. Una scelta interessante, in grado di dare un buon motivo ai fan della saga per riprendere il pad in mano anche in compagnia, e scoprire un gameplay identico nella sostanza, ma rinnovato nella forma. Il risultato sembra già sin d’ora ottimo, un deja vu condito con un design contemporaneo in grado di non sfigurare anche a fianco di produzioni attuali ed originali.

Kinect Star WarsDopo averlo visto in azione ell’E3, siamo stati in grado di provare di persona il titolo Kinect dedicato alla “galassia lontana lontana”. Le postazioni dedicate permettevano di testare sia il livello già mostrato durante la fiera losangelina, appartenente alla campagna principale, sia alcune delle modalità aggiuntive. Tra queste ultime citiamo la corsa con gli Sgusci, naturalmente ispirata alla sequenza ambientata a Tatooine de La Minaccia Fantasma, e qualche livello extra dove il giocatore potrà calarsi negli ingombranti panni di un Rancor. L’intero gameplay della produzione ruota naturalmente attorno ai controlli di movimento possibili grazie a Kinect, i quali purtroppo non si sono rivelati sempre reattivi e ben congegnati. Nei panni del Jedi di turno è possibile menare fendenti con la spada laser, saltare per effettuare un’elegante scivolata in direzione del primo nemico in vista ed effettuare un ampio gesto con la mano destra per utilizzare il force push. Per quanto evocativo, il set di controlli non ha risposto benissimo alle nostre sollecitazioni, spesso leggendo in maniera errata i movimenti oppure mostrando un tangibile lag tra l’input e l’effettiva esecuzione. Si tratta di un aspetto bisognoso di maggior cura prima del rilascio: anche se la produzione è evidentemente dedicata ad un pubblico molto giovane, complice anche l’aspetto grafico semplice, una risposta dei controlli accettabile rimane un aspetto fondamentale per la buona riuscita.

Kinect Sports Season Two: Il tennisDopo il successo commerciale del primo capitolo, i ragazzi di Rare propongono ancora una volta l’intrattenimento per tutta la famiglia di Kinect Sports. La seconda stagione vede naturalmente diverse new entries nel catalogo di giochi contemplati, tra cui il tennis. Le postazioni dedicate permettevano di prendere parte ad una sessione cooperativa per due giocatori, possibile grazie alla capacità del Kinect di rilevare i movimenti di più persone contemporaneamente, ed al classico split screen verticale. Condito con la consueta grafica leggera e “giocosa”, il gameplay risulta molto semplice da padroneggiare sin dalle prime battute. Prima di ottenere buoni risultati occorre comunque un po’ di abitudine per anticipare adeguatamente l’arrivo della pallina, acquisita la quale il gioco scorre piuttosto fluido. Lontana dalle simulazioni dedicate allo sport vero e proprio, la modalità si concentra più che altro sulla natura intuitiva ed immediata dei controlli, offrendo un divertimento leggero ed alla portata di tutti, apparentemente ben confezionato.

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