Final Fantasy XV tra DLC e multiplayer

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a cura di Gottlieb

Lucca Comics & Games è stato palcoscenico anche per Hajime Tabata: il director di Final Fantasy XV è stato il più stakanovista di sempre, perché se in due giorni ha scavalcato le Alpi per andare da Parigi a Lucca, in questi anni è riuscito a farsi vedere, intervistare e a metterci la faccia più e più volte, innalzandosi a eventuale capro espiatorio di tutti quelli che potrebbero essere i peccati della fantasia finale. Noi, chiaramente, ci auguriamo che a Tabata possano essere ricondotte, poi, soltanto ottime parole, di ringraziamento per aver riportato in alto una serie alla quale, inevitabilmente, siamo tutti legati per un motivo o per un altro. Dalla cittadina toscana, quindi, Tabata ha raccolto il meglio, sfruttando la pittoresca location della chiesa di San Francesco per raccontarci quelle che sono le ultime features non ancora note, parlando dei DLC. Per approfondire, poi, la tematica ci siamo soffermati a parlarne anche con Haruyoshi Sawatari, che ha guidato il team di sviluppo dedicato.

Season Pass: cosa sappiamoIl Season Pass di Final Fantasy XV, acquistabile al prezzo di 24,99 euro, conterrà tre episodi originali ambientati durante gli eventi del gioco principale, dando maggior visibilità ai tre amici di Noctis, con una nuova avventura loro dedicata. Sarà così possibile sperimentare uno stile di gioco diverso, collegato chiaramente a ognuno di essi: la prima avventura, quella attualmente più avanti con lo sviluppo, è l’Episode Gladiolous, seguito poi dall’Episode Ignis e dall’Episode Prompto. L’acquisto degli episodi sarà disponibile anche separatamente. Al termine del trittico sarà disponibile poi l’Episode Comrades, un pacchetto con una modalità coop online fino a quattro giocatori, nella quale sarà possibile gestire i quattro componenti della squadra e avanzare in un’avventura unica ricreata appositamente per tale situazione. Da questo presupposto partiamo per affrontare la nostra conversazione con Sawatari, che si è occupato di dirigere il team dedicato a tale lavoro, supervisionato da Hajime Tabata, che nel mentre ha comunque avuto modo e tempo di continuare a occuparsi dello sviluppo principale di Final Fantasy XV, demandando le attività accessorie a Sawatari. Si presenta con una tinta accecante, un biondo atipico per i giapponesi, ma con un fare molto morigerato, che è agli antipodi di quello roboante di Tabata, un uomo che abbiamo imparato avere mille risorse e una capacità immensa di reggere la pressione oltre che di presenziare in ogni dove, nel mondo. Sawatari dalla sua ha anche meno contenuti da mostrare, purtroppo, e molte domande vengono addirittura bypassate perché i contenuti da spulciare non sono ancora pronti, anzi: i DLC sono ancora in fase di sviluppo e una vera e propria release non è ancora stata fissata, perché l’intenzione di prolungare il corso della vita di Final Fantasy XV è chiaro, ma non si sa ancora per quanto tempo. 

Le spiegazioni di Sawatari«Ogni personaggio ha un suo stile di combattimento e ogni episodio ci permette di lanciarvi in un’esperienza completamente diversa da quella che avete vissuto in Final Fantasy XV con Noctis, almeno dal punto di vista del combattimento – ci spiega, supportato dal suo traduttore, mentre ci mostra delle slide dei DLC – Prompto per esempio vi darà la possibilità di un approccio completamente diverso, avendo dalla sua delle pistole. L’esperienza cambia completamente con lui, quasi a diventare uno shooting game». I DLC, insomma, avranno necessariamente dei punti focali intorno ai quali girare e articolarsi, fino a ramificarsi: Gladiolus vi porterà in un mondo da combattente pesante e forte, armato in maniera possente e votato al corpo al corpo, Ignis invece vi condurrà all’interno di una città in rovina, tutta da scoprire, attraverso numerosi enigmi, con il suo modo di fare altolocato, con guanti e occhiali da tirar su. Ognuno di loro avrà poi una location ben specifica, dalle caverne alla neve, per caratterizzare ancor di più le rispettive avventure. Resta, però, da capire in che modo tutti i DLC si andranno a incastrare nella trama, perché Sawatari non risponde e non fornisce alcun tipo di dettaglio circa la possibilità che si tratti di un prequel o di un sequel: resta tutto da meglio collocare. Purtroppo è uguale la sorte anche del multiplayer, perché anche in tal caso Sawatari non ha nulla cui rispondere, essendo ancora in alto mare e non potendo fornirci alcun tipo di dettaglio: sarà possibile, come abbiamo già detto, utilizzare tutti e quattro i personaggi, ma non ci è stato comunicato altro, né sulla storia né sulla finalità in sé della proposta della coop. «Avevamo un piano: dopo aver finito il gioco volevamo realizzare dei contenuti aggiuntivi, per aumentare la qualità del prodotto, ma anche per aumentarle la vita. Abbiamo deciso di pubblicare qualcosa nel tempo così da dilazionare la release ed evitare che Final Fantasy XV potesse morire subito: per questo abbiamo messo in piedi un team dedicato – ci spiega ancora Sawatari – così facendo Tabata ha avuto la possibilità di finire il suo lavoro, concentrarsi maggiormente sulla storia originale. Noi invece abbiamo aggiunto più storie ai vari personaggi, raggiungendo un dettaglio diverso». Nessun piano ancora per la release, nessuna indicazione di sorta su quelli che saranno i tempi di sviluppo: ci sarà soltanto da attendere. Quello che è chiaro è che il lavoro su Final Fantasy XV sta diventando sempre più grande, sempre più immenso, a un mese scarso dalla release definitiva. La speranza è quella di ritrovarsi dinanzi a un lavoro davvero meritevole di lode, perché stavolta abbiamo realmente bisogno di esaltarci dinanzi a un nuovo Final Fantasy e dobbiamo realmente sapere che Final Fantasy è tornato.

Per chi si fosse perso qualcosa, rimandiamo alla scheda del gioco da dove potete raggiungere tutti gli articoli di anteprima.

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