Milano – Rispetto al resto del mondo, bisogna ammettere che il nostro Paese è culturalmente più arretrato in fatto di videogiochi. Piano piano, però, si comincia a intravedere una crescita, per quanto lenta, difficile e irta di ostacoli non sempre facili da scavalcare. Un altro piccolo passo (che poi forse così piccolo non è) è rappresentato dal Games Week, show promosso da AESVI (Associazione Editori Software Videoludico Italiana). Un evento interamente dedicato alla nostra passione, senza “contaminazioni” esterne, e di cui si sentiva effettivamente la mancanza. Il 4 Novembre è quindi una data che tutti i videogiocatori della penisola dovranno ricordare: giorno in cui finalmente anche l’Italia, precisamente in quel di Milano, ha riconosciuto l’importanza del medium videoludico, celebrandolo in tutto il suo genuino splendore con un una vera e propria festa assolutamente indimenticabile!
Un week end memorabile!Nonostante Games Week sia solo alla sua prima edizione, si è dimostrato una manifestazione interessante, ricca di cose da fare e vedere, con tantissimi giochi da provare in anteprima e soprattutto avvolta da un’atmosfera unica, sana e tremendamente entusiasmante. Già al suo primo anno l’evento è apparso completo, riuscendo a trascinare il pubblico nel grande mondo videoludico raffigurato in un così piccolo spazio. L’area espositiva, infatti, non ha potuto di certo vantarsi delle sue dimensioni, obiettivamente abbastanza contenute. Tuttavia, le innumerevoli postazioni di gioco, i tornei a cui partecipare e i tanti eventi realizzati, hanno messo in mostra una tale qualità organizzativa da rendere piacevole e veloce lo scorrere delle ore trascorse in quei pochi metri quadrati, avendo inoltre il vantaggio di rendere l’ambiente poco dispersivo. Appena messo piede nel salone espositivo siamo subito stati “aggrediti” dalle cortesi ragazze dello stand Vodafone, che oltre a stressarci (in senso buono) informandoci delle promozioni riguardanti la compagnia telefonica, ci hanno subito indirizzato a provare un gioco. Questa volta però non ci riferiamo a un videogame: ad aspettarci vi era una porta “sorvegliata” dal “portiere più forte del mondo”, ovvero una sagoma a forma umana in grado di inclinarsi per simulare una parata. Lo scopo del gioco era infatti molto semplice: fare goal. Dopo aver assistito a diversi fallimenti da coloro che ci hanno preceduto, un po’ incuriositi, fu finalmente il nostro turno. Qualche tiro impreciso e una clamorosa traversa non ci hanno però impedito di allontanarci soddisfatti (anche se sprovvisti di qualsivoglia premio), felici di aver segnato più di una rete. Ancora galvanizzati dal successo ottenuto sul “campo da calcio” abbiamo poi iniziato il nostro tour tra gli stand più interessanti. Dalla sensazione di velocità messa in scena nella zona riservata a Namco Bandai con F1 2011 e Ace Combat: Assault Horizon, alle imperdibili immagini di Max Payne 3 mostrate da Rockstar, alla sala completamente dedicata ad Assassin’s Creed: Revelations, fino ad arrivare all’area allestita da Nintendo e PlayStation, le emozioni che abbiamo vissuto nel giro di pochi minuti sono state fin troppe.
Tanti stand, un solo mondoConcedendoci un breve break per metabolizzare quanto appena visto e provato, abbiamo deciso di fare un giro esplorativo per osservare con calma ogni allestimento. Passeggiare tranquillamente tra la folla non ci ha per niente fatto rimpiangere le sensazioni provate pad alla mano. Al contrario: vedere persone alle prese con ogni tipologia di gioco ci ha trasmesso in egual misura un grande divertimento. Gente intenta a sfidarsi a titoli di ballo e canto, a regolare i conti con qualche gioco di sport, che si trattasse del calcio o di pericolose gare automobilistiche, ragazzi e ragazze, famiglie e addetti stampa: tutti uniti sotto la magia del puro divertimento, circondati da tante meraviglie tecnologiche e tanta musica (forse anche troppa!). Proprio mentre stavamo assaporando questi momenti un membro dello staff Sony ci ha informato della presenza di un’area PlayStation, riservata ai maggiorenni, in cui provare alcuni dei più famosi successi della società nipponica interamente in 3D. Dirigendoci dunque in questa zona, riparati e al sicuro da tutta la confusione, abbiamo provato titoli come God of War: Ghost of Sparta o Killzone 2 sotto l’effetto del 3D stereoscopico. Subito dopo non abbiamo potuto resistere al richiamo della cosiddetta Nintendo Difference e ci siamo immediatamente fiondati al suo stand. Neanche il tempo di guardarsi bene attorno che le cordiali ragazze di Nintendo ci hanno invitato a giocare a The Legend of Zelda: Skyward Sword. Senza pensarci due volte abbiamo impugnato Telecomando Wii e Nunchuk per iniziare la nostra prova e solcare i cieli con Link. E’ stato poi il momento di intraprendere una boss-battle, sempre con una ragazza dello staff Nintendo a commentare le nostre gesta, spronandoci e incitandoci. Dopo qualche tempo di indecisione e insicurezza, siamo infine riusciti a conquistare la vittoria e abbiamo abbandonato l’atmosfera di Skyward Sword solo per spostarci ad assaporare quella di The Legend of Zelda: Ocarina of Time 3D. Il tempo di fare una foto con la principessa Zelda e ci siamo rimessi subito in marcia, immersi in un ambiente dallo spirito in tutto e per tutto Nintendo, animato da cosplayer volti a interpretare personaggi come Mario e Professor Layton.
Una foto con…Molti stand, oltre a essere visivamente ben realizzati e in linea con i giochi mostrati, ospitavano anche personaggi indubbiamente carismatici. A infondere vita a queste grandi personalità videoludiche vi erano infatti molti membri dello staff della fiera, ben disposti a farsi fotografare dal pubblico. Sonic, Batman, un estroverso Ezio e persino la seducente Catherine erano solo alcuni dei personaggi che si aggiravano tra il pubblico della fiera. Tuttavia non c’era tempo da perdere: Mass Effect 3 aspettava solo noi. Pochi minuti di gioco sono bastati per farci tornare la voglia di vestire la corazza del comandante Shepard, nonostante la demo non rivelasse nessuna particolare o nuova caratteristica rispetto al secondo capitolo. Tra un gioco e l’altro, uno spettacolo di Parkour volto a pubblicizzare Uncharted 3: L’Inganno di Drake ha catturato il nostro interesse. Alcuni ragazzi si sono esibiti in salti acrobatici, mentre un commentatore sollecitava il pubblico a stimolare a sua volta questi intrepidi giovani. Tra incontri con celebrità come Dan Peterson o disegnatori Disney, e persino la sfilata dei cosplayer di Games Week, sono stati moltissimi altri gli eventi tenutesi alla manifestazione e meritevoli di attenzione.
Una volta abbandonato il Games Week la nostra prima impressione è stata quella di essere appena usciti da una grande festa, con tanto di intontimento dovuto all’alto volume della musica. Tanti videogiochi da provare in anteprima, spettacoli ed eventi da guardare o a cui partecipare non ci hanno permesso nemmeno per un minuto di annoiarci. Ad animare la fiera c’erano poi moltissimi membri dello staff, a cui va dato sicuramente il merito di essere riusciti a coinvolgere e divertire il pubblico con la loro simpatia e disponibilità. Games Week è insomma riuscito a intrattenere e a soddisfare chiunque, grazie a una buona organizzazione e alla qualità degli stand presenti. Il primo vero show in Italia dedito unicamente a consacrare l’arte del videogioco in tutte le sue forme. L’unica nota negativa? Attendere la prossima edizione per poterci tornare!