Fallout 4 - Contraptions Workshop

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a cura di erik369

Nuovo mese, nuovo contenuto scaricabile. Il piano di Bethesda per il supporto del suo titolo di punta è certamente ingegnoso. Offrire nuovi contenuti a intervalli di tempo regolari ha indubbiamente allungato il ciclo vitale di Fallout 4, il quale continua a far parlare di sé. Il quarto dlc si allontana sensibilmente da quanto visto nell’ottimo Far Harbor, costituendo difatti un’aggiunta di entità minore, incentrata solo ed esclusivamente sul sistema di crafting. Contraptions Workshop vi permetterà di incrementare ulteriormente la personalizzazione dei vostri insediamenti post apocalittici, ma quanto realmente significative sono le aggiunte introdotte?

Effetto dominoCome abbiamo già accennato Contraptions Workshop vi permetterà di realizzare tutta una serie di nuove creazioni, espandendo le possibilità offerte dal già più che buono sistema di crafting presente in Fallout 4. Nonostante le similitudini con il secondo dlc, che ricordiamo fu piuttosto deludente, questo nuovo contenuto scaricabile offre delle aggiunte indubbiamente più interessanti, almeno sulla carta, alcune delle quali erano persino richieste da tempo. Non fraintendete però, si tratta sempre e comunque di un dlc di entità minore, la cui realizzazione comporta da parte degli sviluppatori uno sforzo quasi nullo. Ci teniamo subito a ribadire che avremmo preferito largamente vedere tali aggiunte essere rilasciate ai giocatori tramite un aggiornamento gratuito, il quale non avrebbe fatto altro che giovare all’immagine di Bethesda.Mettiamo temporaneamente da parte il discorso sulla legittimità dei contenuti scaricabili per fare una breve panoramica sulle reali aggiunte introdotte da Contraptions Workshop. Iniziamo con gli espositori, oggetti in grado di far la felicità di ogni collezionista dalla vena esibizionista della zona contaminata. Si tratta di strutture nelle quali è possibile collocare uno o più pezzi di equipaggiamento, in modo da esporli come se fossero veri e propri oggetti da collezione, degni di un museo. Esistono diversi tipi di espositori, differenziati sia per la forma che per il tipo di equipaggiamento che è possibile conservare in essi. Si va dalle armature normali a quelle atomiche, dalle armi corpo a corpo a quelle più pesanti. Insomma se come noi vi siete presi la briga di raccattare ogni sorta di oggetto raro e inusuale durante le vostre peregrinazioni nel Commonwealth, adesso potrete farne bella mostra nel vostro insediamento. Un ulteriore aggiunta tanto gradevole quanto inutile è rappresentata dalla gogna: assegnando un abitante ad essa potrete umiliarlo pubblicamente, facendone un esempio morale per tutti gli altri. Noi ovviamente non ci siamo lasciati sfuggire l’occasione e ne abbiamo immediatamente approfittato per dare una bella lezione all’insopportabile Preston Garvey, il quale non ha mancato di irritarci ulteriormente pronunciando la frase: “Almeno non piove.” Incredibile la flemma di quell’uomo. Tra le varie aggiunte troviamo anche porte automatiche, ascensori che permettono una maggiore verticalizzazione delle proprie strutture, meccanismi con i quali si è in grado di realizzare piccole macchine di Rube Goldberg, fuochi d’artificio e fucili da paintball con annesse munizioni. Ci troviamo dunque davanti ad un numero di aggiunte tutto sommato numerose, ma dalla dubbia utilità pratica.

Incidenti sul lavoroDifferente è invece il discorso per i macchinari di produzione, i quali costituiscono indubbiamente la novità più interessante introdotta da Contraptions Workshop. Si tratta di macchine assimilabili a quelle presenti nelle catene di montaggio, il cui utilizzo è legato strettamente alla produzione di risorse. Tramite esse potrete creare varie tipologie di armi e armature, esplosivi, cibo, piccoli oggetti e persino munizioni. A dir la verità la stragrande maggioranza delle risorse che è possibile creare in questo modo è piuttosto inutile, essendo esse recuperabili facilmente durante l’esplorazione del Commonwealth. Sono le munizioni a rappresentare il vero fiore all’occhiello di questo inedito sistema di creazione, in quanto non realizzabili con il normale crafting. Per dare il via al processo di produzione bisogna adempiere ad alcuni passaggi, la cui farraginosità rende l’intero sistema decisamente meno appetibile di quanto possa inizialmente sembrare. Prima di tutto bisogna piazzare il macchinario di produzione, stando bene attenti a scegliere quello che produce la tipologia di risorsa desiderata. Bisogna poi creare un terminale da collegare al macchinario, tramite il quale potrete vedere gli oggetti realizzabili con annesse ricette. Ogni creazione richiederà infatti ulteriori risorse, da inserire direttamente nell’inventario del macchinario stesso. Se tutto è stato effettuato correttamente inizierà il processo di produzione, il quale terminerà nel momento in cui verranno a mancare le risorse inserite dal giocatore. Come potete facilmente capire si tratta di un processo lungo e laborioso, del tutto estraneo all’immediatezza tipica del tradizionale sistema di crafting. Come se non bastasse la creazione avviene solo quando il giocatore è nei paraggi, cosa che costringe spesso e volentieri a lunghe attese, soprattutto nel caso in cui si vogliano realizzare grandi quantitativi di oggetti. Inoltre non tutte le tipologie di munizioni sono craftabili, limitazione che avvilisce ulteriormente un sistema ben lungi dall’essere perfetto. Insomma, l’idea di poter realizzare le munizioni da sé non è affatto malvagia (anche se continuiamo a chiederci il perché non sia stata inserita sin da subito nel gioco base), ma la sua applicazione pratica è talmente laboriosa, lenta e limitante da risultare poco appetibile per il giocatore. Inoltre stiamo sempre parlando di aggiunte che su PC sono da tempo disponibili grazie alle mod, il cui contributo risulta spesso e volentieri molto più consistente di questi dlc riempitivi. Nonostante il prezzo esiguo ci sentiamo di sconsigliare ancora una volta l’acquisto di Contraptions Workshop, le cui aggiunte, nonostante le premesse, sono di fatto poco significati ed implementate tramite processi decisamente poco funzionali.

Contraptions Workshop è l’ennesimo contenuto scaricabile di cui avremmo fatto volentieri a meno. Alcune delle aggiunte introdotte sono anche interessanti sulla carta, ma il loro utilizzo è talmente laborioso da essere risultare poco appetibile per il giocatore. Come è facile intuire si tratta del classico dlc riempitivo, utile solamente a prolungare il ciclo di vitale di Fallout 4. Come abbiamo già rimarcato con Wasteland Workshop, avremmo largamente preferito vedere tali contenuti essere aggiunti gratuitamente, essendo spesso e volentieri similari a quanto è possibile ottenere con le mod su pc. Il nostro consiglio è quello di evitare l’acquisto di questo quarto dlc, a meno che non abbiate il season pass.

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