GT Academy: cronaca di un sogno

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a cura di Redazione SpazioGames

Anche quest’anno Sony e Nissan hanno organizzato la GT Academy, una sfida che mette a confronto i migliori piloti di Gran Turismo 6, dando loro la possibilità di mettersi alla prova su di una vera auto per ottenere la possibilità di diventare dei piloti professionisti. Abbiamo partecipato all’evento, e vi abbiamo raccontato la cronaca della giornata all’autodromo di Vallelunga in questo articolo. Ciononostante, abbiamo pensato di raccontarvi anche il punto di vista di chi ha partecipato e vinto l’edizione di quest’anno. Alessandro Albano ha ottenuto l’accesso alla finale di Silverstone dopo quattro prove, e in questo articolo ci racconta come si vive (e si vince) una finale nazionale di GT Academy.
Avvicinarsi ai propri sogni non è mai una cosa semplice, più ci si avvicina ad essi e più ci si scontra contro i nostri limiti. Dobbiamo aver il coraggio e la forza di superarli, di osare, probabilmente sbagliando la maggior parte delle volte. E sono i tuoi ultimi errori ad essere il tuo miglior insegnante. Una volta raggiunta una condizione di competitività, cosa possiamo fare, come possiamo confrontarci con i migliori?
La GT Academy è la risposta, la possibilità della tua vita, quella che ogni appassionato di corse ha sempre sperato poter avere almeno una volta.
Mi sento fortunato: è da tre anni che riesco ad essere tra i primi e quest’anno nelle qualificazioni Live. Essere seduto lì, sulla postazione per giocarti la tua unica possibilità, ti dà quella scarica di adrenalina folgorante: hai pochissimi giri per poter guadagnare l’accesso alla fase finale a Roma, Vallelunga. In quei pochi istanti capisci realmente cosa ti stai giocando, e il peso dell’emozione potrebbe influenzare negativamente una preparazione durata anni. Spingi il tasto Start e, dopo il primo giro, gli altri vengono percorsi con fluidità e decisione; manca solo tua madre a dirti che è pronto a tavola e l’immedesimazione è perfetta!
Pensi solo a fare bene quello per cui senti di essere portato da sempre: spingere sull’acceleratore.
Sappiamo bene che il giro perfetto non esiste c’è sempre modo di migliorarsi abbassando il best di decimi, se non millesimi. Tornato a casa speri che gli altri 400 aspiranti piloti (è il caso del Comicon di Napoli) non siano riusciti a battere il tuo tempo e che quei 1600km fatti solo per provare a qualificarti, gli ultimi 7 mesi di quotidiana palestra, la dieta sana e le infinite ore passate a Gran Turismo 6 con il Club (www.gtclubitalia.com) di cui sono il fondatore, non siano stati vani.
E rifletto come la Passione per i motori, per la velocità e quella naturale predisposizione alla competizione mi han portato ad avere la possibilità di realizzare tutto questo. Semplicemente fantastico!
E penso che quando “scendo” in pista in una gara online mi sento come un bimbo di 3 anni a cui han regalato le caramelle e lì mi rendo conto di quanto la competizione sia parte integrante del mio DNA.
La telefonata arriva: ho conquistato l’accesso alla finale nazionale, sono stato il più veloce. Bene! Non c’è tempo di crogiolarsi, è arrivata la parte più difficile: devo aumentare la mia sensibilità a Gran Turismo 6, imparare in Inglese i termini tecnici del Motorsport, allenarmi per le prove fisiche e, cosa più importante, dimostrare nuovamente di essere veloce con una vettura reale.
Ripercorro le finali 2012 e 2013 a cui ho partecipato e faccio un veloce confronto con il presente. Ho perso 20Kg, mi sono guadagnato la possibilità di allenarmi con i migliori al mondo in Gran Turismo 6, ho acquistato un kart professionale per accrescere le mie abilità di guida insieme al mio compagno di Club Matteo Masiera (finalista a Silverstone 2012) e non sento più lo stress da competizione.
Ma perché tutta questa determinazione?
Sono sempre stato uno sportivo, sin da piccolo la competitività mi ha trainato nella ricerca della perfezione, e per intere giornate ho lavorato per spostare sempre più in alto l’asticella dei miei limiti.
Ma arrivato a trenta anni mi sono accorto che il cassetto dei sogni è lì chiuso da tempo, con anni di polvere accumulati. E a questo punto è arrivata la telefonata della GTAcademy a risvegliarmi da quel torbido dormiveglia chiamato quotidianità, che non mi permetteva di pensare in grande, di andare al di là della mia immaginazione. Ti alleni duramente, fai enormi sacrifici, credi nelle tue capacità in attesa di sfidare gli altri finalisti a Vallelunga.
Nei giorni che precedono la fase finale nella testa c’è un solo pensiero, martellante: dimostrare di essere il più veloce.
5 Luglio: finalmente sono arrivato a Vallelunga, son felice ed emozionato come in attesa del mio regalo il giorno del compleanno quando avevo cinque anni.
Una schiera di ventiquattro finalisti mi attendono al varco, pronti a dare il loro meglio per interporsi tra me e la conquista di uno dei sei posti disponibili per l’accesso alla fase Internazionale, a Silverstone.
Molti avversari sono giovani, messi bene fisicamente (anche troppo) ma non è un problema. Quest’anno ho cambiato marcia. Ho deciso che questo sarebbe stato il mio ultimo tentativo: sono in modalità “o la va o la spacca”.
Prima prova: Fitness Test
È la prova più dura per me, mi son allenato tanto, anzi tantissimo! Devo solo dare il meglio di me stesso, i rimpianti non devono prendere il posto dei sogni. Nelle varie prove riesco a superare i test fatti a casa, sono contento ma gli avversari sono agguerriti e, in alcuni casi, anche più in forma di me. Alla fine della penultima prova sono a pezzi, e c’è da affrontare la prova più dura: il beep test (prova che misura la capacità di scatti). Verso il livello 7.4 sento le gambe cedere, il respiro aumenta a dismisura e cresce il pensiero di fermarmi. A quel punto sento l’orgoglio risalire e mi chiede “vuoi veramente vincere la fase Nazionale? Allora zitto e muoviti!”. Ho tirato così tanto che son riuscito ad arrivare al livello 8 prima di accasciarmi a terra moribondo. Non avevo mai raggiunto prima d’ora quel livello nei miei test. Ed è stata stupenda la sensazione di aver potuto superare i miei limiti, ancora una volta. È stato il giusto segnale che attendevo da tempo con fermezza: ci credevo con tutto me stesso.
Seconda prova: percorso cronometrato con Nissan Juke
Finalmente sono seduto su una vettura sportiva. Mi sento a mio agio, come sempre quando sono alla guida. Regolo un po’ il sedile per vedere meglio il percorso, ascolto l’istruttore con lucidità e decisione. Parto.
Nel primo giro devo spingere oltre il limite, devo sentire il comportamento dinamico della vettura per capire come affrontare il secondo giro (l’ultimo a mia disposizione) nel migliore dei modi.
Parto nuovamente per il mio ultimo e decisivo tentativo. Non sento nessuno stress, in mente ho solo un pensiero: guidare senza sbagliare.
Affronto le curve con naturalezza, l’auto non perde mai aderenza e questo mi dà la possibilità di aprire il gas prima in uscita di curva per proiettarmi con decisione in quelle successive. Freno bene e inserisco la vettura con più naturalezza rispetto al giro precedente. Finito.
L’istruttore sembra appagato, poche parole che possono essere interpretate sia in maniera estremamente positiva che estremamente negativa. So di aver fatto bene e mi proietto già con la testa per le prove successive.
Terza prova: Gaming
Quest’anno, in allenamento, ho adottato una nuova tecnica per accrescere la
sensibilità nei primi giri; tale tecnica sembra ripagare: infatti nella prima prova sono secondo assoluto, GRANDE!
Nelle successive prove riesco a stare nella top 5 assoluta. Ora bisogna solo mantenere la calma, qualsiasi errore può cambiare faccia alla giornata.
Quarta prova: Interview
Cerco di essere il più naturale possibile, di dar fondo al mio bagaglio di conoscenze per l’inglese e di non inventarmi nulla per essere il più credibile possibile.
Il Verdetto
A fine giornata arriva LA chiamata. Liuzzi e Gonçalo sono in attesa di proclamare i vincitori. Una schiera di finalisti e fotografi si accalca su di loro. Li raggiungo con serenità, quella di aver spremuto quasi tutte le mie capacità in quest’evento. Vedo quel foglietto in mano a chi deciderà la sorte dei ventiquattro finalisti; la mia testa dice di non guardare, la mia infinita curiosità chiede ai miei occhi di sbirciare se in controluce si intravede il mio nome. Abbasso lo sguardo e incrocio le dita. L’emozione mi avvolge, voglio sentire il mio nome. Il primo nome è stato annunciato, il secondo anche. Al terzo nome iniziano a salire le perplessità, i dubbi. “Dai Ale, non mollare tieni duro” mi ripeto in testa.
Gonçalo annuncia il nome: “Alessandro”. Il tempo che separa l’annuncio del nome da quello del cognome lo ricorderò come la sensazione più lunga della mia vita. Avrei potuto contare a mente i millesimi di secondo. Mi sono chiesto “Alessandro chi???”, “Albano” prosegue!!!
Faccio un passo avanti e stringendo il pugno provo qualcosa di incredibile, una fitta allo stomaco, una felicità infinita. Avevo guadagnato la finale, non riuscivo ancora a crederci. Tornato in albergo ero lì, dolorante sul letto, intento a guardare con la luce fioca della abat-jour la meritata coppa: stupenda! Ce l’ho fatta, è mia!
È l’inizio di un nuovo percorso, arrivato a casa la prima cosa che ho fatto, ancora tutto dolorante, è stata quella di andar a correre 8 km perché è nuovamente ora di superare i miei limiti: la strada da qui sarà dura e difficoltosa. I miei avversari mi aspetteranno a ed io li affronterò stringendo oltre ai denti anche i pugni!
Non sono un supereroe, sono solo un ragazzo come tanti altri determinato nell’intento di realizzare tutto ciò in cui crede fermamente. Se ci sono riuscito io, ci può riuscire chiunque abbia voglia di mettersi in gioco e che sia convinto che i sogni, quelli veri, possano realizzarsi solo se li si insegue con tenacia e caparbietà! Senza la voglia di vincere non si vince, lo si deve sentire dentro!
E la GTAcademy ti dà la possibilità di realizzare LA vittoria della tua vita. Semplicemente Grazie per avermi dato questa possibilità!
Chi è Alessandro Albano?
Alessandro Albano nasce a Brindisi nell’Ottobre del 1980. Dal lunedì al venerdì è un consulente informatico in quel di Milano, nei weekend è aspirante pilota.
Da sempre appassionato di videogiochi e motori, coltiva la sua passione con gli amici nel proprio garage smontando ed elaborando i vari mezzi a motore che capitavano sotto mano.
Successivamente, potendo contare su uno stipendio, ha approfondito questa sua passione acquistando auto sportive, moto sportive, Go kart professionali.
Appassionato di Fotografia, musica ed ingegneria meccanica ha creato un Club di Gran Turismo per poter competere con i migliori al mondo. Attualmente il Club è coronato da una serie di successi, oltre che virtuali anche reali. Ogni anno infatti, 1 o 2 membri del Club volano per la finale Internazionale a Silverstone.
Cos’è la GTAcademy?
La GTAcademy è un concorso pubblico sponsorizzato da Sony in collaborazione con Nissan per aspiranti piloti.
Prima fase: screma i più veloci giocatori di Gran Turismo 6 attraverso 2 diverse modalità:
1) Prova a tempo online (per circa 2 settimane puoi provare da casa l’accoppiata auto/pista che il concorso propone) tramite Gran Turismo 6 su Ps3
2) Prova a tempo Live: si dedicano dei fine settimana in più parti d’italia (quest’anno al Comicon di Napoli, e al centro commerciale Lingotto) dove hai solo 6 giri a disposizione per effettuare il tuo giro migliore nelle postazioni messe a disposizione per l’accoppiata auto/pista sempre proposta da loro
In totale quest’anno sono stati 40.000 giocatori a sfidarsi in queste due modalità di accesso alla prima parte. 
Seconda fase: una sfida tra i migliori 24 nella finale nazionale, che quest’anno si è tenuta nel circuito di Vallelunga. Ci sono 4 prove valevoli per avere un punteggio tale da designare la classifica finale da cui verranno presi i migliori 6 per la
Terza Fase: i migliori (ogni nazione ha un numero variabile da 2 a 6 giocatori) di ogni nazione Europea sostengono delle prove di abilità alla guida con una giuria che valuta le prestazioni di ogni pilota. Attraverso una settimana di duro Camp, viene preso il migliore di ogni nazione e si sfideranno in una gara sul tracciato di Silverstone per decretare il pilota che diventerà il pilota ufficiale Nissan per la 24 ore di Dubai.
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