La Games Week è un’occasione per tutti i grossi publisher italiani di mostrare al proprio pubblico le maggiori novità in arrivo. Luminosi padiglioni carichi di versioni giocabili, modelle attraenti e mega schermi hanno invaso interamente il salone principale della fiera, regalando agli appassionati un ottimo spettacolo sia dal punto di vista contenutistico che visivo. Una più piccola realtà tuttavia si è mossa al di sopra dello spettacolo, nel vero senso della parola. Il piccolo spazio dedicato agli sviluppatori indipendenti nostrani è stato infatti situato sulla balconata superiore dell’evento in un angolo piuttosto sperduto ma che secondo noi, merita assolutamente di essere visitato.Per chi se lo fosse perso dunque, o per chi è ancora in tempo per farci un salto abbiamo deciso di dedicare questo spazio ad Indievault ed a tutti gli sviluppatori italiani carichi di prospettive e speranze che hanno portato le versioni giocabili dei loro prodotti in fiera.
UFHO 2UFHO nasce nel 2007 come progetto indipendente e senza pretese dall’animo prettamente multigiocatore. Senza alcun tipo di pubblicità o di sponsorship, in breve tempo, oltre mille giocatori popolano i server, spingendo così gli sviluppatori di
Tiny Colossus a crearne un seguito: esordisce così
UFHO 2, uno strategico competitivo a turni molto particolare. Fino a quattro avversari, umani o controllati dalla CPU, si fronteggiano su una piattaforma esagonale, contenente al suo interno altre sette piattaforme composte da altrettante celle. Ogni sezione può essere ruotata in senso orario ed è connessa alle altre tramite dei semplici corridoi. Obiettivo del gioco è quello di raggiungere le gemme che compaiono in maniera casuale all’interno di questa scacchiera futuristica prima dell’avversario, anticipando le sue mosse e cercando in qualsiasi modo si ostacolarlo. A disposizione si avranno un numero di azioni eseguibili contate, utilizzabili sia per spostarsi sia per ruotare le celle a nostro piacimento così da creare passaggi od ostruire le vie costruite dal nemico. A grandi linee dunque una sorta di Labirinth dei nostri tempi, con protagonisti ripresi da giochi più famosi come per esempio CommanderVideo di Bit.Trip. Nonostante la semplicità delle meccaniche, il gioco riesce a garantire un’ottima profondità ed è senza dubbio uno di quei titoli che faticherà a stancare il giocatore visto l’indirizzamento verso la competitività e la logica.
Galaxy WarsGalaxy Wars, sviluppato dal
VS Team, è uno strategico spaziale nel quale i giocatori avranno l’obiettivo di conquistare un’intera mappa planetaria, avendo a disposizione un numero limitato di unità e di risorse. Il sistema tiene conto della possibilità di utilizzare abilità di flanking, accerchiando i pianeti in possesso del nemico, ed altre tattiche di battaglia oltre che tutta una serie di potenziamenti derivati dalla fazione che si rappresenta. Il titolo è già in open beta ma è ancora lontano dal completamento, la versione finale includerà una campagna singleplayer di quindici missioni con tre schieramenti differenti ed una completa rivisitazione grafica, attuata in collaborazione con l’accademia italiana videogiochi (AIV).
One and One StoryOne and One Story è un prodotto particolarmente interessante. Sviluppato completamente in flash da Mattia “MATX” Traverso, il titolo è già disponibile su
Kongregate e Newgrounds e porterà i giocatori in un mondo unico, fatto di ombre, stagioni e riempito dall’amore tra due persone. Prendendo il controllo alternativamente di uno dei due innamorati lo scopo sarà quello di farli ricongiungere, cercando di superare indenni tutti gli ostacoli che si frapporranno sul loro cammino. Dalla giocabilità immediata ma dagli indovinelli quantomeno impegnativi,
One and One Story propone diciannove schemi più altri dieci bonus, differenziati per level design e gameplay. Essendo completamente gratuito non possiamo far altro in questo caso che consigliarvi almeno un giro di prova per testarne le qualità.
(this is a) META gameIndubbiamente uno dei progetti più originali portati alla Games Week,
(this is a) META game è un videogioco che ha come unico obiettivo quello di far pensare. Abbiamo prrezzato il titolo proprio per la sua volontà di uscire dagli schemi classici ed il desiderio di proporre qualcosa relativamente nuovo. Scordatevi quindi di trovare una grafica ricercata od un sistema di controlli all’avanguardia, tutto ciò che verrà richiesto sarà di concentrarvi e trovare la soluzione per superare le decine di livelli cervellotici che verranno proposti di volta in volta. Tramite il mouse controllerete una sorta di sfera acuminata e le pochissime indicazioni a schermo dovranno esservi sufficienti per arrivare a capire quale sia il vostro obiettivo. Più che un suggerimento diventa quindi un indizio quello che vi viene fornito ed un gameplay ibrido tra puzzle game e sparatutto vi coinvolgerà. Purtroppo il team
Blood Monkey non è ancora sicuro della distribuzione al pubblico del progetto proprio vista la sua particolarità ma siamo convinti che con un po’ di lavoro in più il titolo potrebbe essere apprezzato dall’utenza senza grosse perplessità. D’altraparte il team si è già dimostrato capace con il precedente
NaaC (Arena Shooter) del 2006 e con
Pablo Gavarez, semplice puzzle game dalle meccaniche ispirate al gioco del quindici, in arrivo su iOS durante i primi mesi del 2011.
Act of FuryDi sparatutto su iPhone ed iPad ne sono usciti veramente una valanga e cercare di portare qualcosa di nuovo non è mai facile. Così il genio italiano dei ragazzi di
DarkWave Games ha partorito
Act of Fury per sovvertirne le sorti. La cosa più interessante è che di fatto non servirà sparare, il nostro protagonista, tale Kraine, ha acquisito infatti la possibilità di creare un tornado accanto a se, rendendolo capace di distruggere i nemici semplicemente con il suo movimento. Carri armati, edifici e rocce, una volta distrutti verranno assorbiti, ripristinando parte dell’energia persa e garantendoci poi la possibilità di sfruttare preziosi power up. I controlli sono risultati immediati e la grafica piacevole e di sicuro appeal grazie allo stile fumettoso e pulito. Lo studio non è nuovo a produzioni di rilievo e la collaborazione con il publisher Chillingo (Cut The Rope) per Masters of Alchemy ne è la dimostrazione.Guardando verso il futuro i progetti sono quelli di riuscire a produrre e distribuire titoli su piattaforme maggiori come Steam od il servizio Live di Microsoft e non possiamo fare altro che augurargli di avere successo in questo campo.
FotonicaA sorpresa tra i tanti titoli nuovi e mai visti, è spuntato anche Fotonica. Un titolo ben noto nel settore nato più come esperimento che come videogioco ma rivelatosi poi una vera e propria opera d’arte, finendo per essere mostrato oltre che in diverse manifestazioni anche al museo dell’immagine in movimento di New York. Se il nome non vi ha ricordato nulla, guardando qualche screenshot sul
sito ufficiale riuscirete subito ad avere un’idea chiara del titolo in questione.
Fotonica è infatti un gioco basato unicamente sulla pressione di un singolo tasto, tramite il quale bisognerà saltare con tempismo perfetto da una struttura all’altra in una sorta di Mirror’s Edge stilizzato ma lanciati ad una velocità incredibile. Scambiando quattro chiacchiere con i ragazzi di Santa Ragione, piccolo studio di sviluppo milanese, è emersa la possibilità di un futuro sviluppo del gioco, introducendo una colonna sonora con la quale generare livelli randomici basati sui beat dei brani ampliando l’esperienza di gioco anche al reparto audio oltre che al semplice coinvolgimento visivo.
TrigononGià disponibile su App Store a 0.79€,
Trigonon è un puzzle game nel quale è necessario posizionare un respingente tramite touch screen per far terminare le diverse sfere che imperversano sullo schermo negli appositi fori sparsi per il livello. A garantire la longevità presenzia il completo supporto a Game Center con 15 achievements da collezionare e integrazione a Facebook per condividere con i propri amici i migliori risultati.
Trigonon è stato sviluppato da
Just Funny Games, sudio già noto per aver dato vita alla trasposizione ufficiale di Kingsburg. Lo studio oltre a sviluppare applicazioni Apple è attivo anche su Playstation Portable, su sistemi Android e nintendo DS.
Monster Trouble e Icaro RacingUna delle realtà più grosse del panorama indie italiano è sicuramente
Magic Dream Games che si prefiggie di raggiungere un numero decisamente vasto di pubblico, con prodotti di qualità sviluppati utilizzando Urgh, un engine proprietario semplice da utilizzare e dalle grandi potenzialità.La filosofia della compagnia segue dunque questo profilo, portandola ad investire risorse e personale per produrre giochi dall’alto contenuto tecnico, senza dimenticare giocabilità e innovazione. Gli esempi portati per l’occasione si riassumo in
Monster Trouble HD, tower defense già disponibile su App store ad un prezzo di 3,99$ e
Icaro Racing, gioco di aerei pubblicato da Nuoxygen che racchiude al suo interno un mondo di oltre 10km quadrati, meteo variabile e riflessi dinamici sulle superfici liquide. Apprezzabile inoltre la risposta degli aerei che, con l’aumentare del vento ed il peggioramento del clima, divengono instabili a causa delle correnti d’aria laterali.
SyderA chiudere lo stand ci ha pensato lo
Studio Evil con il suo titolo di punta
Syder. L’idea della società in questo caso è quella di anticipare l’uscita di
Syder con una versione pilota del titolo, distribuendola tramite facebook gratuitamente in modo da far conoscere alle persone anzitutto il nome del gioco. Il titolo in questo caso sarà un classico shooter a scorrimento orizzontale, caratterizzato dalla possibilità di impostare la grafica per donargli quel gusto anni ’80 tanto amata dai retrogamer. In base al successo ottenuto poi verrà rilasciato
Syder attraverso Desura e, possibilmente, Steam ad un prezzo di circa 10 Euro. Da shooter bidimensionale si passerà ad avere un mondo immenso di 130km quadrati generato randomicamente da esplorare e nel quale combattere, utilizzando tre navi differenti ognuna con punti di forza e punti deboli. Per quanto abbiamo potuto osservare allo stand i modelli delle navi, gli artwork e le animazioni sono assolutamente da elogiare. Si potrà inoltre giocare in modalità cooperativa od in competizione contro un altro team di tre giocatori per battaglie spaziali su larga scala.
Abbiamo deciso di dedicare questo spazio ad una realtà che in Italia ha bisogno di crescere e che purtroppo ha sempre poche occasioni per farsi conoscere al di fuori dei canali dedicati. Parlando con i diversi sviluppatori abbiamo provato a lanciare l’idea di un bundle di titoli indie completamente italiano utilizzando il modello “pay what u want” che oltre a fornire un’ottima vetrina potrebbe far conoscere al pubblico mondiale l’operato dei nostri connazionali, rivelatosi ricco di qualità e di passione. Molti di loro hanno presentato titoli validissimi e gli auguriamo un grande in bocca al lupo per tutti i progetti futuri!