Final Fantasy XIV: A Realm Awoken

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a cura di Kaname

Furono in molti i videogiocatori che, qualche anno fa, rimasero amaramente delusi da quello che Square Enix era riuscita a realizzare con Final Fantasy XIV. L’imponente fardello ereditato a causa della notorietà di Final Fantasy XI si rivelò essere un’arma a doppio taglio sotto molti punti di vista. Se da un lato gran parte dei veterani dell’undicesimo capitolo guardarono alla nuova produzione come un prodotto a sé stante da affiancare al loro beniamino, altri si aspettarono invece una sorta di semplice ringiovanimento che avrebbe potuto offrire loro nuove, profondissime avventure, senza tuttavia stravolgere troppo le meccaniche che tanto avevano amato. Il risultato finale, sfortunatamente, vide la produzione nipponica incapace di soddisfare appieno gli uni e gli altri, proponendo loro un titolo che, sotto molto aspetti, appariva eccessivamente acerbo. Le opinioni negative, condivise ampiamente da pubblico e critica, seppur con qualche doverosa eccezione, condussero ad una chiusura anticipata dei server del gioco e alla nascita del progetto Final Fantasy XIV: A Realm Reborn. Rilasciato ufficialmente come vero e proprio seguito del Final Fantasy XIV originale, esso ha dimostrato a tutti come effettivamente Square Enix avesse tutte le carte in regola per rilasciare sul mercato un MMORPG di qualità, ma non fosse stata in grado di gestirle al meglio. Il nuovo titolo infatti è riuscito ad ottenere valutazioni molto positive in tutto il globo e, qualche giorno fa, la community ha potuto imbarcarsi in una serie di nuovi contenuti introdotti con il primo, massiccio update denominato per l’occasione A Realm Awoken.

Dungeon per tutti i gustiCome per tutti gli MMORPG, uno degli elementi più ostici da valutare ma, forse proprio per questo, di fondamentale importanza, è costituito dalla capacità di offrire agli utenti una fonte di divertimento costante, che li sproni a ritornare nel mondo creato dagli sviluppatori per intraprendere nuove avventure o affrontare nuove sfide. Essendo, per l’appunto, un perno assoluto di ogni MMORPG di qualità, la varietà dell’end-game è chiaramente uno degli aspetti su cui gli sviluppatori hanno deciso di concentrarsi maggiormente nelle settimane successive alla release per evitare cali eccessivi, per quanto inevitabili, nel numero delle sottoscrizioni. Per quanto moderatamente vario e divertente, infatti, il titolo Square Enix, così come molti altri prima di lui, ha mostrato in questo frangente i propri punti deboli maggiori. Dungeon e istanze si sono ben presto rivelati piuttosto carenti e ripetitivi, soprattutto per lo zoccolo duro dei giocatori intenzionato a concentrarsi al massimo per esplorare ogni singolo aspetto del gioco. A distanza di circa tre mesi, tuttavia, Square Enix ha finalmente rilasciato un aggiornamento pieno di novità tra cui: rivisitazioni di vecchie istanze con nuove meccaniche e livelli di difficoltà aumentati, le battaglie Extreme contro i Primal, una modalità PvP Arena, un raid da 24 giocatori e molto altro.

Una torre di cristallo (grezzo) e glorie del passatoIndubbiamente una delle novità più attese da parte della community, Crystal Tower, è un istanza da 24 giocatori in cui tre gruppi da 8 si uniscono per affrontare e superare le insidie di questa imponente fortezza/labirinto, farcita con elementi di evidente rimando ai capitoli che hanno reso celebre il brand Final Fantasy in tutti questi anni. Di per sé molto divertente e ben strutturato, il nuovo contenuto presenta tuttavia delle caratteristiche che hanno fatto storcere un po’ il naso a molti, soprattutto considerato il rinvio di svariati mesi. Inizialmente previsto come contenuto presente fin dal day one, a causa di problemi di svariata natura gli sviluppatori hanno eventualmente deciso di posticiparne l’apertura. Questo, tuttavia, ha causato un vuoto evidente nella delicata linea della progressione del proprio alter ego virtuale. Un gran numero dei giocatori, infatti, si ritrova ora eccessivamente potenziato per affrontare le sfide che Crystal Tower ha da offrire, il che non può che smorzare considerevolmente l’interesse a ripetere più e più volte tale esperienza. Altra nota stonata è l’impossibilità di entrare nel dungeon con un gruppo effettivo di 24 persone. L’unico modo per partecipare, al momento, è infatti quello di formare un gruppo da 8 giocatori e poi accodarsi per venire appaiati con altri due gruppi nella medesima situazione. I maggiori interessati dalla questione sono chiaramente i clan e le community focalizzate sull’esperienza di gruppo che, solo all’ultimo momento, hanno visto “crollare” le proprie aspettative. Assolutamente positive invece le prime impressioni per quanto riguarda le nuove sfide con i Primal, ossia Ifrit, Garuda e Titan, ora presenti anche in modalità Extreme. Come lascia facilmente intuire il nome, le tre boss battle tornano ora in forma più “cattiva” che mai, con meccaniche completamente nuove ed altre rivisitate e complicate per assicurare anche ai più preparati non pochi grattacapi. Ad essi si affiancano anche una battaglia con Ultima in versione Hard Mode e Good King Moggle Mog XII, per quanto di gran lunga più semplici e “accessibili” ai giocatori meno esperti o preparati.Altra importante novità è l’aggiunta di Haukke Manor e Copperbell Mines in difficoltà Hard e di Pharos Sirius. I primi due non sono altro che delle rivisitazioni di istanze già presenti fin dalla release del titolo, mentre l’ultimo è un dungeon assolutamente inedito e particolarmente interessante che va ad affiancarsi a Wanderer’s Palace e Amdapor Keep come contenuto di livello 50.

Non solo mostriSeppur abbastanza acerba, è stata inoltre introdotta una modalità PvP strutturata in arene che vede affrontarsi due team da 4 giocatori in agguerriti scontri all’ultimo sopravvissuto. Alcune meccaniche e il bilanciamento di classi e abilità sembra abbiano bisogno di qualche correzione ma, perlomeno, possiamo garantire che essa saprà offrire agli interessati una modesta dose di divertimento. Chiudono l’offerta di veri e propri contenuti “giocabili” una nuova sequenza di incarichi, che espande la quest line principale, le cacce al tesoro e le quest giornaliere delle tribù. Altre novità introdotte dall’update, oltre all’immancabile mole di ribilanciamenti a classi ed abilità per cui vi invitiamo a visionare il patch log ufficiale, sono la Duty Roulette e il sistema di Housing per le Free Company. La prima altro non è che una sorta di matchmaking giornaliero il quale vi conferirà particolari bonus come denaro o punti esperienza per il completamento di alcuni dungeon precedentemente sbloccati e scelti in maniera assolutamente casuale. La seconda invece, come lascia intendere il nome, offre alla Free Company (o gilda) la possibilità di comprare un appezzamento di terreno in alcuni particolari distretti delle città ed edificarvi una sorta di quartier generale in cui organizzare semplici ritrovi, eventi o quant’altro.

Come già constatato in sede di recensione, Final Fantasy XIV: A Realm Reborn si è rivelato essere un titolo dalle notevoli qualità e con questo corposo update siamo sicuri che un maggior numero di giocatori potrà venire attratto da quanto ha da offrire lo splendido mondo di Eorzea. Come sempre per quanto riguarda gli MMO i dubbi principali riguardano, sostanzialmente, la capacità della compagnia nipponica di assicurare un flusso di contenuti di primo livello ma, soprattutto, costante nel tempo. Per decretare il vero successo di un titolo di questo genere, infatti, non basta soffermarsi sui risultati nelle prime settimane successive all’uscita sul mercato ma bisogna dimostrare la capacità di perdurare nel tempo e offrire, di volta in volta, contenuti sempre nuovi ed intriganti. Perlomeno con A Realm Awoken Square-Enix ha dimostrato di essersi avviata nella giusta direzione.

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