Sappiamo pochissimo, di Fallout 76: Bethesda si è limitata a far sapere che il gioco sarà presentato nei suoi dettagli all’E3 2018, ma per quanto riguarda il gameplay i colleghi di Kotaku sono sicuri che ci troveremo di fronte a un multiplayer survival online, sulla scia di giochi come H1Z1. In questo approfondimento vogliamo però concentrarci sullo scenario narrativo del gioco e su dove si piazzerà nella timeline della serie, perché se il possibile esordio di un’esperienza multiplayer nelle wasteland di Bethesda rappresenterà sicuramente un taglio rispetto alla tradizione, ci sono indizi che fanno pensare che lo farà anche il suo contesto. E, di conseguenza, il gameplay.
La Grande Guerra Nucleare
Lo scenario post-apocalittico che caratterizza la serie Fallout è legato alla cosiddetta Grande Guerra Nucleare del 2077. Secondo la lore della saga, dopo crescenti tensioni negli anni precedenti sabato 23 ottobre 2077 i rapporti tra Stati Uniti e Cina precipitarono, con il risultato che le due nazioni scatenarono i loro missili atomici una contro l’altra. A partecipare ai bombardamenti, in breve, furono tutte le maggiori potenze atomiche del mondo, tra cui la rinata URSS, che scatenarono i loro arsenali. La guerra cominciò e finì nella stessa data: la sera del 23 ottobre 2077, il pianeta Terra disse addio alla civilizzazione così come l’aveva conosciuta, alla stragrande maggioranza dell’umanità e, anche a causa delle seguenti piogge radioattive, a moltissime specie animali e vegetali.
Un rifugio con cinquecento ospiti
I dettagli noti sul Vault 76, al momento dell’annuncio di Fallout 76, sono purtroppo molto pochi. A parte la data di costruzione, sappiamo che il Vault può ospitare fino a cinquecento persone, il che lascia supporre che, in caso di scenari interni (come quelli mostrati nel video), avremo a che fare con parecchi altri individui.
Molto, molto, molto prima di Fallout 3 e Fallout 4
L’elemento più interessante tra quelli resi noti nel trailer è l’anno in cui si svolgerà Fallout 76: in apertura al teaser viene infatti mostrato un Pip-Boy, il cui datario indica che stiamo vivendo la mattina del 27 ottobre 2102. Si tratta di un riferimento che deve farvi venire più di un brivido radioattivo e che confermerebbe l’idea di un gioco di ispirazione survival, se pensiamo che la Grande Guerra Nucleare del 2077 è passata da soli venticinque anni.
Mentre continua a supportare The Elder Scrolls Online, sembra che Bethesda sia intenzionata ad affiancare al suo gioco di ruolo ambientato a Tamriel una nuova esperienza online persistente, che ci porterà però nell’universo di Fallout. Gli indizi narrativi che ci ha svelato il primo teaser di Fallout 76 ci lasciano pensare che vivremo in un mondo altamente nuclearizzato, e anche il fatto che il Vault 76 sia uno di quelli preposti al controllo degli altri rifugi (e dei loro inquietanti esperimenti) non può essere un caso.
Possiamo solo aspettare la conferenza Bethesda all’E3 2018, che si terrà alle 3.30 del mattino dell’11 giugno, per scavare più in profondità sotto i primi dettagli di Fallout 76, con in mente una consapevolezza: la guerra non cambia mai, ma Fallout potrebbe essere pronto a farlo.