Diablo IIIPrima novità, sicura al 99,999%: Diablo 3 arriverà su console. Non è stato confermato, ma all’evento c’era Josh Mosqueira, annunciato ai presenti con l’altisonante titolo di “capo sviluppo di Diablo, sezione console”. Il suo ruolo ha fatto girare molte teste, e Jay Wilson ha in seguito confermato che nel quartier generale Blizzard un team di sviluppo sta lavorando per studiare le console e la possibilità di un port. A questo punto il reveal ufficiale non serve neanche più. La news più sorprendente è arrivata dopo, con l’annuncio della difficoltà inferno. No, non è la traduzione in italiano di Hell (o meglio, lo è, ma non in questo caso). Trattasi di una difficoltà aggiuntiva, ancor più impegnativa della già durissima e appena citata Hell di Diablo 2, pensata per quei giocatori che sono duri, ma così duri, da poter tirare pugni via internet con la forza del pensiero. Le difficoltà maggiori in Diablo 3 si sbloccheranno esattamente come accadeva nell’illustre predecessore: completando la campagna in normal otterrete la versione nightmare, completandola in nightmare otterrete la versione hell, e così via. Diversamente dal secondo capitolo però, questa volta le ricompense saranno uniche e l’equipaggiamento delle difficoltà più elevate non avrà lo stesso identico aspetto di quello ottenibile in normale. Volete un mago con una veste in grado di far impallidire una ballerina del carnevale di Rio per spettacolarità e brillio? Vi toccherà migliorare abbastanza da poter affrontare il singleplayer nella sua forma più spietata. Non è tutto, anche gli artigiani potranno sviluppare i loro negozi al massimo livello solo durante la inferno campaign, e persino le rune e le gemme di alto livello dropperanno solamente contro i nemici più infuriati del gioco (le gemme sono ottenibili tramite combinazioni anche alle difficoltà minori, ma è un processo lunghissimo). Per quanto riguarda il livello dei mostri “infernali”, si parla di avversari di sessantunesimo livello. Il massimo livello raggiungibile dai giocatori in Diablo 3 è il 60, e non ci vuole molto a prevedere che sarà una sfida davvero brutale.
Heart of The SwarmPoche nuove riguardanti la prima espansione di Starcraft 2, purtroppo. Jonny Ebbert era in sala a presentare la sua creatura, ma non ha detto nulla che già non sapessimo. Almeno è saltato fuori qualche dettaglio sulla campagna singleplayer: Kerrigan sarà presente praticamente in tutte le missioni del gioco, gli Zerg saranno inizialmente ridotti a bande disorganizzate sparse per la galassia, e per riconquistare il controllo degli xenomorfi sarà necessario sfidare delle regine intelligenti a capo di questi gruppi. Ebbert ha anche affermato che le missioni saranno circa una ventina, e che la loro varietà sarà nettamente superiore a quanto visto in Wings of Liberty. Ultima chicca: Blizzard DOTA farà da spartiacque per l’arrivo dell’espansione. A quanto pare poco dopo l’uscita della attesa mod è previsto che arrivi nelle case anche Heart of The Swarm. La data di Blizzard DOTA verrà svelata al Blizzcon. Of Course.
CataclysmPer Cataclysm nella sala conferenze c’era Tom Chillon, che ha presentato una novità prevista per la patch 4.3 in arrivo, la transmogrificazione. A dispetto del nome impronunciabile, trattasi di una meccanica incredibilmente semplice e presente in molti altri MMO. Infatti è semplicemente la capacità di utilizzare il look di armi ed armature inutilizzate mantenendo le statistiche di quelle equipaggiate. Era ora che quest’opzione arrivasse anche in World Of Warcraft, i fan la reclamavano a gran voce da tempo. Tirate di nuovo fuori la vostra tier 2 armor da paladino, è il momento di sfoggiare nuovamente il cappuccio. Tra le novità ci sarà anche il Void Storage, in pratica uno spazio aggiuntivo per quelli a cui la banca non basta più. Altra aggiunta, e forse una delle più significative, è il Raid Finder. Si tratta di un sistema simile al comune Group Finder, ma trova team numerosi per affrontare le istanze più impegnative del gioco. Se pensate sia impossibile costruire in questo modo una squadra in grado di affrontare un raid, sappiate che il sistema ricerca giocatori in tutti i server per garantire un’attesa il più breve possibile. Il meccanismo è anche strutturato per trovare classi specifiche con equipaggiamenti e build all’altezza della sfida proposta. Si tratta di un passo importante per facilitare agli utenti casual l’entrata nel difficile mondo dei contenuti avanzati.
Domande finali… glissate con classeLa conference si è conclusa con alcune domande dal pubblico. Tralasciamo in toto quelle riguardanti date, nuovi annunci e seguiti di vecchi franchise. Conoscete Blizzard e saprete sicuramente che certi quesiti sono inutili (e infatti sono stati schivati con grazia felina dagli arguti sviluppatori sul palco). Ciononostante, alla richiesta di una data per la beta di Diablo 3, Jay Wilson ha incredibilmente voluto rispondere (più o meno) con un “puntiamo a settembre, è molto probabile”. Dopo una domanda riguardante l’uso di soldi veri nel gioco, Wilson ha poi confermato ciò che tutti sospettavamo da tempo, spiegando: “in Diablo 2 tutti compravano armi, solo che pagavano siti esterni per farlo. Anche in Diablo 3 possono comprarsi tutto, ma almeno ora la cosa è gestita direttamente ingame”. Insomma hanno messo sotto controllo il gold farming, non potendolo arginare. Sensatissimo. Ora aspettiamo il Blizzcon, sarà ancora aria fritta al 90% come l’anno scorso o ci saranno annunci da infarto? Chissà…