Far Cry 3 è stato un ottimo titolo: lo testimoniano i lusinghieri voti della stampa, e il gradimento dei giocatori. Al di là delle caratteristiche puramente tecniche, e legate alle dinamiche di gioco, uno dei meriti della produzione Ubisoft Montreal è stato senza dubbio quello di sapere introdurre nell’immaginario dei giocatori un personaggio di sicuro spessore, carismatico e imponente come quello di Vaas. Così, se si chiede a un qualsiasi giocatore quale sia la definizione di follia, il pensiero di questi correrà per forza di cose alle atmosfere tropicali e alle prime emozionanti sequenze proprio del titolo in questione. Una volta raggiunta una vetta così alta, però, potrebbero venire le vertigini: ripetere un successo del genere, per Ubisoft, è un obiettivo che potrebbe far tremare le gambe e mancare il respiro, ma a quanto pare dalle parti di Montreal la follia è un concetto relativo. Prepariamoci allora, a vivere una nuova avventura, ancora più in alto: con Far Cry 4, infatti, si va sull’Himalaya.
Territori poco ospitaliLe poche notizie a nostra disposizione finora sul prossimo Far Cry 4 partono proprio dall’ambientazione: sarà dunque l’Himalaya, e in particolare la regione di Kyrat, a far da sfondo alle avventure di questo nuovo progetto. Si tratta evidentemente di un setting che va a distaccarsi dalle atmosfere tropicali viste in Far Cry 3, le quali a loro volta ben poco avevano in comune peraltro con il Leboa-Sako, territorio centro-africano teatro del secondo capitolo della serie.La varietà potenziale di questa scelta, in effetti, è notevole: i territori himalayani presentano un concentrato di piogge intense, alture innevate e clima aspro, e tutta questa differenza di ambientazioni non può che essere positiva. Si sa evidentemente poco su come il giocatore potrà andare a interagire con questi territori impervi, anche se da più parti è stata anticipata la possibilità di viaggiare in groppa agli elefanti: le conferme, in questo senso, emergerebbero anche dalle pochissime informazioni sul titolo attualmente disponibili, specialmente laddove si parla del fatto che i giocatori faranno bene ad aspettarsi un ingente numero di armi, veicoli e animali. Al di là di questo, uno dei campi in cui questo Far Cry 4 sarà chiamato ad eccellere sarà, senza ombra di dubbio, la figura del cattivo di turno. Se davvero la produzione Ubisoft vuole ”portare la serie a un livello superiore”, e soprattutto “sorprendere i giocatori e superare le aspettative dei fan”, come dichiarato dal produttore esecutivo Dan Hay, è lecito attendersi un personaggio carismatico almeno quanto Vaas. Prendendo per buone le prime immagini del gioco, che potrebbero anche andare a costituire le boxart del prodotto finale, dobbiamo dire che il feeling dato dallo sguardo del losco figuro vestito di tutto punto sembra dare sensazioni positive. Certo, è praticamente impossibile lanciarci in giudizi affrettati ma, stando a quanto visto finora, tutto quello che sappiamo del nemico da affrontare è che si è autoproclamato re del Kyrat. Non c’è dubbio però che l’essere seduto su un trono di pietra, con un AK-47 alla propria destra, e il tenere una mano sulla testa di un malcapitato uomo in ginocchia, dia a questo personaggio un certo carisma. Nel momento in cui dovesse essere confermato che il pazzoide vestito con un completo viola che fa tanto Saints Row sarà un antagonista da battere, il pensiero non potrà che andare a fare un confronto con Vaas. Sarà molto importante, allora, l’impostazione data da Ubisoft: proporre un “more of the same” e chiedersi ancora cosa sia la follia potrebbe essere un passo falso. La sfida, in questo senso, sembra essere quella di proporre un personaggio che riprenda il carisma di Vaas, ma che allo stesso tempo si differenzi da questo. Un primo confronto, anche solo di abbigliamento, parrebbe consigliare che gli sviluppatori abbiano intrapreso questa seconda direzione ma, per evitare di prendere fischi per fiaschi, è bene prendere le considerazioni appena fatte come semplici supposizioni.
Obiettivi ambiziosiCome è normale che sia, ogni annuncio di un nuovo gioco che si rispetti porta con sé toni entusiastici e a volta un po’ sopra le righe. Nel caso di Far Cry 4, la certezza degli sviluppatori è quella che il titolo ”sarà uno dei migliori sparatutto in prima persona di sempre”. Considerato quanto mostrato finora, è ovviamente difficile affermare se sarà davvero così, ma c’è da dire che la base di partenza è comunque più che buona. Una delle caratteristiche più apprezzate del precedente Far Cry 3, tra le altre, era costituita dal mondo di gioco esplorabile, pieno di cose da fare e teatro di scene spettacolari. Da questo punto di vista, come già detto, l’ambientazione himalayana dovrebbe assicurare un punto di partenza di una certa qualità, e dovrebbe garantire un quantitativo di attività se non altro pari al precedente capitolo.Per quanto riguarda le dinamiche di gioco, è lecito aspettarsi un’evoluzione del gameplay, più che una rivoluzione. Accanto a sessioni sparatutto frenetiche (la presenza di un AK-47 nonché di un RPG già a partire dalla probabile boxart dovrebbe fugare ogni dubbio su questo), è probabile che il protagonista principale sia chiamato a scegliere anche approcci maggiormente riflessivi, magari sfruttando la silenziosità delle distese innevate himalayane. E’ lecito altresì aspettarsi un qualche sistema di evoluzione del personaggio, un po’ come visto nel precedente titolo con protagonista Jason Brody; se con l’avanzare dell’avventura questi poteva imparare a muoversi più velocemente o a essere letale nel confronto ravvicinato, in questo prossimo Far Cry 4 è più che plausibile aspettarsi un sistema di avanzamento simile.Alla luce dei pochi particolari trapelati sulla trama, poi, sembra facile ipotizzare che uno degli obiettivi sarà quello di rovesciare il regime dell’individuo autoproclamatosi re, magari entrando a far parte di una lotta tra fazioni che si contendono il potere. Quale parte avrà il giocatore in tutto questo rimane da scoprire, così come resta da vedere quale sarà il ruolo della modalità multiplayer, e se la qualità delle sessioni online sarà pari a quella delle fasi in singolo.
Anticipare il futuroChiudiamo questo nostro primissimo approfondimento su Far Cry 4 parlando degli elementi emersi e relativi ai bonus legati al preordine e alle piattaforme su cui approderà il titolo.Per quanto riguarda il primo aspetto, è già certo che la prenotazione del gioco darà diritto a ottenere la limited edition contenente il DLC La Redenzione di Hurk. Questo personaggio, che come ben ricorderanno i giocatori di Far Cry 3 ha fatto la sua introduzione nel pack Monkey Business, sarà protagonista di tre missioni single player che lo vedranno in fuga dalla prigionia. Nelle peripezie del protagonista in questione, come si può bene vedere dall’immagine promozionale trapelata nelle scorse ore, troverà posto un’arma decisamente sopra le righe, chiamata l’Impalatore. Si tratta, in sostanza, di un grande lancia arpioni con cui ci si potrà divertire a appendere i propri nemici in giro per le mappe di gioco.Vale la pena, poi, lanciarsi in una piccola riflessione che, come ormai si è capito, deve essere presa cum grano salis: osservando il fondale su cui si staglia il personaggio già visto in Far Cry 3, è lecito notare come la boxart raffigurante il losco figuro in viola descritto poc’anzi e lo stesso Hurk presentino un’ambientazione assai simile. Vuol dire forse che questo prossimo Far Cry 4 avrà collegamenti più o meno marcati col capitolo precedente, e con i suoi personaggi?Per quanto riguarda la piattaforme di gioco, infine, dobbiamo confermare che il titolo sarà cross-gen: accanto a Xbox One e Playstation 4, le nuove avventure targate Ubisoft saranno disponibili anche su Xbox 360, Playstation 3 e PC. Resta da vedere come questa scelta influirà sul comparto tecnico, e se le numerose versioni presenteranno differenze in termini di contenti: occorrerà attendere l’E3, plausibilmente, per ottenere informazioni maggiori.
L’annuncio a sorpresa della giornata di ieri ha portato con sé speranza e attesa: se questo nuovo Far Cry 4 dovesse confermare e migliorare quanto visto nel terzo capitolo della serie Ubisoft, i giocatori potrebbero avere tra le mani un ottimo titolo. Resta da vedere se e fino a che punto la natura cross-gen del titolo costituirà un ostacolo alle innovazioni nel gameplay e nel comparto tecnico, ma fino a quando non si avranno nuove e più probanti notizie, ogni supposizione rimarrà priva di un qualche valore. Per saperne di più allora, potrebbe essere necessario temporeggiare fino all’inizio di giugno, in occasione dell’arrivo della conferenza E3 di Ubisoft: nell’attesa, rimanete con noi per tutte le news e gli aggiornamenti in tema.