Era tra le novità più attese tra quelle annunciate di Final Fantasy XV, forse anche più del primo DLC, che arriverà il 28 di marzo: parliamo delle modifiche al capitolo 13, annunciate mesi fa da Hajime Tabata dopo le tante contestazioni ricevute per una struttura troppo farraginosa e per un segmento di trama troppo fuori dalla filosofia dell’intero jRPG. Con l’aggiornamento pubblicato il 27 marzo è finalmente possibile mettere le mani sul nuovo capitolo 13, noto come Prospettiva Gladio, quello che ci porta ad avvicinarci sempre di più all’obiettivo finale e alla battaglia contro i nostri avversari.
È tempo di GladioEviteremo spoiler, soprattutto perché Final Fantasy XV, a oggi, è un titolo che non tutti hanno avuto modo di recuperare e di valutare in maniera soggettiva. Per meglio calarci nella storyline, però, ci troviamo nel momento in cui Noctis si è dovuto separare dai suoi compagni di viaggio e sta affrontando da solo un segmento del suo percorso privo di qualsiasi tipo di arma. Costretto a vagare tra enigmi ambientali, terminali, ascensori e cancelli da sbloccare, il principe di Lucis è chiamato a una già citata farraginosità dei comandi, che ci ha costretto, oramai quattro mesi fa, a una brusca frenata in quella che era un’avventura vissuta in frenesia e con la rapidità propria del battle system. Diversamente da quanto accaduto nel capitolo originale, stavolta non ci troveremo più nei panni di Noctis, bensì in quelli di Gladio: come noto, dalla trama, la guardia del corpo di Noctis, figlio del Kingsglaive Amicitia, si ritrova insieme a Ignis, debilitato dalla battaglia di Altissia, alla ricerca del loro principe. Prompto è anch’egli separato dal gruppo e in questa rivisitazione del capitolo 13 non è presente. In vista dell’arrivo del DLC con protagonista Gladio, la nostra avventura può essere definita quasi come un assaggio, un antipasto di quella che sarà l’esperienza con il primo contenuto aggiuntivo di Final Fantasy XV, perché il nostro alter ego sarà proprio il nerboruto eroe, con tutti i suoi movimenti molto più legnosi di Noctis e con il suo spadone da attacchi melee forti ma lenti. Gladio ci viene fornito con un livello di partenza standard, il 24, senza possibilità di aumentarlo o di potenziare le nostre stats: nemmeno l’equip sarà ritoccabile, proprio perché questo nuovo capitolo 13 può essere avviato dal menù principale senza dover necessariamente ripartire con la storia dall’inizio. Un vantaggio per chi ha già finito il gioco a suo tempo e non aveva alcuna intenzione di testare un New Game +, ma dall’altro lato un modo poco furbo di contestualizzare il tutto nella storyline principale. Forti della vostra memoria storica su quella che è stata la trama e della situazione nella quale vi ritroverete, dovrete avanzare per una durata di circa venti minuti nello stesso scenario attraversato da Noctis, tra terminali da rintracciare e utilizzare, cancelli da aprire e guide vocali di Ardyn da seguire.
Una strada parallelaGladio ha dalla sua un’arma base, uno spadone a due mani, che come accennavamo poc’anzi rende molto legnoso il suo movimento in battaglia, come d’altronde ci si poteva aspettare. Per rievocare quelle che erano le azioni da compiere negli scontri, su tutte Tempesta che era l’abilità base nelle combo con Amicitia, sarà possibile, con il tasto triangolo, scatenarsi in un attacco ad area che può sbaragliare tutti i nemici che stanno cercando di accerchiarvi. In aggiunta sarà possibile anche sfruttare una modalità furia, con un indicatore di danni che aumenterà ogni volta che ne subirete: una strategia che, però, vista la scarsa durata del capitolo non avrà modo di farsi apprezzare né di farsi padroneggiare adeguatamente, perché essendo Gladio a livello 24, tutti i nemici saranno proporzionalmente forti, quindi facilmente battibili. Il nuovo capitolo 13 di Final Fantasy XV, quindi, si veste per lo più da variante action, con un gameplay molto lento e nulla del GDR, non avendo alcun menù a nostra disposizione se non quello dell’inventario, fornito di alcune pozioni e code di fenice (che non abbiamo mai utilizzato, tra l’altro). Allo stesso modo l’unica battaglia che si è esaltata per donarci una parvenza di strategia maggiore è stata l’unica boss battle a nostra disposizione, anche questa però esauritasi abbastanza rapidamente, con il nostro avversario che dalla sua aveva soltanto la capacità di teletrasportarsi e colpirci eventualmente alle spalle. Non avendo, poi, dalla sua nemmeno la possibilità di schivare così come faceva Noctis e di sfruttare la proiezione tattica, Gladio non fa dell’aggiramento la sua arma migliore, pur essendo possibile in maniera manuale recandosi alle spalle dell’avversario: un aspetto che, anche qui, rende molto legnosa anche un’eventuale tattica di attacco da tergo. Al di là, quindi, di alcune cutscenes di intermezzo, con protagonisti Ravus e Ardyn, per aggiungere qualche aspetto narrativo che era stato completamente eluso durante la storyline principale, l’intero Prospettiva Gladio scorre abbastanza velocemente, senza alcuna complicazione e con un binario abbastanza scattante da attraversare. D’altronde la stessa mappa vi indicherà la direzione da prendere, come raggiungere il punto B dal vostro punto A e come, quindi, portare a termine l’avventura. Avere quindi a che fare con Gladio in questi pochi minuti profuma, come dicevamo prima, come un antipasto a quella che sarà l’avventura che lo vedrà protagonista indiscusso tra pochissime ore, perché il DLC è oramai in arrivo. Sicuramente il battle system sarà più elaborato di quanto mostrato in questo frangente, dove davvero il tutto si è fermato allo spam del tasto cerchio (la versione testata è quella PlayStation 4). Dal punto di vista tecnico, invece, non abbiamo denotato nessun particolare problema, confermando tutto ciò che era stato detto già in sede di recensione del capitolo principale: l’unico aspetto che ci ha leggermente infastidito è il ritardo con cui alcune azioni scriptate iniziavano, denotando un lag non piacevolissimo a fronte della fluidità che ci si aspettava. Detto questo, in ogni caso, la critica più coerente che si può muovere a questa modifica è che il capitolo 13, proposto così, non riesce a convincere l’attesa che aveva creato attorno a sé. Quello che Square-Enix ci ha proposto non è una modifica al capitolo 13, bensì una seconda strada, un percorso parallelo a quello già giocato che ci conduce a una preview del prossimo DLC, non una modifica, come era stato annunciato, alla versione originale. Nulla di più, nulla di meno. Per tutte le altre aggiunte che sono state invece apportate con questa nuova patch bisognerà, logicamente, affrontare l’avventura dall’inizio, in particolar modo per quanto riguarda le scene tratte dal DLC di Gladio.
Prospettiva Gladio, insomma, è un esperimento della durata di venti minuti o poco più che non ci dona niente di clamoroso né aggiunge qualcosa ai fini dell’esperienza già accumulata con Final Fantasy XV. Proporcelo come un’ammissione di colpa per un segmento non bellissimo da vedere è stato indubbiamente un errore da parte di Square-Enix: proporcelo come un assaggio di quello che sarà il DLC di Gladio sarebbe stato sicuramente più corretto, perché condurre il nerboruto compagno di viaggio di Noctis nell’inerpicarsi del labirinto di terminali e cancelli non è altro che questo. Un antipasto e nulla più. Il capitolo 13 originale resta, risultati alla mano, più gradevole e più sensato.